Il
passo collega la valle della Tinèe, affluente del Var, con
la valle della Stura di Demonte, affluente del Tanaro; la strada
asfaltata, costruita nel 1968, attraversa due valli strette e
poco popolate, risulta molto impegnativa per la lunghezza e le
considerevoli pendenze e richiede grande attenzione perché
stretta e tortuosa su tutto il versante italiano e sulla parte
più elevata di quello francese.
Sul versante
occidentale francese il percorso inizia ad una rotonda (862m)
all'inizio del centro abitato di Isola dove si lascia la strada
per Saint-Etienne-de-Tinèe ed il Col
de la Bonette (2802m), che segue il fondovalle della Tinèe,
si attraversa il Torrent de la Guercha e si lascia a sinistra la
piazza centrale del paese (873m). Si affronta subito il ripido
tratto con pendenza al 11%, anche se i cartelli stradali indicano
sempre 8%, che presenta i primi 2 tornanti sopra il paese e
penetra nella stretta imboccatura del vallone che porta al
valico; in questo tratto la strada è piuttosto ampia ed
agevole perché serve da accesso per il centro turistico di
Isola 2000; al mattino i primi chilometri sono ben
ombreggiati. Dopo un lungo tratto che costeggia il torrente si
affrontano molto ravvicinati il 3° ed il 4° tornante e
dopo breve tratto il 5° ed il 6° tornante; subito dopo
aver attraversato il torrente si supera il 7° tornante e poco
dopo si riattraversa il torrente in una stretta gola; dopo breve
tratto si percorre un terzo ponte (1137m) seguito dall'ottavo
tornante. Dopo aver riattraversato il torrente per il quarta
volta (1173m) in poco spazio si affrontano il 9° tornante, il
10° tornante, dove la pendenza diminuisce, l'undicesimo
tornante, il 12° tornante ed il 13° tornante e si
riattraversa il torrente sul 5° ponte (1282m); dopo il 14°
tornante ed un tratto in costa si affrontano 4 ampi e duri
tornanti ravvicinati; in corrispondenza del 16° e del 18°
tornante si distacca a destra il vecchio tracciato chiuso al
traffico dopo essere stato abbandonato a seguito della
costruzione di una variante. Dopo una semigalleria
paravalanghe si affrontano il 19° tornante ed il 20°
tornante (1451m) e si incontrano 4 brevi gallerie artificiali: la
prima e la terza sono aperte e chiare mentre la seconda e la
quarta sono chiuse ed oscure. Si attraversa nuovamente il
torrente sul 6° ponte (1525m) e si affrontano il 21°, il
22° ed il 23° tornante; si incontra una breve galleria
artificiale che i ciclisti in mountain-bike possono evitare
transitando all'esterno. Si superano il 24° tornante,in
corrispondenza del quale si lascia a destra il vecchio tracciato,
ed il 25° tornante e oltrepassa ad un incrocio (1658m) il
vecchio tracciato. In una strettoia pittoresca tra due aspre
pareti rocciose si riattraversa il torrente per la settima volta;
la valle si apre e volge verso sud-est mentre la salita diventa
dolce lungo il Vallon de Chastillon fino ad entrare nell'ampia
conca di Isola 2000, dominata dalla Testa Malinvern (2939m). Dopo
una breve contropendenza la salita ridiventa impegnativa e dopo
il ponte su un torrente laterale si riattraversa il torrente
principale per l'ottava volta (1837m) in località la
Génisserie; dopo il 26° tornante si cominciano a
vedere gli edifici di Isola2000 e in breve si arriva alla
stazione turistica: dopo i primi parcheggi si sottopassa una
pista di sci (1952m), si affrontano il 27° ed il 28°
tornante ed in corrispondenza del 29° tornante si incontra la
rotonda di accesso al centro della stazione (2008m). Si
riprende a salire decisamente con il 30° tornante (2036m) ed
il 31° tornante tra impianti di risalita ed i grossi edifici
