Il
passo, situato sul massiccio del Monte Bondone, la celebre
montagna che domina la conca di Trento, è percorso da una
strada asfaltata che collega la valle dell'Adige alla valle del
Sarca; sul versante atesino ci sono due tracciati, entrambi
asfaltati, che partono rispettivamente da Trento e da Aldeno,
paese a 10 Km dal capoluogo. La salita da Trento è
molto impegnativa e rappresenta il versante classico, più
volte affrontato nel corso del Giro d'Italia e giustamente temuto
dai corridori per la durezza e la costanza della salita; resta
famosa la tappa corsa nella bufera di neve nel 1956 e vinta da
Gaul.
Sul versante nord-orientale la salita inizia dalla
frazione Piedicastello di Trento, posta sulla sponda occidentale
dell'Adige e raggiungibile dal centro mediante il Ponte San
Lorenzo; quasi subito si lascia a destra la diramazione per il
Doss Trento, la rupe isolata che domina la città, sulla
cui sommità sorge il mausoleo di Cesare Battisti; nei
pressi si trova il Museo nazionale delle Truppe Alpine. La
strada vecchia, transitabile dalle biciclette, sale moderatamente
nella stretta gola tra il Monte Bondone ed il Doss Trento fino ad
incrociare la moderna strada con gallerie che collega il casello
autostradale di Trento con le Valli Giudicarie. La salita
diventa più sensibile e si raggiunge in località
Montevideo l'incrocio (279m) dove si svolta a sinistra
effettuando il 1° tornante e si imbocca la strada provinciale
85 iniziando la salita al Monte Bondone. La strada si snoda
ripida nel bosco, ampia e con numerosi tornanti; quando la
vegetazione si dirada il panorama si apre grandioso sulla conca
del capoluogo trentino; la salita è continua ma la
pendenza non risulta costante: a rampe molto ripide si alternano
tratti con pendenza impegnativa ma pedalabile. In località
Sant'Antonio si affronta il 2° tornante, seguito dai
ravvicinati 3° tornante e 4° tornante (411m), in
corrispondenza del quale si distacca una stradina a sinistra; si
percorre un traversone a metà del quale si distacca a
destra una diramazione (442m); si effettua il 5° tornante
(480m) e si procede in forte salita. Dopo la diramazione a
sinistra per la stazione della funivia che sale da Trento un
breve falsopiano conduce a Sardagna (571m), vecchio nucleo
abitato in un'amena conca dove si trova una bella fontana; dopo
l'ampio 6° tornante nel cuore del paese si esce dal centro
abitato con una ripida rampa. Si affrontano molto ravvicinati
il 7° tornante (672m), l'ottavo tornante (692m), il 9°
tornante, il 10° tornante, l'undicesimo tornante, il 12°
tornante ed il 13° tornante (731m), in corrispondenza del
quale si lascia a destra la strada alla Costa dei
Castegnari. Dopo un lungo e ripido traversone ed il 14°
tornante (852m) si incontra un breve falsopiano, poi si continua
in dura ascesa con il 15° tornante e si arriva a Candriai,
località turistica composta di due nuclei: nel più
basso e meno esteso, dove si trova una fontana, si trova
l'incrocio (960m) dove a destra si dirama una strada per
Sopramonte e Cadine. Nel nucleo superiore, dove sorgono
diversi alberghi, ristoranti e bar, si incontrano gli ampi 16°
tornante e 17° tornante (1013m); si affrontano in rapida
successione il 18° tornante (1072m), il 19° tornante
(1090m), il 20° tornante (1105m) ed il 21° tornante, al
cui termine si lascia a destra (1112m) una stradina asfaltata. Il
tracciato presenta poi nel bosco i duri 22° tornante (1191m),
23° tornante (1225m), in corrispondenza del quale si lasciano
