Il
valico collega la Valassina, che si incunea al centro del
triangolo lariano, con la sponda orientale del ramo di Como del
lago omonimo; viene chiamato anche Cima Colma oppure Colma del
Piano ed è percorso da una impegnativa strada, interamente
asfaltata ma tortuosa ed a tratti ripida e stretta. Sul
versante della Valassina il valico era accessibile in passato
solo percorrendo il celeberrimo Muro di Sormano, 2,1 Km di ascesa
con pendenze fra il 20% ed il 25%, fascino e terrore per ogni
ciclista, professionisti compresi! Il Muro è oggi
chiuso al traffico motorizzato dopo l'apertura della strada
attuale, ma può essere percorso in bicicletta a patto di
essere dotati di rapporti adeguati; il fondo asfaltato è
pessimo ma ancora nel 2005 quasi completamente percorribile in
bicicletta da corsa. Il traffico risulta scarso dal lunedì
al sabato mentre è molto pesante e fastidioso nel giorno
di domenica, soprattutto in estate, perchè il passo ed il
vicino Pian del Tivano sono mete molto frequentate per le
escursioni da una gran massa di gente.
Sul versante
meridionale si parte da Erba (284m) alla grande rotonda sul
Lambro appena ad est del passaggio a livello sulla strada che
conduce al centro; si segue la strada per la Valassina ed il
Ghisallo, molto frequentata soprattutto nei giorni festivi; alla
successiva rotonda si tiene a sinistra cominciando a salire con
pendenza sensibile. Dopo la rotonda (306m) per Arcellasco si
affrontano gli ampi primo e secondo (336m) tornante che conducono
con moderata pendenza a Longone al Segrino; dopo una rotonda
(358m) il tracciato piega a destra evitando le strette vie del
paese vecchio, transita davanti al Santuario di Santa Maria della
Rosa o Santa Maria in Prato (375m) e dopo il cimitero supera un
dosso (386m) scendendo poi leggermente ad un incrocio (383m),
dove si lascia a destra la strada per Eupilio, prima di
costeggiare in piano il lago del Segrino (377m). In leggera
ascesa si perviene a Canzo, rinomata località turistica in
una bella conca; dopo una piazzetta (399m) si percorre a senso
unico la via principale passando presso la chiesa parrocchiale
(402m) e si scende leggermente all'incrocio (392m) dove la strada
ritorna a doppio senso, alla rotonda dove arriva a sinistra la
strada da Como ed alla stazione terminale delle Ferrovie Nord
Milano (387m). Si riprende a salire con qualche strappo ed una
serie di curve strette ed insidiose per raggiungere la rotonda
(413m) di Asso dove si può decidere se tenere a destra ed
aggirare il paese seguendo la moderna circonvallazione che sale
con sensibile pendenza; in alternativa si può svoltare a
sinistra ed attraversare il centro del paese con un tratto dal
fondo in pavè seguito da alcuni impegnativi tornanti che
conducono all'incrocio dove si ritorna sulla moderna
circonvallazione poco a monte della galleria di cui si accenna
nel seguito. Prendendo a destra la circonvallazione si
oltrepassa il bivio (444m) per Valbrona ed Onno e dopo una breve
galleria la salita diventa più facile fino al bivio (496m)
in località Maglio dove si svolta a sinistra lasciando la
strada di fondovalle che raggiunge il passo del Ghisallo (754m),
dove sorge il Santuario della Madonna del Ghisallo, protettrice
dei ciclisti, classica meta di pellegrinaggio per tutti gli
amanti della bicicletta. Dopo il ponte sul Lambro si trova
sulla sinistra una fontanella e si lascia il fondovalle salendo
brevemente fino ad un altro bivio (562m); a sinistra una strada
meno impegnativa attraversa i tranquilli abitati di Rezzago
(654m) e Caglio (800m) e si ricongiunge oltre Sormano
all'itinerario principale che si prende svoltando a destra
secondo le indicazioni per Nesso. Prendendo a destra si sale
con numerosi impegnativi tornanti tra i prati con bella vista
sulla Valassina: il 3° tornante (573m) presso la piccola
frazione Gemù, il vicino 4° tornante, il 5°
tornante (601m), dopo il quale si incontrano l'antica chiesa dei
Santi Nazzaro e Celso e il paesino di Mudronno, il 6°
tornante, il 7° tornante (657m), l'ottavo tornante, il 9°