che formano la stazione turistica creata dal nulla in una conca
deserta e che male si adattano al paesaggio di alta montagna;
dopo la ex-dogana francese la strada diventa molto stretta e più
solitaria e presenta il 32° tornante ed il 33° tornante
(2167m). La vegetazione boschiva diventa sempre più
rada e si procede tra magri pascoli e pietraie con panorama
progressivamente più ampio; con pendenze molto impegnative
si affrontano i ravvicinati 34° tornante, 35° tornante,
36° tornante e 37° tornante; dopo un tratto in cui
risulta ben visibile di fronte l'insellatura del passo si
superano il 38° tornante, il 39° tornante ed il 40°
tornante (2283m). Dopo aver incrociato il tracciato di una
seggiovia si affronta il 41° ed ultimo tornante e con
l'ultimo duro strappo si raggiunge il solitario valico. Il
passo è una sella ai piedi della Cima della Lombarda
(2800m) con ampia vista su entrambi i versanti; vi sorge una
lapide a ricordo della costruzione della strada e vi si incontra
il piccolo edificio della ex-dogana italiana; nei dintorni sono
visibili numerosi resti di fortificazioni risalenti alla seconda
guerra mondiale; a breve distanza sorge un rifugio.
Sul
versante orientale italiano il tracciato inizia a Vinadio (904m)
seguendo per 1 chilometro la strada del Colle
della Maddalena (1996m), prima di svoltare a sinistra ad un
incrocio ben segnalato (880m) per attraversare il torrente Stura
di Demonte e la vallata ed iniziare a salire tra le case della
frazione di Pratolungo (910m). Al termine del paese si
affrontano 13 ripidi e stretti tornanti nel bosco con presenza di
ghiaietto e sassolini sulla sede stradale. Dopo aver superato
un gruppo di case in località Puà, la sbarra che
indica l'inizio del tratto soggetto a chiusura invernale e
l'incrocio (1044m) con la diramazione a sinistra per il Vallone
di Rio Freddo si penetra in continua e severa ascesa nello
stretto e disabitato vallone di Sant'Anna, dove boschi e pascoli
si alternano a pietraie che scendono dai fianchi dirupati; in
questo tratto il percorso risulta ben ombreggiato. Ad un
incrocio (1116m) si lascia a destra la stradina di accesso a
fondo chiuso per la località Aie. Dopo il 14° ed il
15° tornante ed un tratto rimodernato ed allargato si
incontrano il 16° tornante ed il 17° tornante (1359m),
poi si attraversa il torrente e si superano 4 tornanti lungo
l'assolato e scoperto versante occidentale della valle. Dopo
un brevissimo falsopiano si percorre una stretta gola e si supera
un rifugio in località Baraccone (1533m). Si affrontano
i duri 22°, 23°, 24° e 25° tornante (1628m) per
sbucare in un'ampia conca circondata da boschi e dominata dal
Santuario di Sant'Anna; dopo un lungo falsopiano si attraversa il
torrente e si affrontano altri 3 ripidi tornanti prima che la
pendenza diminuisca; in moderata salita si raggiunge l'incrocio
(1818m) dove si lascia a destra la ripida strada asfaltata che in
2,4 Km conduce al Santuario
di Sant'Anna (2010m), situato in splendida posizione sul lato
nord-occidentale della valle. La strada diventa ancora più
stretta e continua in forte salita affrontando il 26°
tornante, il 27° tornante ed il 28° ed ultimo tornante
(1972m) sul versante orientale tra belle abetaie; si entra infine
nel vallone d'Orgials, largo e ricco di verdi pascoli, passando
presso le Case Costa San Giovanni (2088m) ed il Lago di Orgials
(2243m); si risale il vallone con pendenza progressivamente meno
accentuata fino a raggiungere il valico.
(Itinerario
percorso il 13/08/1984 salendo dal versante francese e scendendo
dal versante italiano)
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