a destra due stradine asfaltate ed una sterrata, e 24°
tornante (1272m) per arrivare a Vaneze, il principale nucleo
turistico del Bondone, dove si incontrano tra le case sparse il
25° tornante ed il 26° tornante (1289m); in
corrispondenza del 27° tornante (1307m) si dirama a destra
una stradina. Si affrontano il 28° tornante (1336m), il
29° tornante (1350m), il 30° tornante, il 31°
tornante, in corrispondenza del quale si distacca una
carreggiabile sbarrata, il 32° tornante ed il 33°
tornante. Dopo i ravvicinati 34° e 35° tornante si
oltrepassano le sparse costruzioni turistiche di Norge (1427m),
che si estendono più in alto intorno al 36° ed al 37°
tornante (1453m); in corrispondenza del 38° tornante (1480m)
si lascia a sinistra il piazzale di un albergo. Il tracciato
esce dal bosco e si snoda tra i prati solcati dagli impianti di
risalita affrontando il 39° tornante (1497m), il 40°
tornante (1537m), il 41° tornante (1569m), il 42°
tornante (1614m) con uno spettacolare panorama sulle Dolomiti di
Brenta, la Paganella, le Alpi Atesine e le Dolomiti. Si
raggiunge infine Vason, attrezzata stazione turistica posta sul
crinale tra la valle dell'Adige e quella del Sarca, dove si
raggiunge la sommità del passo e la quota massima (1651m)
nel punto in cui la strada effettua una curva a destra lasciando
una diramazione a sinistra davanti ad un albergo-ristorante ed
appena prima del piazzale con la chiesa; vi si trova il cartello
di valico e nei pressi si incontra una fontanella .
Sul
versante occidentale il tracciato inizia ad una rotonda (458m)
poco a sud di Lasino (463m), paese posto su un pianoro lungo il
versante orientale della valle del Sarca, dove si lascia la
strada che conduce a Riva del Garda. Si sale moderatamente con
strada ampia e comoda transitando sopra il centro abitato di
Lasino e si affrontano il 1° tornante (520m), il 2°
tornante (644m) presso una piccola area attrezzata, il 3°
tornante (717m) ed in forte salita il 4° tornante (794m);
benché il tracciato si snodi fra i boschi la sede stradale
è quasi sempre esposta al sole. Ad un incrocio (912m)
si lascia a destra una diramazione per un gruppo di case di
Lagolo, che non è un paese vero e proprio ma un
conglomerato di baite sparse per la maggior parte ai fini
turistici; si costeggia il piccolo Lago di Lagolo (930m) intorno
al quale si trovano strutture turistiche e recettive; al suo
termine ad un incrocio (934m) si lascia a destra una
diramazione. Dopo un altro incrocio (937m) si riprende a
salire nel bosco con impegnative pendenze; si percorre un tratto
roccioso ai piedi del Doss della Rocchetta (1113m) e si
affrontano nuovamente nel bosco l'ampio 5° tornante (1094m)
ed i ravvicinatissimi 6° tornante (1170m) e 7° tornante
(1184m); si percorre un lungo e duro traversone incontrando il
punto di lancio con il parapendio e si supera l'ottavo tornante
(1443m), in corrispondenza del quale si lascia a destra una
carreggiabile. Dopo il 9° tornante (1499m) si percorre una
breve semigalleria artificiale e si raggiunge l'ampio altopiano
prativo delle Viotte, dove si trova il Rifugio Viotte (1539m) e
dove ad un incrocio (1585m) il tracciato si riunisce con quello
proveniente da Aldeno; risulta ben visibile la punta sommitale
del Monte Bondone. Si affronta il facile tratto conclusivo e
dopo un parcheggio si percorre una breve galleria artificiale, si
oltrepassano gli impianti di risalite e si arriva alla sommità
del valico subito dopo la chiesa di Vason.
