Il
panoramico valico si trova nelle montagne del Canavese ed è
raggiunto solo dal versante meridionale da una strada asfaltata
molto ripida e solitaria; il passo risulta ben individuabile
dalla pianura canavesana perché è una larga sella
sul lato occidentale della Punta Cavallaria che si erge sul
versante occidentale della valle della Dora Baltea ed il cui
versante orientale presenta una ripida parete di circa 1200 metri
sopra il paese di Quassolo.
Si parte da Ivrea (253m), si
attraversa la Dora Baltea e si seguono le indicazioni per Lessolo
imboccando una strada che procede verso ovest piuttosto
trafficata perché raccoglie il traffico diretto verso il
casello autostradale; dopo aver lasciato a sinistra la strada per
il casello si affronta una breve rampa e si scende dolcemente a
Banchette di cui si evita il centro. Dopo due rotonde si
sovrappassa con un ponte l'autostrada Torino-Aosta e subito dopo
si effettua un curvone in discesa a sinistra di 270° che
consente di passare sotto lo stesso ponte per dirigersi verso
nord parallelamente all'autostrada; si lasciano a sinistra i
paesi di Salerano Canavese e Fiorano Canavese, si svolta a
sinistra lasciando la strada per Aosta e si raggiunge Lessolo
(277m). Da questo momento occorre seguire le indicazioni per
Valchiusella; all'inizio del paese si può scegliere se
svoltare a sinistra seguendo la circonvallazione oppure
raggiungere con un'impegnativa rampetta il centro dove si svolta
a sinistra e si percorre in falsopiano la via principale in pavè;
al termine della via si svolta a destra e si comincia a salire su
asfalto con pendenza impegnativa. Si affrontano due tornanti
ancora tra le case e poi altri due nel bosco e si continua con
pendenza sempre impegnativa e costante ma mai dura; quando gli
alberi lo consentono si gode un bel panorama sulla pianura
canavesana sottostante. Il tracciato piega a destra in una
boscosa valletta e sbuca nella conca in cui si trova il grazioso
Lago di Alice che si costeggia in piano; si procede in moderata
salita fino alle prime case di Alice Superiore ed in leggera
discesa si arriva nel centro di Alice Superiore (610m) dove si
incontra il fondo in pavè; alla fine del paese si sbuca
sulla strada provinciale della Valchiusella e si svolta a destra
affrontando una breve rampa impegnativa. Si continua poi in
leggera ascesa nel bosco fino al bivio dove si lascia a sinistra
la strada per Vico Canavese e si tiene a destra procedendo in
moderata ascesa con 3 tornanti ed un lungo rettilineo nel bosco
che conduce al valico denominato Col (752m) dove si ripassa sul
versante della Dora Baltea; si sale ancora per un tratto poi si
discende brevemente entrando nella conca di Brosso con bella
vista di fronte sul valico ed i monti circostanti. Si riprende
a salire con pendenza impegnativa e dopo aver superato il valico
Sapel (767m) si lascia a sinistra un'altra strada per Vico
Canavese e si entra con fondo in pavè tra le case di
Brosso (797m) raggiungendo la piazza principale dove si trova una
fontana, ultima possibilità di approvvigionamento
d'acqua. Si imbocca una strada in pavè a sinistra del
municipio e seguendo le chiare indicazioni per il Monte Gregorio
ed il Monte Cavallaria si procede in forte ascesa fino alla fine
del paese, poi la strada asfaltata scende ad un primo ponticello;
dopo un tratto di salita si lascia a sinistra la diramazione per
la cava di diorite e si raggiunge il successivo ponte (784m) sul
torrente Assa. A questo punto bisogna innestare il rapporto
più agile perché dopo 100 metri di salita già
impegnativa si effettua il 1° tornante a sinistra ignorando
la stradina a destra, si incontra un cartello che avvisa che
inizia una strada comunale interdetta al traffico motorizzato non
autorizzato e si affronta un tratto di salita molto ripida nel
fitto bosco che consente un'ottima ombreggiatura. Il primo
tratto è micidiale con pendenze che arrivano al 20% presso
il 2° tornante; con pendenze sempre molto dure si affrontano
altri tre tornanti ravvicinati; dopo il 6° tornante si
incontrano due tornantini attaccati e subito dopo si supera la
sbarra (952m) normalmente aperta. Si continua con pendenze
decisamente superiori al 10% nel fitto bosco con asfalto rovinato
fino al 9° tornante poi il bosco si dirada e si comincia a
godere un ampio panorama mentre l'asfalto ritorna bello; dopo il
10° tornante si incontra un brevissimo tratto meno duro, ma
subito si riprende ripidamente e si attraversa una zona di
pietraie dove il tracciato è protetto da una ringhiera in
legno e dopo l'undicesimo tornante si riattraversa la pietraia;
dopo il 12° tornante si transita presso un pilone (1222m)
dell'alta tensione. Si affrontano altri tornanti ormai allo
scoperto e completamente esposti al sole con gran panorama sul
sottostante Canavese, sui monti della Valchiusella ed in distanza
su un ampio cerchio di montagne culminanti nella piramide del
Monviso; dopo il 17° tornante si punta verso la dirupata
parete meridionale del Monte Gregorio; si cominciano ad
incontrare le canaline di scolo dell'acqua cementate che
richiedono la massima attenzione soprattutto in fase di
discesa. Si affrontano 4 ripidi tornanti in mezzo ad un
boschetto e subito dopo il 21° tornante (1384m) si passa
dalla Valchiusella sul versante della Dora Baltea; la salita si
interrompe e si procede in leggera discesa per 800 metri; si
passa sopra un alpeggio incontrando due tratti di 10 metri di
grosse pietre dove si può passare anche con una bicicletta
da corsa con la dovuta precauzione. Dopo aver lasciato a
destra la stradina che scende all'alpeggio si riprende a salire
(1378m) dapprima moderatamente e poi ripidamente e con gli ultimi
due duri tornanti si raggiunge in 700 metri il solitario valico
prativo, aperto tra la vicina Punta Cavallaria (1464m) ad est ed
il Monte Gregorio (1958m) ad ovest. Si gode un ampio panorama
a nord sulla bassa Valle d'Aosta e le sue montagne, a sud-est sul
Canavese, Ivrea ed il Lago di Viverone, a sud-ovest sul torinese
ed in distanza sul Monviso, vista purtroppo disturbata dai piloni
dell'elettrodotto, e perfino sui monti del cuneese; una
carreggiabile raggiunge un alpeggio ai piedi del Monte Gregorio;
sull'opposto versante una stradina non asfaltata scende a
Tavagnasco. Il luogo è frequentato come punto di
partenza dagli appassionati di parapendio che si lanciano
agevolati dal vento che soffia costantemente; è probabile
incontrare lungo il percorso l'automezzo che li conduce al
passo.
(Itinerario percorso il 20/06/2014)
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