Il
valico collega la Val di Fiemme con la valle del torrente Cismòn,
affluente del Brenta, mediante una strada asfaltata e
frequentata, ma in alcuni tratti alquanto stretta. La salita
risulta molto impegnativa su entrambi i versanti; in Val di
Fiemme è suddivisa in due tratti ben distinti, tra
Predazzo e Bellamonte e tra Panevéggio ed il valico,
intervallati da alcuni chilometri in falsopiano; i panorami
dolomitici sono grandiosi.
Nel centro di Predazzo (1014m),
in Val di Fiemme, si abbandona la strada che risale il fondovalle
da Cavalese a Canazei, per imboccare la Val Travignolo e si
procede in falsopiano per circa un chilometro. La strada,
piuttosto stretta, sale poi duramente in costa tra i boschi fino
a sbucare in un'ampia conca di prati attraverso i quali ci si
inerpica con i ripidi 1° tornante (1219m), 2° tornante
(1237m), 3° tornante (1258m) e 4° tornante (1273m) per
arrivare a Bellamonte (1365m), località di villeggiatura
in amena posizione. Si procede in leggera salita o in
falsopiano effettuando una breve diversione nella valletta dove
si attraversa il ponte (1410m) sul Rio di Canvère; si
oltrepassa l'incrocio (1420m) con la diramazione che sale alla
stazione di partenza della seggiovia di Castelir (1552m) e si
lascia a destra dopo una breve rampa una stradina che raggiunge
la diga (1461m) che genera il lago artificiale di Forte Buso, che
prende il nome da un antico forte austriaco (1493m) di cui si
vedono i resti presso la diga. Si costeggia in piano il bacino
artificiale, in cui si specchiano le cime dei Lagorai,
percorrendo anche una galleria illuminata lunga 557 metri e si
riprende a salire moderatamente fino alle poche case sparse di
Paneveggio; con pendenza più accentuata si raggiunge in
breve il bivio (1555m) dove si lascia a sinistra la strada del
Passo di
Valles (2033m). Si sale dolcemente fino al ponte (1556m)
sul Rio Travignolo, poi la strada diventa molto ripida e si
inerpica con il 5° tornante, il 6° tornante (1665m), il
7° tornante (1731m), l'ottavo tornante (1763m), il 9°
tornante (1831m) ed il 10° tornante attraverso la bellissima
foresta di Panevéggio, facente parte del parco naturale
"Panevéggio - Pale di San Martino". Il bosco
diventa progressivamente più rado e la vista si apre sui
monti circostanti; dopo la Malga Rolle con dura salita tra i
prati si affrontano l'undicesimo tornante (1918m) ed il 12°
tornante (1935m) e si raggiunge il valico, sella aperta tra il
Monte Cavallazza (2325m) a sud ed il Monte Castellazzo (2333m) a
nord e dominata dal dente aguzzo del Cimon della Pala (3185m). Vi
sorgono alcuni alberghi e la Scuola Alpina della Guardia di
Finanza; in posizione panoramica si erge una cappella; il passo
risulta ben attrezzato per la pratica degli sport invernali.
Sul
versante meridionale il percorso inizia a Fiera di Primiero
(707m), principale centro della vallata; in leggera ascesa si
raggiunge Siròr (765m), al termine della conca di
Primiero. Dopo aver attraversato il torrente Cismòn si
affronta il 1° tornante (776m), si passa presso le poche case
di Nolesca e si affronta il 2° tornante (791m) salendo in
costa alti rispetti al torente Cismòn sul versante
occidentale della valle; si sale moderatamente tra i pascoli, poi
si entra nel bosco e si raggiunge Valmesta (1119m). Si sale
duramente con il 3° tornante (1191m), il 4° tornante
(1200m), il 5° tornante (1264m) ed il 6° tornante (1277m)
nel bosco, poi si procede in forte ascesa alti in costa sul
torrente Cismòn in mezzo agli abeti; dopo aver effettuato
una diversione nella Val Cigolera (1400m) con splendido panorama
si raggiunge con due tornanti ravvicinati San Martino di
Castrozza (1444m), rinomata stazione turistica situata in una
magnifica conca. Si esce dal paese con il 9° tornante, il
10° tornante (1527m) e l'undicesimo tornante (1553m); dopo un
tratto scorrevole nel bosco si attraversa il torrente su un ponte
(1612m) e si inizia una lunga serie di ripidi e stretti tornanti;
si affrontano il 12° tornante, il 13° tornante (1627m),
il 14° tornante (1644m), il 15° tornante (1663m), il 16°
tornante (1686m), il 17° tornante (1707m), il 18°
tornante (1738m), il 19° tornante (1759m) presso un'area
attrezzata, il 20° tornante (1785m), il 21° tornante e si
attraversa il Ponte delle Fosse (1813m). Si esce dal bosco ed
in mezzo ai prati si affronta una spettacolare serie di 4 ripidi
tornanti con bella vista sulle Pale di San Martino; si superano
in rapida successione il 22° tornante (1826m), il 23°
tornante il 24° tornante ed il 25° tornante. Dopo la
Malga Fosse di Sopra (1934m) la salita diventa dolce e si
percorrono senza difficoltà quasi 2 Km; in corrispondenza
di un curvone a sinistra si trovano un edificio, ampi parcheggi e
l'incrocio (1955m) dove si distacca la stradina non asfaltata che
raggiunge il Passo
della Costazza (2281m); con l'ultima ripida rampa si arriva
al passo.
(Itinerario percorso il 03/08/1985 da Predazzo)
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