Sul versante
orientale della valle dell'Adige esiste un tracciato alternativo
che parte da Aldeno ed aggira a sud il massiccio del Bondone
collegandosi al percorso che sale al passo dal versante
occidentale. Alla rotonda (185m) della circonvallazione
all'estremità settentrionale del centro abitato di Aldeno
si imbocca il percorso seguendo le indicazioni per Garniga Terme
ed all'incrocio (200m) dopo il cimitero si tiene a destra
lasciando diritta la strada che conduce nel centro del paese e si
procede lungo la strada provinciale 25; chilometraggio e
dislivello sono calcolati da questo punto. Si sale decisamente
alle spalle del paese e si affronta il 1° tornante (313m) ai
piedi di una parete rocciosa; subito dopo ad un incrocio (324m)
si lascia a sinistra la Via Pianezze; dopo un tratto panoramico
tra i vigneti si effettua il 2° tornante (387m) e si transita
in località San Giorgio. Ad un incrocio senza
segnalazioni occorre decidere se proseguire lungo la strada
provinciale che con ripide pendenze percorre le strette ma
illuminate gallerie San Giorgio, lunga 200 metri, e Molino, lunga
105 metri, per arrivare all'incrocio (491m) dove si lascia a
sinistra la strada provinciale 20 per il Lago di Cei (916m) ed il
Passo Bordala e dove si tiene a destra per arrivare per breve a
Còvelo oppure imboccare a destra un itinerario
alternativo. Svoltando invece a destra si scende leggermente e
si procede nello stretto fondovalle attraversando il torrente al
Ponte alle Valli (408m) poi con tre tornanti si risale
ripidamente all'incrocio (509m) con la strada provinciale nella
parte bassa del paese di Còvelo, capoluogo del comune di
Cimone. La strada provinciale supera il 3° tornante (528m)
e transita con forti pendenze alta sopra il nucleo centrale
superando l'incrocio (566m) con la strada che scende al centro
del paese prima del 4° tornante (589m); si oltrepassano la
località Petrolli a destra e la località Pietra a
sinistra e si affrontano il 5° ed il 6° tornante (681m)
presso la frazione Cimoneri. Dopo la località Gazi si
procede in moderata ascesa aggirando il costone a nord
dell'abitato e si percorre facilmente un tratto in costa con
vista mozzafiato sul sottostante fondovalle dove scorre l'Adige
lasciando il comune di Cimone. Dopo un tratto di sensibile
salita si arriva all'incrocio (780m) presso il cartello di
Zobbio, prima frazione di Garniga Terme, e si procede in leggera
ascesa per raggiungere Piazza-Lago (810m), capoluogo del comune
di Garniga Terme, amena località con un minuscolo laghetto
in cui occorre fare attenzione al restringimento ed alle curve
della sede strada. Dopo un tratto di salita impegnativa si
percorre un lungo falsopiano nel fitto bosco su strada stretta;
per l'esposizione verso nord e la densità della
vegetazione la luce vi risulta scarsa, soprattutto in confronto
ai tratti di percorso precedenti e successivi; in fondo al
vallone si attraversa il ponte (850m) sul Rio Bondone. In
salita impegnativa si raggiunge Garniga Vecchia; all'inizio del
paese si svolta a sinistra seguendo il 7° tornante (944m) e
lasciando verso valle il centro dell'abitato; si sale su strada
stretta con ripide pendenze in mezzo ad una fitta vegetazione
affrontando l'ottavo tornante (962m), il 9° tornante (1034m),
il 10° e l'undicesimo tornante (1089m), dove si lascia a
destra una pista a fondo naturale; in discesa occorre prestare
molta attenzione e procedere con prudenza. Dopo il 12°
tornante (1219m) si percorre una breve semigalleria artificiale
(1260m) e si affrontano nel bosco il 13° tornante (1311m), il
14° tornante, il 15° tornante (1353m), il 16°
tornante (1383m), il 17° tornante (1424m) ed il 18°
tornante (1473m). Dopo la stazione forestale la salita diventa
dolce, poi presenta anche una breve discesa; in moderata salita
si passa dal comune di Garniga Terme a quello di Trento e si
attraversa l'ampio altopiano delle Viotte arrivando all'incrocio
(1585m) con la strada proveniente da Lasino; l'altopiano delle
Viotte è formato da estese praterie coronate di boschetti
ed è dominato dalle tre cime del massiccio del Bondone, il
Palon (2091m) ad est, il Cornetto (2180m) a sud ed il Dosso di
Abramo (2139m) a sud-ovest. Si affronta il facile tratto
conclusivo e dopo un parcheggio si percorre una breve galleria
artificiale, si oltrepassano gli impianti di risalite e si arriva
alla sommità del valico subito dopo la chiesa di
Vason.
(Itinerario percorso il 27/07/1997 salendo da
Trento)
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