L'importante
valico collega l'italiana Val Venosta, percorsa dall'Adige, con
l'austriaca valle dell'Inn mediante una comoda e frequentata
strada asfaltata, denominata strada statale N.40 sul versante
italiano e strada B180 sul versante austriaco. Su entrambi i
versanti esistono tratti di piste ciclabili che consentono di
evitare parzialmente il traffico e sul versante italiano è
possibile arrivare al passo senza percorrere mai la strada
statale alternando piste ciclabili e stradine locali a scarso
traffico, come descritto al punto C). La facilità e la
modesta quota del passo ne hanno fatto fin dall'antichità
uno dei più importanti e frequentati valichi alpini.
A)
Sul versante italiano il percorso inizia a Sluderno/Schluderns
(921m); dopo aver lasciato a sinistra ad un semaforo la strada
per Glorenza/Glurns e la svizzera Val Monastero si inizia a
salire con forte pendenza e tracciato stretto e trafficato che
sale in costa guadagnando rapidamente quota rispetto all'ampio
fondovalle pianeggiante e transitando presso una grande centrale
idroelettrica (982m). A Tarces/Tartsch (1029m) si incontrano
due fontane e la salita si interrompe; dopo un tratto di
falsopiano si scende leggermente fino alla parte più bassa
di Malles Venosta/Mals im Vinschgau (1051m); si può
scegliere di attraversare il paese mentre la strada statale lo
aggira passando bassa ed incontrando ad un semaforo (1025m) un
secondo tracciato per Glorenza/Glurns e poco dopo l'incrocio
(1037m) per Laudes e Tubre. La strada statale 40 effettua un
larghissimo tornante transitando ad occidente di Malles Venosta e
procede con pendenza costantemente impegnativa ed alcuni ampi
tornanti tra i prati che consentono un ampio panorama sulla Val
Venosta; sulla sinistra appare l'abbazia benedettina di Monte
Maria; ad una rotonda (1259m) si lascia a sinistra l'accesso al
paese di Burgusio/Burgeis e poco dopo in corrispondenza di un
tornante sorge il Sacrario Militare del Passo di Resia
(1314m). La pendenza diminuisce presso i grandi generatori
eolici; senza difficoltà si raggiunge il paesino di Case
dei Pescatori/Fischerhauser (1453m) e si costeggia il pittoresco
Lago della Muta (1449m), al cui termine sorge il paese di San
Valentino alla Muta/St.Valentin am der Haide (1470m). Con un
rettilineo si raggiunge la diga (1502m), costruita nel 1947-50,
che genera il lago di Resia/Reschensee (1498m), il più
grande bacino artificiale della provincia di Bolzano. Si
continua senza difficoltà sulla sponda orientale dove in
alcuni tratti è stata costruita una pista ciclabile a
fianco della strada statale che percorre alcune semigallerie
artificiali e si raggiunge il paese di Curon Venosta/Graun in
Vinschgau, ricostruito in posizione più elevata dopo che
il vecchio paese è stato sommerso dalle acque del bacino
artificiale; il campanile della vecchia chiesa emerge dalle acque
del lago offrendo uno spettacolo inconsueto. Ad un incrocio
(1501m) presso il municipio si lascia a destra il percorso per
Melago (1916m); la strada statale esce dal paese percorrendo una
galleria di 180 metri vietata a ciclisti e pedoni che possono
transitare all'esterno sul tracciato riservato. Si continua a
costeggiare il lago fino alla sua estremità
settentrionale, dove sorge il centro abitato di Resia/Reschen
(1519m) che rappresenta una località di transito ed una
stazione turistica. Si procede praticamente in piano e si
raggiunge il passo in mezzo ad ampie praterie; a breve distanza
ad est si trovano le sorgenti dell'Adige a quota 1586m; la
dolcezza delle pendenze rende difficile individuare il punto
esatto del valico nelle cui immediate vicinanze si distacca ad
ovest una stradina asfaltata.
B) Sul versante austriaco si
parte da Pfunds-Stuben (972m) e si segue la frequentata strada di
fondovalle fino al Kajetanbrucke (990m), dove si lascia a destra
la strada che segue la valle dell'Inn per entrare in Svizzera e
percorrere l'Engadina, si attraversa il fiume e si comincia a
salire con impegnativa pendenza ed alcune gallerie lungo il
versante orientale della valle. Dopo due tornanti si raggiunge
Nauders (1365m), frequentata stazione di sport invernali; si
procede in leggera ascesa fino al confine di stato (1455m) e con
pendenza più sensibile si arriva al passo.
C) Sul
versante italiano per i ciclisti è però
consigliabile seguire l'itinerario che parte da Glorenza/Glurns
(907m) e si snoda in parte su piste ciclabili ed in parte su
strade secondarie a basso volume di traffico. All'incrocio fra
la porta meridionale delle mura di Glorenza ed il ponte
sull'Adige si seguono le indicazioni per Resia/Reschen e si
imbocca la pista ciclabile che costeggia l'Adige per pochi metri
in pavè e poi asfaltata. Il tracciato prosegue in
falsopiano sempre costeggiando il fiume fino a Laudes/Laatsch
(977m), frazione di Malles Venosta dove si incrocia la strada
provinciale che collega Malles e Tubre. Si procede sempre
lungo il fiume Adige e dopo averlo attraversato si arriva a
Cluso/Schleis dove si svolta a destra (1058m) e dopo il ponte si
attraversa il paese su stretta strada aperta al traffico fino
alla piazzetta con fontana (1057m) dove si svolta a sinistra. Il
tracciato è aperto al traffico fino al campo giochi alla
fine del paese, poi si continua su strada a traffico limitato
fino a Burgusio dove si svolta a destra seguendo le indicazioni
per Resia appena prima della chiesa (1212m) e poi a sinistra
prima di un albergo (1204m). Si prosegue con dure pendenze
seguendo immersi nel verde la stretta strada asfaltata dove
transita solo qualche raro veicolo degli abitanti locali. Ad
un bivio (1446m) si può svoltare a destra e raggiungere in
breve la strada statale (1458m) oppure proseguire a sinistra e
tenere a destra al bivio successivo (1464m) per raggiungere il
pittoresco Lago della Muta (1449m) e costeggiarlo. Alla fine
del lago si attraversa il centro abitato di San Valentino alla
Muta/St.Valentin am der Haide (1470m); seguendo i cartelli per
Resia si imbocca la strada che costeggia la sponda occidentale
del Lago di Resia. Dopo 750 metri tra i prati ad un bivio
(1475m) i ciclisti possono svoltare a destra e raggiungere
l'incrocio (1507m) con la pista ciclabile proveniente dalla diga
(1502m) che costeggia il lago in sede propria. Dopo l'oratorio
di San Martino (1528m) ed un albergo si incontra un breve tratto
aperto al traffico ma presto si ritorna su pista ciclabile
riservata fino al parcheggio davanti alla stazione di una
cabinovia (1500m) dove si sbuca sulla strada che da Resia conduce
a Belpiano
(2115m). Si prosegue con percorso promiscuo fino al paese di
Resia; prima di sbucare sulla strada statale ad un incrocio
(1501m) si svolta a sinistra seguendo i cartelli e si procede
dapprima su strade a basso traffico e poi su pista ciclabile fino
al valico (1507m). Il passo è nel punto in cui la pista
ciclabile si immette su una stradina secondaria che si distacca
dalla strada statale 50 metri sulla destra. La pista ciclabile
continua per 850 metri e termina sbucando sulla strada statale ad
un incrocio (1476m) 750 metri prima del confine di stato.
|