Il
valico collega Davos e la valle del Reno ad ovest con la Bassa
Engadina ad est e risulta parallelo ed alternativo al più
frequentato Julierpass
(2284m) ed al difficile Albulapass
(2312m); la strada, costruita nel 1866-67, è interamente
asfaltata, ampia, comoda e ben tenuta, ma purtroppo risulta molto
frequentata nei periodi di maggiore affluenza turistica. La
pendenza risulta costantemente severa sul versante dell'Engadina,
tranne per un breve tratto dopo la Jenna, mentre da Davos la
salita si divide in due settori distinti, pedalabile fino a
Tschuggen e dura da qui al passo.
Sul versante occidentale
il percorso ha inizio all'estremità settentrionale di
Davos (1560m), centro turistico di fama internazionale, presso
l'omonimo laghetto dove si lascia la strada per il Wolfgangpass
(1631m) e Landquart (523m), nella valle del Reno, si attraversano
i binari della ferrovia e si punta verso est con circa 800 metri
di falsopiano. Si penetra nella stretta vallata boscosa e la
strada comincia a salire con pendenza sensibile ma pedalabile; la
sede stradale è ampia ed il tracciato scorrevole; si
supera Waldji e si lascia a sinistra ad un incrocio (1709m) la
breve diramazione per le sovrastanti case di Bedra. Si
raggiunge la stazione di base della funivia del Pischa (1799m);
presso l'edificio si trova una bella fontana di acqua fresca; si
continua in moderata ascesa nel bosco sempre più rado e si
sbuca in un ampio vallone di pascoli con aspetto severo di alta
montagna. Una cappella, un ristorante e due case formano la
solitaria località di Tschuggen (1938m), situata fra il 1°
ed il 2° tornante; dopo il ponte sul torrente la salita
diventa più dura con un tratto in costa e dopo la
solitaria Wagerhus si riattraversa il torrente su un secondo
ponte (2056m). Con il 3° ed il ravvicinato 4° tornante
si supera un bastione roccioso e si lascia sulla destra il
pianoro acquitrinoso del Rossboden; bisogna fare anche attenzione
alle mucche che attraversano la strada con la massima
tranquillità. Presso il rifugio Wagerhutta si
attraversa un ponticello (2207m) e con il 5° tornante si
entra nella conca sottostante il valico; si affrontano il 6°
ed il ravvicinato 7° ed ultimo tornante (2318m) ed il duro
tratto finale che conduce alla sella del Fluela, occupata nel
lato meridionale dal laghetto glaciale denominato Schottensee
(2376m), che si costeggia in piano per raggiungere il passo. Vi
sorgono l'albergo ospizio ed un negozio di souvenir e generi di
ristoro; si gode un ampio panorama sul Weisshorn (3085m) a nord e
sullo Schwarzhorn (3147m) a sud.
Sul versante orientale il
percorso inizia nel centro di Susch (1421m), piccolo abitato nel
fondovalle dell'Engadina; si sale subito con pendenza molto
impegnativa passando sotto il tracciato della ferrovia retica ed
affrontando i primi due tornanti ravvicinati; si risale la conca
sopra il paese fino al 3° tornante (1473m), poi si continua
nel bosco e si entra nella valle del torrente Susasca che si
attraversa su un ponte (1542m). Il tracciato si innalza in una
gola affrontando i ravvicinati 4° tornante (1601m), 5°
tornante, 6° tornante e 7° tornante (1675m), dove si
ignora una carreggiabile a destra; con un traversone dove le
pendenze sono segnalate al 10% si raggiunge la Jenna (1783m), poi
la strada si snoda con minori difficoltà nel bosco
toccando Roven (1847m), dove si trova una piccola costruzione a
destra presso un ponte appena prima di un parcheggio a sinistra,
e guadagnando progressivamente quota rispetto al torrente
Susasca; in località Plan Grond (1944m) si lascia a
sinistra una carreggiabile sbarrata. Al limite della
vegetazione boschiva si affrontano i duri 8° e 9°
tornante (2136m) con ampia vista a sud sulla valle ed il
ghiacciaio del Grialetsch ed il Piz Vadret (3229m); si
riattraversa il torrente appena prima della cantoniera di
Chantsura (2176m) e si continua tra i prati; dopo gli ultimi due
tornanti si procede in ripida salita fino in vista del valico; la
salita termina e costeggiando in leggera ascesa per 400 metri un
piccolo laghetto (lo Schwarzsee) situato nella parte
settentrionale della conca si raggiungono la sommità del
passo e l'ospizio.
(Itinerario percorso il 02/08/1992
salendo da Davos)
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