Il
valico, aperto ai piedi del Monte Manghen (2182m), collega
mediante una strada asfaltata solo negli anni 90 la Valsugana a
sud e la Val di Fiemme a nord attraverso vallate poco popolate in
un bellissimo ambiente naturale incontaminato con grandiosi
panorami sui monti circostanti; le pendenze sono durissime su
entrambi i versanti; il traffico automobilistico è
limitato mentre si incontrano moltissimi motociclisti.
Sul
versante meridionale si lascia il fondovalle a Borgo Valsugana
(384m) e si sale con pendenze subito impegnative su larga e
panoramica strada asfaltata a Telve (548m), uno dei numerosi
paesi situati sul versante settentrionale della Valsugana in
bella posizione; alla base del paese si trova una rotonda dove
occorre scegliere se imboccare a destra la circonvallazione che
evita il centro abitato passando ad est oppure seguire la vecchia
strada che attraversa ripida e con fondo in pavè il
centro, dove si trova una bella fontana nella piazza del
municipio. All'uscita del paese si superano tre incroci: il
primo con la circonvallazione, il secondo dove si lascia a
sinistra la diramazione per Telve di Sopra ed il terzo a quota
600m dove si svolta a destra mentre da sinistra perviene la
strada alternativa da Roncegno; questo tracciato sale con
pendenza moderata dal fondovalle a Roncegno (535m) ma dopo la
chiesa parrocchiale diventa molto ripido, supera Ronchi Valsugana
(778m) e sbuca nella conca di Torcegno (769m) che percorre in
discesa fino al bivio citato. Dopo il bivio si sale
moderatamente fino in località Viapiana dove sorgono
numerose costruzioni in bella posizione soleggiata e panoramica;
la salita diventa molto impegnativa fino a quando si entra nel
bosco e si imbocca la Val Calamento in moderata salita abbastanza
ombreggiata sul tracciato che si snoda alto in costa rispetto al
torrente Maso; la salita diventa poi progressivamente più
impegnativa e si snoda solitaria; dopo l'incrocio dove si lascia
a sinistra la strada per l'altopiano di Musiera (1476m), amena
area ai piedi del Monte Salubio (1886m), la salita diventa
moderata fino all'incrocio dove si lascia a destra la strada a
fondo naturale per la Val Campelle, poi procede impegnativa fino
al cartello di quota 1000 metri e continua agevolmente fino al
Ponte Salton (1067m), dove si attraversa il torrente. Subito
dopo il ponte la strada si impenna con 700 metri durissimi dove
la pendenza è segnalata fino al 15%; dopo un breve tratto
di salita meno dura che conduce in località Calamento
(1178m), dove si trova un albergo, si riprende a salire
ripidamente di fronte ad una cappellina e si affrontano due duri
tornanti con pendenza nuovamente segnalata al 15%, poi si
continua moderatamente nel bosco fino a Malga Baessa (1320m),
dove sorge un ristorante. La strada ridiventa molto
impegnativa e supera Malga Valtrighetta (1425m), poi piega a
destra più stretta nel vallone ai piedi del valico, supera
il cartello di quota 1500 metri ed aggira la testata del vallone
attraversando con un ponte il torrente che forma delle belle
cascatelle; si supera il terzo tornante presso la Malga Valsolero
(1538m) e si affrontano altri impegnativi tornanti nel bosco con
pendenze costantemente molto dure; dopo il settimo tornante si
incontrano uno spiazzo con area attrezzata, la Malga Valsolero di
sopra ed il cartello di quota 1750 metri. Dopo altri due
tornanti si superano una casa isolata ed il ripidissimo 10°
tornante, si raggiunge l'undicesimo tornante e si effettua un
ampio giro a semicerchio aggirando tutta la testata del vallone
fino a raggiungere il dodicesimo tornante dopo il quale si può
ben individuare il passo di fronte; si sale ancora duramente, si
supera il cartello di quota 2000 metri e con gli ultimi due
tornanti si arriva faticosamente al valico, dove sorge solo il
cartello con il nome e la quota; si gode un ampio panorama verso
sud e soprattutto verso nord dove nelle giornate limpide si
osserva in lontananza un gran cerchio di montagne.
Sul
versante settentrionale il percorso inizia a Molina (857m alla
chiesa parrocchiale alta sul paese) in Val di Fiemme; la strada
scende ad una rotonda (802m) nella parte meridionale del paese
dove si imbocca il tracciato che attraversa con un ponte il
torrente Avisio, costeggiato dalla pista ciclabile, e risale
brevemente per imboccare la stretta e boscosa Val Cadino con
pendenze inizialmente dolci. Dopo aver oltrepassato il
caratteristico Santuario della Madonna dei boscaioli di fronte ad
un'ampia area attrezzata si procede nel bosco con pendenze
moderate; ad un incrocio si lascia a destra la breve diramazione
che attraversa il torrente su un ponte (956m) e raggiunge una
casa forestale ed una segheria sull'altra sponda. Dopo due
baite isolate in località Lola e l'incrocio (1063m) con
una carreggiabile a sinistra si transita davanti alla Cappella
del Redentore e si arriva all'albergo Cadino (1111m); poco dopo
si lascia a destra una stradina a fondo naturale che attraversa
il torrente con un ponte (1124m) per raggiungere sull'altra
sponda la località Zochi Bassi. La salita diventa più
impegnativa e si attraversa il Ponte delle Stue (1252m) sul Rio
delle Stue, affluente del torrente Cadino in un punto di
biforcazione della valle. La strada si restringe e la pendenza
diventa molto dura; si segue ancora per un tratto il fondovalle
costeggiando il torrente prima di iniziare i tornanti. Dopo il
1° ed il 2° tornante ravvicinati si lascia a destra una
pista a fondo naturale che attraversa il torrente (1434m) per
raggiungere la Baita Fornasa appena prima del 3° tornante, in
corrispondenza del quale si ignora a destra una carreggiabile con
sbarra; dopo il 4° tornante si percorre un ripido traversone
nel bosco fino al 5° tornante (1567m), seguito dal 6°
tornante, dal 7° tornante (1648m) e dall'ottavo tornante
(1669m) regolarmente distanziati. Si esce dal bosco procedendo
tra ampie praterie e dopo l'incrocio (1778m) con una pista
sterrata a destra si affrontano il 9° tornante, il 10°
tornante, l'undicesimo tornante (1806m), presso il quale sorge la
Malga Cadinello, ed il 12° tornante (1826m). Dopo il
ponticello (1870m) sul Rio delle Bose si rientra nel bosco e si
percorre un lungo traversone con una secca curva a sinistra
(1939m); si affrontano 4 tornanti ravvicinati e subito dopo il
minuscolo Lago Cadinello si oltrepassa il Rifugio Manghen; con
gli ultimi due tornanti si arriva finalmente al
passo.
(Itinerario percorso dal versante sud il
16/06/2012)
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