CULMINE SAN PIETRO, 1254m (Lecco)



Accesso da Lecco-Maggio-Moggio 24,2 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Lecco(214)-Rancio(375)
4,0

161

4,02

Rancio(375)-Laorca (420)
0,8

45

5,62

Laorca (420)-Ballabio Inferiore(640)
3,2

220

6,87

Ballabio Inferiore(640)-Colle di Balisio(723)

4,0

83

2,07

Colle di Balisio(723)-Maggio(767)

1,8

44

2,44

Maggio(767)-Ponte della Vittoria(759)

1,1

-8

-0,73

Ponte della Vittoria(759)-Cremeno(785) 

0,5

26

5,20

Cremeno(785)-Moggio(888)

1,3

103

7,92

Moggio(888)-ponte(867)

1,2

-21

-1,75

Ponte(867)-4° tornante(1052)

3,0

185

6,17

4° tornante(1052)-Culmine San Pietro(1254) 

3,3

202

6,12





Accesso da Bellano-Taceno-Barzio-Moggio 35,6 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bellano(204)-7° tornante(350)

2,9

146

5,03

7° tornante(350)-Taceno(431)

5,9

81

1,37

Taceno(431)-Introbio(586) 

9,1

155

1,70

Introbio(586)-Ponte della Folla(639)

5,3

53

1,00

Ponte della Folla(639)-Barzio(741)

2,1

102

4,86

Barzio(741)-Cremeno(785) 

1,5

44

2,93

Cremeno(785)-Moggio(888)

1,3

103

7,92

Moggio(888)-ponte(867)

1,2

-21

-1,75

Ponte(867)-4° tornante(1052)

3,0

185

6,17

4° tornante(1052)-Culmine San Pietro(1254) 

3,3

202

6,12





Accesso da San Giovanni Bianco 21,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

San Giovanni Bianco(392)-Sottochiesa(736) 

8,9

344

3,87

Sottochiesa(736)-Costa di Olda(803)

1,4

67

4,79

Costa di Olda(803)-Olda(772)

0,6

-31

-5,17

Olda(772)-Vedeseta(810)  

2,0

138

6,90

Vedeseta(810)-Avolasio(1050)

2,7

240

8,89

Avolasio(1050)-Culmine San Pietro(1254)

6,1

204

3,34





Accesso da Sedrina-Forcella di Bura 35,1 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Sedrina(328)-Brembilla(425)

5,5

97

1,76

Brembilla(425)-Gerosa(760) 

8,7

335

3,85

Gerosa(760)-Forcella di Bura(884) 

2,3

124

5,39

Forcella di Bura(884)-Ponte di Lavina(656)

7,1

-228

-3,21

Ponte di Lavina(656)-Vedeseta(810)

2,7

154

5,70

Vedeseta(810)-Avolasio(1050)

2,7

240

8,89

Avolasio(1050)-Culmine San Pietro(1254)

6,1

204

3,34




Il passo collega la lecchese Valsassina ad ovest con la bergamasca Val Taleggio, laterale della Val Brembana, ad est mediante una strada interamente asfaltata e molto impegnativa, strada provinciale 64 in provincia di Lecco e strada provinciale 25 in provincia di Bergamo.
Il percorso presenta un forte contrasto tra la frequentatissima Valsassina e l'isolata Val Taleggio, ancora tranquilla ed arcaica; i paesaggi sono molto belli e variati attraverso i monti delle Prealpi lombarde.
Sono proposti diversi itinerari per i tratti più bassi mentre l'accesso al valico lungo il tratto Cremeno-Vedeseta risulta unico ed obbligato; infatti la Valsassina può essere affrontata da entrambi i suoi estremi (Lecco e Bellano) mentre la Val Taleggio è accessibile direttamente dalla Val Brembana o indirettamente attraverso la più tranquilla Val Brembilla e la Forcella di Bura (884m).

