Il
passo è situato sullo spartiacque tra l'alta Val Veddasca,
tributaria del Lago Maggiore, e la conca del Lago Délio,
invaso artificiale sito in una valle laterale della stessa Val
Veddasca. Il valico risulta raggiungibile con una stretta e
disagevole strada asfaltata.
Nel centro di Maccagno (218m)
(lido 196m), presso la chiesa parrocchiale di Maccagno Superiore,
dedicata ai Santi Stefano e Materno, si abbandona la strada che
percorre la sponda orientale del Lago Maggiore, e si imbocca la
strada provinciale 5 che si snoda con uno stretto tracciato tra
le case affrontando subito il 1° tornante (223m). All'uscita
del paese si affrontano in rapida successione il 2° tornante
(244m), il 3° tornante (253m) ed il 4° tornante (262m),
in corrispondenza del quale si ignora una dissestata diramazione
a destra; lo stretto tracciato si snoda tra le numerose ville
costruite sulla collina con bel panorama sul bacino centrale del
Verbano. Dopo il 5° tornante (282m) si raggiunge la
frazione Veddo (310m); si affronta il 6° tornante (305m) ai
piedi del nucleo centrale e dopo il 7° tornante (317m) si
transita alti sopra il centro del paese con la sua chiesa. Dopo
l'ottavo tornante (337m) ed il 9° tornante (345m) sopra il
paese la pendenza diventa meno severa e la strada si inoltra
verso la valle superando il 10° tornante (406m) in località
Caviggia; dopo l'undicesimo tornante (442m) ad un incrocio (481m)
in località Ronchi si lascia a sinistra la strada
asfaltata che sale a Campagnino (608m), Musignano (741m) ed al
lago Délio (930m), dal quale una stradina sale ripidamente
con alcuni tornanti al Passo della Forcora sul versante
occidentale. Dopo Garabiolo (567m) si incontra un tratto
pianeggiante fino al ponte (563m) che segna il vecchio confine
tra i comuni di Maccagno e Veddasca prima che si fondessero nel
2014, poi si sale con pendenza irregolare a Cadero (596m). Si
continua a salire con impegnativa pendenza tra bei boschi con un
tratto in costa fino al 12° tornante (671m), primo di una
serie di 6 tornanti ravvicinati; seguono il 13° tornante
(717m), il 14° tornante (733m), il 15° tornante (753m) ed
il 16° tornante (785m). Dopo il 17° tornante (807m) si
raggiunge la parte bassa (859m) di Graglio, dove si lascia a
sinistra la stradina di accesso al nucleo centrale, poi in
leggera ascesa si raggiunge il vasto abitato di Armio, già
capoluogo comunale di Veddasca. All'inizio del paese ad un
incrocio (915m) si abbandona la strada che risale la valle fino
al confine svizzero di Indemini (930m) ed al valico dell'Alpe
di Neggia (1395m) e scende poi molto ripida a Vira, sulla
sponda del Lago Maggiore di fronte a Locarno. Si svolta a
sinistra effettuando il 18° tornante si comincia a salire nel
bosco con pendenza molto dura e si affrontano gli insidiosi 19°
tornante (935m), 20° tornante (961m), 21° tornante (988m)
e 22° tornante (997m) lungo una stradina molto stretta;
quando il bosco si dirada si superano l'Alpe Comendone (1078m) ed
i ravvicinati 23° tornante (1102m) e 24° tornante
(1115m); la pendenza diventa ripidissima e salendo faticosamente
tra i prati si raggiunge il valico, frequentato in inverno per la
pratica sciistica. Prima del passo si incontra un ampio
piazzale di fronte ad un albergo-ristorante; alla sommità
della sella prativa sorge il piccolo Santuario della Madonna
della Neve, edificato nel 1700; si gode un bellissimo e vasto
panorama sul Lago Maggiore e le montagne della sponda
opposta.
L'itinerario che conduce al passo sul versante
occidentale inizia sempre a Maccagno imboccando la stessa strada
della Val Veddasca e seguendola per poco più di 3
chilometri fino all'incrocio (481m) in località Ronchi
dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il Lago
Delio. Si sale con pendenze impegnative e nel seguito
decisamente dure ma sostanzialmente regolari fino alle case più
basse di Campagnano e si affrontano il 12° tornante (555m),
il 13° tornante (575m), il 14° tornante (596m) ed il 15°
tornante (608m) nel centro del paese, posto in felice posizione
panoramica sul Lago Maggiore. Presso la chiesa di San Rocco
(636m), situata in bella posizione panoramica, si lascia a destra
una stretta stradina alternativa per Garabiolo e poco dopo si
ignora a sinistra (640m) la diramazione senza sbocco che scende a
Sarangio (524m). In forte salita si arriva a Musignano dove si
affronta il 16° tornante (741m); dopo il paese si procede nel
bosco con il 17° tornante (763m) ed il 18° tornante
(785m) e si incontrano alcuni strappi molto ripidi; ad un
incrocio (830m) si lascia a destra la breve diramazione per una
centrale elettrica ed all'incrocio successivo (874m) si ignora
una diramazione a sinistra. Si arriva alla biforcazione (903m)
dove si lascia a sinistra la breve diramazione che conduce al
vicinissimo Lago Delio (930m); dopo un tratto facile si affronta
il pezzo più ripido del tracciato con pendenze al 15% ed
alcuni tornanti; si affrontano i vicinissimi 19° tornante
(914m), 20° tornante (917m), 21° tornante (922m) e 22°
tornante (928m). Dopo un traversone nel bosco si incontrano il
23° tornante (999m), il 24° tornante (1016m), il 25°
tornante (1040m), il 26° tornante (1063m), il 27°
tornante (1087m) ed il 28° tornante (1094m); si transita
presso l'Alpe Cadrigna, poi l'ascesa diventa progressivamente
meno severa e con un ultimo tratto abbastanza facile si raggiunge
il Passo della Forcora.
(Itinerario percorso il
01/06/1985)
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