Il
passo collega la Valcamonica ad ovest e la Valtrompia ad est
mediante un'impegnativa strada asfaltata su entrambi i versanti;
il tratto più elevato è stato asfaltato solo nel
2002; occorre prestare attenzione, soprattutto in discesa, ai
canali di scolo che si incontrano in alcuni punti del tracciato
ed alle numerose buche.
Sul versante occidentale camuno il
percorso inizia a Pisogne (187m), all'estremità
settentrionale del lago d'Iseo; si imbocca la strada di fronte
alla stazione, si svolta a sinistra ad una rotonda ed a destra al
successivo bivio; presso la chiesa quattrocentesca della Madonna
della Neve si inizia a salire con pendenze impegnative e si
lascia sulla destra in un ampio tornante la pieve di Santa Maria
in Silvis. Si continua a tornanti dapprima fra le ultime case
di Pisogne e poi nel bosco; dopo il 5° tornante si affronta
una rampa molto ripida seguita da un tratto che offre un
bellissimo panorama sul lago d'Iseo. Si entra nel bosco e si
superano altri 6 tornanti impegnativi ma regolari fino ad un
incrocio dove occorre tenere a sinistra; la strada a destra
conduce al Passo
di Passabocche (1297m); dopo una semigalleria si aggira la
testata di una valletta umida e scoscesa e si percorre una breve
galleria prima di riaffacciarsi sul lago. Si raggiungono in
splendida posizione panoramica la chiesa ed il cimitero della
frazione Sonvico (534m) e si passa tra le poche case, poi si
continua con un lungo tratto in costa tra i boschi con ampia
vista sulla Valcamonica. Si passa alti sopra il Santuario
della Madonna delle Longhe, raggiungibile solo a piedi con una
mulattiera, e si arriva con quattro tornanti a Fraine (819m);
presso la chiesa parrocchiale di San Lorenzo si trova una
fontanella. Si continua su strada più stretta e poco
frequentata che sale duramente fino alla località di Val
Palot, composta da case rurali sparse ed alcune semplici
strutture ricettive; in questo tratto la pendenza diventa modesta
e consente di rifiatare. Dopo aver attraversato il torrente si
raggiunge l'osteria della Stella (1046m) dove si lascia a destra
una strada asfaltata per la pista di fondo e per il Passo di
Passabocche e si imbocca a sinistra la strada stretta e ripida
che si snoda nel fitto bosco affrontando subito due
tornanti. Dopo un lungo tratto in costa si esce dal bosco e si
procede tra i prati con ampia vista sulle montagne della
Valcamonica; dopo l'ultimo tornante si affronta un duro tratto
che conduce all'ampia sella del valico dove la strada percorre in
piano 200 metri fino alla breve rampa alle spalle del Rifugio
Piardi dove è possibile rifocillarsi. Si gode una bella
vista soprattutto sul versante camuno e sull'imponente Monte
Guglielmo o Golem (1940m) che domina a sud.
Sul versante
orientale si parte da Lavone (503m) dove si lascia la strada di
fondovalle che percorre la Valtrompia e si imbocca la strada
provinciale 52 seguendo le indicazioni per Pezzoro, Pezzaze ed il
passo. Si sale sensibilmente nella stretta valle boscosa
costeggiando il torrente; ad un incrocio (547m) si può
scegliere se raggiungere direttamente il centro di Stravignino
svoltando a destra oppure seguire diritta la strada provinciale
che transita ai piedi del paese, effettua il 1° tornante
(599m), in corrispondenza del quale si lascia a sinistra la
strada per la Val Cavallina, ed entra nella parte bassa della
frazione Mondaro dove ad un incrocio (619m) si svolta a destra
per scendere fino ad un ponte (602m) e risalire ripidamente
presso le case di Stravignino, capoluogo del comune di Pezzaze;
dopo il campo sportivo si svolta a destra ad un incrocio
(646m). Subito dopo nella piazza ai piedi della chiesa
parrocchiale davanti ad una fontana si svolta a sinistra (643m)
effettuando il 2° tornante; si sale nella parte alta del
paese affrontando il 3° tornante, il 4° tornante ed il 5°
tornante e transitando presso la chiesa di Sant'Apollonio; dopo
il campo di calcio (749m) si incontrano con pendenze molto dure i
ravvicinati 6° tornante, 7° tornante, 8° tornante
(786m) e 9° tornante. Dopo la località Aiano (822m)
si superano il 10° tornante, l'undicesimo tornante ed il 12°
tornante (863m) e si continua su strada asfaltata nel 2002
attraversando nel bosco il torrente Schiopparello (872m). Dopo
le radure con i casolari di Molinere e Poiadei si rientra nel
bosco e si attraversa il torrente Pagherola (1003m); con ripide
pendenze si arriva alla zona prativa di Monti di Mondaro (1131m)
e si affrontano il 13° tornante (1198m) e, dopo un tratto
ripidissimo, il 14° tornante (1274m). Ad un incrocio
(1349m) si ignora la diramazione a fondo chiuso a destra per
Prato Nuovo e con l'ultimo ripido traversone si arriva al
valico.
(Itinerario percorso il 26/07/2003 dal versante
occidentale)
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