Accesso da Lecco-Maggio-Moggio: il primo itinerario inizia a Lecco (214m): si seguono i segnali stradali per la strada vecchia della Valsassina, si sale alla frazione Acquate dove si svolta a sinistra e si continua a salire moderatamente sempre nel centro abitato con numerose curve; si entra in una valletta, si attraversa il torrente e si arriva a Rancio (375m).
Dopo un tornante si prosegue con strada stretta e tortuosa che presenta alcuni improvvisi restringimenti della carreggiata fra le numerose abitazioni che costeggiano il tracciato.
Si attraversa la frazione di Laorca (420m) e finalmente si esce dal centro abitato guadagnando quota con strada più ampia ma ripida; la pendenza in questo tratto arriva al 10%; con due ampi tornanti si arriva al margine meridionale di Ballabio Inferiore.
Dopo l'incrocio (640m) dove si lascia a destra la strada per la Forcella di Olino (1158m) e Morterone si superano Ballabio Inferiore (662m) e Ballabio Superiore, dove ad un'ampia rotonda (672m) si lascia a sinistra la strada per il centro del paese ed i Piani Resinelli (1278m) mentre a destra perviene la strada nuova da Lecco che si snoda in gran parte in galleria ed è interdetta alle biciclette.
Dopo Ballabio la strada diventa più ampia e procede con lunghi rettilinei in leggera ascesa, in alcuni tratti affiancata dalla pista ciclabile, fino al Colle di Balisio (723m) che immette nella Valsassina, percorsa dal torrente Pioverna che si getta nel Lario a Bellano.
Alla rotonda sulla sommità del valico si svolta a destra salendo moderatamente; dopo aver lasciato a destra la località Casere si transita nella parte bassa di Maggio dove ad un incrocio (767m) presso un parcheggio ed il cimitero si lascia a destra la strada che conduce in breve nel centro del paese (774m), località turistica frazione di Cremeno.
Si procede in falsopiano fino al termine del centro abitato prima di scendere moderatamente fino all'ardito Ponte della Vittoria (759m), lungo 75 metri ed edificato tra il 1921 ed il 1925, che consente di superare la stretta e profonda gola in cui scorre il torrente Pioverna.
Si risale poi con pendenza impegnativa per raggiungere in breve una rotonda (785m) all'inizio del centro abitato di Cremeno dove si lascia a sinistra la strada per il centro di Cremeno e per Barzio e si svolta a destra seguendo le indicazioni per Cassina Valsassina, Moggio ed il passo.
Si percorre un rettilineo in decisa ascesa e si affronta il 1° tornante del tratto finale (811m) all'inizio dell'agglomerato di Cassina Valsassina; ad un incrocio (837m) si lascia a destra la strada per il centro del paese e Mezzacca mentre a sinistra si ignora un altro tracciato che ritorna a Cremeno.
All'inizio del 2° tornante (852m) si lascia a sinistra una diramazione e senza discontinuità dell'ambiente urbanizzato si perviene a Moggio; immediatamente dopo il cartello ad un incrocio (888m) la strada provinciale 64 tiene a destra seguendo le indicazioni per Vedeseta ed il passo e lascia diritto il tracciato che conduce nel centro del paese ed alla stazione della funivia per i Piani di Artavaggio.
Si scende brevemente transitando nella parte bassa del paese; presso gli impianti sportivi si procede diritti ad una rotonda (878m) e si riprende a salire leggermente fino alla fine del centro abitato (885m) poi si scende dolcemente nel verde fino ad un ponte (867m).
Il percorso procede in decisa salita fino al ponte (907m) sul torrente della Valle di Bongio ed ad una breve galleria dopo la quale si incontra uno spiazzo con fontana; si affronta un tratto nel bosco con strada stretta e tortuosa ma poco frequentata; si affrontano gli stretti e ravvicinati 3° tornante (1016m) e 4° tornante (1052m).
In corrispondenza del 5° tornante (1145m) si ignora la carreggiabile sbarrata a destra e presso il 6° tornante (1182m) si trova la partenza di un sentiero segnalato; dopo un cascinale ed un'antenna sulla sinistra si incontra lo spiazzo (1197m) dove inizia a sinistra la pista a fondo naturale per i Piani di Artavaggio.
Dopo un tratto ancora impegnativo la strada diventa quasi piana e dopo le Cascine Cancedo si raggiunge il valico dove sorge la cappella dedicata a San Pietro; vi si trovano anche due bar-ristoranti.

Accesso da Bellano-Taceno-Barzio-Moggio: il secondo itinerario sul versante occidentale inizia a Bellano (204m) dove si lascia la strada che costeggia la sponda orientale del Lago di Como, si imbocca la strada provinciale 62 e si attraversa il passaggio a livello (215m) sulla linea ferroviaria Milano-Tirano presso la stazione; subito dopo si inizia a salire con impegnativa pendenza su strada stretta che sale con continui tornanti ed ampio e suggestivo panorama sul lago.
Si affrontano il 1° tornante, lo stretto 2° tornante, il panoramico 3° tornante (268m), il 4° tornante (283m) ed il vicinissimo 5° tornante; dopo aver sfiorato la frazione Bonzeno sulla destra si oltrepassa lo svincolo della superstrada Lecco-Colico e si incontrano il 6° ed il 7° tornante (350m) presso alcune case.
Si penetra in moderata salita nella stretta e boscosa valle del torrente Pioverna incontrando una prima galleria; dopo la frazione di Pennaso si prosegue in leggera discesa su strada molto tortuosa che si snoda nel bosco superando alcune strette gallerie; si attraversa il ponte sul torrente Pioverna e con strada quasi pianeggiante si raggiungono il bivio per Tartavalle Terme e la parte bassa (431m) di Taceno (507m); si lasciano a sinistra i percorsi per Vendrogno e poco dopo per Casargo e Premana.
Si continua lungo l'ampia valle con lunghi rettilinei pianeggianti o in leggera ascesa lasciando sulla destra Cortenova (483m) ed attraversando Primaluna (558m) ed Introbio (586m); dopo una strettoia della valle ed il ponte di Chiuso (566m) si sfiora Pasturo (641m) e si raggiunge un incrocio (639m) presso il ponte della Folla dove si abbandona la strada per Lecco svoltando a sinistra in direzione Barzio.
In alternativa alla provinciale è consigliabile percorrere la recente pista ciclabile che si snoda in leggera e costante ascesa da Cortenova al ponte di Chiuso.
Si imbocca la strada provinciale 64 e dopo aver attraversato la valle in falsopiano fino ad una zona artigianale si inizia a salire con impegnativa pendenza incontrando l'ottavo ed il 9° tornante (710m); si arriva ad un incrocio (741m) tra le prime case di Barzio dove si lasciano a sinistra la strada per il centro del paese (768m) ed a destra una diramazione di accesso ad una zona residenziale.
Si prosegue diritti, si effettua un ampio curvone a destra, si prosegue senza difficoltà altimetriche arrivando in breve a Cremeno alla rotonda (785m) dove ci si immette sul primo itinerario proveniente da Lecco e lo si segue fino al valico.