tornante (680m), il 10° tornante (688m) in corrispondenza
della piazzetta e della chiesetta di Brazzova, l'undicesimo
tornante (706m), il 12° tornante (714m). Dopo la chiesa
parrocchiale di Sant'Ambrogio (741m) si entra nel centro abitato
di Sormano, che si attraversa con strappi improvvisi, alcune
pericolose strettoie e due tornanti tra le case; dopo una
piazzetta (766m) con diverse diramazioni ed una cappella ad un
incrocio (793m) nella parte più alta dell'abitato si
incontra la strada di Rezzago e Caglio e si tiene a destra
affrontando il tratto conclusivo della salita. Dopo un
tornante (807m), in corrispondenza del quale si distacca a destra
la Via Santa Maria, si entra nel bosco e subito dopo il cartello
che indica la fine del centro abitato di Sormano ad un incrocio
(833m) si lascia a sinistra la partenza del terrificante Muro di
Sormano che sale diritto verso il valico prima di affrontare i
due tornanti finali (1020m e 1076m) per arrivare in cima. La
strada attuale affronta due tornanti (913m e 926m), aggira con
impegnativa pendenza la testata della valle che si chiude alle
pendici del Monte San Primo (1685m) oltrepassando una cappellina
(1012m) e raggiunge il valico dopo un facile tratto in costa. Il
passo è una panoramica sella sul crinale che dal Monte San
Primo costeggia il lago di Como fino ai monti che dominano il
capoluogo; nei giorni limpidi si può godere una splendida
vista sulla pianura padana e sui monti circostanti; vi sorgono un
bar-ristorante ed il rifugio Stoppani con l'osservatorio
astronomico; per gli amanti della mountain-bike è un
ottimo punto di partenza per escursioni anche molto impegnative
lungo i sentieri che si snodano per i crinali dei monti lariani;
la gita più famosa è quella che consente di
raggiungere Brunate.
Sul versante occidentale la salita
inizia a Nesso, grazioso paese sulla riva del Lago di Como, dove
ad un incrocio (275m) si abbandona la strada che collega Como a
Bellagio e Lecco lungo le sponde del lago; la salita inizia
facile per 300 metri, poi prosegue impegnativa affrontando due
impegnativi tornanti in mezzo alle villette della parte alta
dell'abitato. Dopo essere usciti dal paese si superano altri 7
tornanti in mezzo al fitto bosco con pendenza molto impegnativa e
si guadagna rapidamente quota con splendida vista sul lago e
sull'opposta sponda. Dopo una cappella dedicata alla Madonna
di Lourdes, scavata nella roccia come una grotta, si incontra un
breve falsopiano e si svolta alti in costa nella valle che punta
verso est con strada che prosegue sempre impegnativa e tortuosa
mentre appare la chiesa di Zelbio in bella posizione dominante su
un costone. Dopo il bivio per Erno si supera un ponticello e
si continua ripidamente fino al bivio (754m) per Veleso (828m);
con 2 tornanti si sale in breve nel bosco a Zelbio (802m) e si
attraversa il paese con ripida pendenza; si prosegue con salita
irregolare che alterna ripidi strappi a tratti più dolci
rendendo difficoltosa un'andatura uniforme. Ad un incrocio
(947m) presso la stabilimento Enervit si lascia a destra la
strada per la Boccola del Piano (983m); poco dopo al successivo
incrocio (980m) si lasciano a destra due starde asfaltate
all'inizio del lungo pianoro del Pian del Tivano, ampio altopiano
prativo frequentato in inverno per lo sci di fondo e meta di
passeggiate nella stagione estiva, che si attraversa senza fatica
per circa un chilometro. Si arriva senza difficoltà al
centro del Pian del Tivano (975m) dove si trova un incrocio
presso una cappellina, il cartello stradale ed un bar-ristorante;
si procede in falsopiano fino all'incrocio (982m) con una
diramazione a sinistra per un agriturismo. Presso la partenza
di una sciovia la salita riprende con uno strappo molto ripido,
poi la pendenza si attenua leggermente, pur continuando a
risultare severa, e la strada si inerpica serpeggiando nel bosco
senza pause fino al valico.
(Itinerario percorso il
21/05/2005 con ascesa dal Muro di Sormano)
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