Il
valico collega la conca di Bolzano e la valle dell'Adige con la
Val di Non, laterale della stessa valle dell'Adige; la strada
risulta interamente asfaltata, facile sul versante dell'Anaunia,
impegnativa da Bolzano; il traffico è in genere piuttosto
fastidioso.
Sul versante orientale altoatesino il percorso
principale inizia da Bolzano ma nel primo tratto esiste una
variante con partenza da Caldaro che può risultare utile
per chi proviene da Trento. Si parte da Bolzano (262m)
correndo in piano tra i frutteti nel largo e coltivato
fondovalle; dopo il passaggio a livello sulla ferrovia per Merano
ed il ponte sull'Adige si comincia a salire moderatamente; la
strada moderna evita i centri abitati di San Paolo (394m) e San
Michele (411m), sede del comune di Appiano; una rampa con
pendenza al 18% conduce invece al centro di San Paolo, da dove si
continua in piano per San Michele; oltre il paese si ritrova la
statale che procede senza difficoltà fino ad un primo
bivio per Caldaro; dopo il quale si comincia a salire con
impegnativa pendenza ed ampi curvoni nel bosco fino a raggiungere
il secondo bivio per Caldaro. Per i ciclisti è però
conveniente seguire la pista ciclabile Bolzano-Appiano seguendo
dapprima la pista ciclabile lungo l'Adige per poi imboccare la
fantastica pista ciclabile che sale moderatamente tra
coltivazioni e boschi sempre lontana dalle strade trafficate; si
percorrono anche due brevi gallerie; quando si arriva sulla
strada statale all'altezza di San Michele la pista ciclabile ha
termine e bisogna immettersi sul trafficato tracciato.. La
variante di Caldaro inizia ad un incrocio ai piedi del paese e
sale subito ripida con bella vista sul Passo della Mendola; si
lascia a destra il centro di Caldaro e si affrontano due ampi
tornanti; con pendenza meno severa si oltrepassa la frazione
Sant'Antonio, dove si trova la stazione della funicolare per il
Passo della Mendola, e si attraversa sul pavè la frazione
San Nicolò, dove si trova una fontana; in decisa salita si
raggiunge l'incrocio con la strada statale. Subito dopo
l'incrocio si incontrano il primo tornante (680m); in totale i
tornanti sono 15 ed ognuno risulta classificato col suo numero
progressivo e la quota esposti su un cartello; si procede nel
fitto bosco con altri tornanti e la strada, bella ed ampia, sale
per diversi chilometri con pendenze costantemente impegnative; si
incontrano due fontane classificate come non potabili. Dopo il
sesto tornante (910m) si esce dal bosco imboccando un lungo
traverso in costa tagliato nella roccia della strapiombante
parete della montagna con splendido panorama sul lago di Caldaro
in basso e sulle Dolomiti ad est; la sede stradale è
stretta, il tracciato tortuoso, il fondo rovinato dala frequente
caduta di sassi e la pendenza moderata. Dopo questo tratto la
strada ridiventa buona, rientra nel bosco mentre appare il
sovrastante valico, raggiunge il settimo tornante (1180m) ed
affronta gli ultimi ravvicinati 9 tornanti che conducono al
passo, attrezzata località turistica; sulla sinistra si
incontra una breve diramazione che conduce alla stazione della
funicolare che sale da Caldaro presso la quale si gode un
grandioso panorama sulle Dolomiti; subito dopo il punto di
scollinamento si estendono i numerosi edifici e gli esercizi
turistici che ne fanno una rinomata località di soggiorno;
una ripida strada a pedaggio sale in 3,9 Km alla panoramica vetta
del Monte
Penegal (1737m).
Sul versante occidentale trentino il
percorso inizia a Mezzolombardo (223m), paese situato nell'ampio
sbocco dell'Anaunia nella Valle dell'Adige; si oltrepassa
l'incrocio (235m) per Fai della Paganella sbucando sulla
trafficata strada statale 43 che evita Mezzolombardo con una
lunga galleria naturalmente vietata alle biciclette; si costeggia
la ferrovia locale fino alla Chiusa della Rocchetta, stretta gola
allo sbocco della Val di Non. Si attraversa il Noce al Ponte
della Rocchetta (242m) e subito dopo si imbocca la galleria
Rocchetta (lunga 170 metri ed illuminata); dopo poche centinaia
di metri ad un incrocio si ignora a sinistra la strada statale
421 per Andalo e Molveno che attraversa il Noce su un ponte
(247m); la valle si allarga in un ampio fondovalle dove si
incontra la stazione ferroviaria di Crescino. Poco dopo la
strada classica di fondovalle è stata trasformata in
superstrada con divieto di transito ai ciclisti che devono
svoltare dapprima a destra e poi a sinistra seguendo le
indicazioni per ciclisti in direzione Cles. Si sale con
impegnative pendenze e 4 tornanti a Denno (429m), poi si continua
con altri 4 tornanti fra i frutteti fino ai grandi edifici del
Consorzio Melinda; la salita diventa più facile e si
arriva a Cunevo (572m), il cui centro resta leggermente a monte;
si continua in leggera ascesa superando Fiavon (575m) e Terres
(593m), poi si comincia a scendere decisamente nel bosco per
superare il profondo intaglio della Val Tresenga; dopo il ponte
si sale decisamente con due tornanti fra i frutteti fino a Tuenno
(629m); 1 chilometro dopo il paese inizia la dolce discesa verso
Cles, ma subito si incontra il bivio dove si svolta a destra
scendendo per raggiungere Tassullo e Dermulo (548m), dove termina
il tratto di superstrada interdetto alle biciclette. Si sale
con sensibili pendenze fra i boschi a Sanzeno (640m), dove sorge
l'imponente basilica-santuario dedicata ai tre Santi Martiri
Anauniensi Sisinio, Martirio ed Alessandro, originari della
Cappadocia ed inviati da Sant'Ambrogio al vescovo di Trento San
Vigilio per l'evangelizzazione della Valle di Non; una
diramazione di 3 Km conduce al suggestivo santuario di San
Romedio (732m), costruito sopra una rupe in luogo solitario e
suggestivo . Con pendenza leggermente più accentuata si
sale a Malgolo (806m) e Romeno (961m); si continua quasi in piano
fino a Cavareno (973m); poco dopo ci si immette sulla strada
statale N.42 proveniente dal Passo
del Tonale (1883m) e da Fondo. Dopo Ronzone (1084m) si
sale con viva pendenza superando un tornante in località
Belvedere (1121m); poco dopo la salita diventa più dolce e
s e si snoda nel bosco senza difficoltà fino a raggiungere
il valico.
(Itinerario percorso il 06/08/1994, il
14/06/2009 ed il 06/07/2013)
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