Il versante bergamasco presenta due alternative, che partono entrambe dal fondovalle della Val Brembana.

Accesso da San Giovanni Bianco: sul versante orientale l'itinerario diretto inizia a San Giovanni Bianco (392m); subito dopo la monumentale chiesa parrocchiale ad un incrocio si abbandona la strada che percorre il fondovalle della Val Brembana seguendo le indicazioni per Vedeseta e la Valle Taleggio e si imbocca la strada provinciale 25 che supera la frazione Roncaglia.
La valle si restringe e si affronta in forte salita su strada piuttosto stretta la suggestiva gola dell'Enna, dove il tracciato, tagliato nella roccia ai piedi di alte e verticali pareti, continua ad attraversare il torrente con numerosi ponti; nel punto più impervio è stata recentemente realizzata la galleria Le Gole (lunga 470m).
Si sbuca nell'ampia conca della media Val Taleggio, in un ambiente rurale e tranquillo, ritmato dalla vita agricola e pastorale; con tratti di severa salita si raggiunge la parte bassa (736m) di Sottochiesa (758m), sede del comune di Taleggio, ed in continua tortuosa ascesa la località Costa di Olda (803m) da dove si scende ad Olda (772m) ed all'incrocio alla fine del paese (765m) dove si tiene a destra seguendo le indicazioni per la Valsassina e Vedeseta.
Dopo una rampa si transita presso il cimitero e si procede in falsopiano; con pendenze moderate si risale a Vedeseta (810m).
La salita diventa dura ed il tracciato si snoda tortuoso nel bosco, attraversa un ponte, affronta due stretti e ripidi tornanti e lascia a destra la diramazione a fondo chiuso per Salguggia; in forte e continua salita si raggiungono le poche case di Avolasio (1050m), nell'ampia conca dell'alta Val Taleggio; sulla sinistra domina maestoso il Resegone; un breve tratto di leggera discesa conduce al ponticello che indica il confine tra le province di Bergamo e di Lecco.
Si riprende salire con un tornante ed una rampa durissima che tocca perfino la pendenza del 18%, poi si continua su strada stretta e tortuosa lungo una ripida parete rocciosa.
Dopo aver aggirato il costone roccioso che si protende verso la Val Taleggio la pendenza diventa moderata; quando il bosco si dirada la vista si apre sul Resegone con il villaggio di Morterone ai suoi piedi.
Si continua in tranquilla ascesa, tranne qualche breve strappo e alcuni tratti di falsopiano, sino a raggiungere il valico.

Accesso da Sedrina-Forcella di Bura: l'itinerario alternativo abbandona la Val Brembana poco oltre Sedrina (328m) per imboccare la Val Brembilla; dopo un cementificio si risale senza difficoltà l'angusto e verde fondovalle fino all'esteso abitato di Brembilla (425m), paese eponimo della valle.
La strada diventa più solitaria e si procede in moderata ascesa nel fondovalle fino a Cadelfoglia, poi si affronta un percorso che si inerpica a tornanti con bella vista retrospettiva; in qualche tratto la pendenza è più sensibile, ma in generale si mantiene piuttosto moderata; la sede stradale ha dimensioni variabili, talvolta stretta talvolta ampia e ben sistemata.
Si supera Foppa Calda (500m) e si affrontano il 1° tornante, il 2° tornante ed il 3° tornante (645m); si sfiora l'allungato paese di Gerosa (760m) in corrispondenza del 4° tornante e si continua a salire fino al valico della Forcella di Bura (884m) che immette nella Val Taleggio; si scende su strada stretta e tortuosa con pendenza generalmente modesta toccando l'abitato di Peghera (798m).
Si continua in discesa fino al Ponte di Lavina (656m) sul torrente Enna, poi si risale con ripida pendenza lungo una stradina stretta che si snoda nel bosco lasciando a destra (686m) la frazione di Lavina e si arriva ad un bivio (725m): a destra si sale ad Olda ed al capoluogo del comune di Taleggio, mentre a sinistra si segue una strada molto stretta che in 500 metri raggiunge il bivio con la provinciale che proviene da San Giovanni Bianco all'inizio dell'abitato di Vedeseta.
Seguendo la provinciale si sale al valico lungo l'itinerario descritto in precedenza.

(Itinerario percorso il 14/10/1989)



Emanuele davanti al cartello in cima al passo

Panorama dal passo sulla Valsassina

La sommità del passo

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