Il
valico collega la Val di Fiemme con la valle del Cordevole
mediante una bella strada asfaltata che presenta alcuni tratti
veramente ripidi; la sede stradale è in generale
abbastanza ampia ed il percorso risulta agevole sul versante
trentino, mentre il ripidissimo versante veneto è molto
più difficoltoso, anche per alcune strettoie.
Sul
versante occidentale ad un incrocio nella parte meridionale di
Moena (1162m) si abbandona la strada che percorre il fondovalle
nel centro del paese (i ciclisti devono stare attenti ad evitare
la circonvallazione in galleria), si attraversa il ponte sul
torrente Avisio e si comincia a salire decisamente effettuando il
1° tornante ancora tra le case. Ad un incrocio con il
segnale “Stop” si tiene a destra effettuando il 2°
tornante e si lascia a sinistra il tracciato che in beve
raggiunge la rotonda sulla circonvallazione tra due gallerie. Si
affronta il 3° tornante e si procede in costa con ripida
pendenza godendo uno splendido panorama sulla conca di Moena, la
sella del Costalunga, il Catinaccio ed il Sassolungo. Si
penetra nella boscosa valle con un tratto di falsopiano; presso
la stazione della funivia di Lusia si riprende a salire
sensibilmente. Si attraversa il torrente su un ponte (1422m)
e si affronta un pezzo di salita ripidissimo (pendenza fino al
14%); con un breve falsopiano si arriva alla poche case ed
all'albergo-ristorante di Fango (1643m) e si prosegue in ripida
ascesa tra i prati punteggiati di baite sparse. Dopo
l'incrocio (1696m) con la sterrata sbarrata a destra per il Pont
de la Fraìna (1694m) si superano la Malga Negritella
(1767m) ed un bar-ristorante presso il Centro del Fondo (1790m) e
la salita diventa dolce per un lungo tratto attraverso i pascoli
di Pian del Masaré; con un'ultima ripida rampa si
oltrepassa la stazione di partenza (1900m) della seggiovia
Costabella e si arriva al valico, ampia sella di prati dove si
trovano impianti di risalita, case, alberghi, bar e
ristoranti. Appena prima del valico, seminascosto tra le
conifere, è il piccolo e grazioso laghetto di San
Pellegrino; oltre la sommità del valico si incontra la
chiesetta ricostruita nel 1934 al posto dell'ospizio distrutto
nel 1915; il bellissimo panorama si estende sulle vicinissime
creste di Costabella (2759m) a nord e sulla Cima Bocche (2745m) a
sud; ad est torreggia in lontananza il Monte Civetta
(3220m).
Sul versante orientale si parte da Cencenighe
Agordino (773m), paese posto alla confluenza della valle del
Biois in quella del Cordevole. Si sale subito sensibilmente e
si incontra una lunga galleria, in curva ma illuminata; la valle
risulta molto stretta e la salita continua moderata fino a
sbucare nell'ampia conca di Vallada Agordina, che si percorre in
falsopiano. Dopo Celàt si raggiunge il bivio (973m) per
Canale d'Agordo (976m), paese natale di Papa Giovanni Paolo I,
posto sull'altra sponda del torrente Biois allo sbocco della
valle di Gares. Dopo un tratto in forte salita ed un breve
falsopiano si sale con dura pendenza nella parte bassa (1072m) di
Caviola, frazione di Falcade, lasciando poco sopra la parte
centrale del paese. Si procede con dolci saliscendi fino a Piè
Falcade (1145m), capoluogo del comune, ed alla frazione di Molino
(1200m); dopo i primi due ampi tornanti e due curvoni con i
ripidi 3° tornante (1221m) e 4° tornante (1264m) si
raggiunge Falcade Alto (1302m); nei paesi occorre prestare
attenzione ai restringimenti della carreggiata. Si continua in
forte salita superando la località Le Fratte appena prima
di attraversare il torrente su un ponte (1370m); si affrontano il
5° tornante (1374m) e il 6° tornante (1401m) e subito
dopo si arriva all'incrocio (1406m) dove si tiene a destra
abbandonando la strada per il Passo
di Valles (2033m), parallelo collegamento per la Val di
Fiemme. Si affronta un tratto durissimo, con pendenze
segnalate fino al 14%, e si guadagna quota con numerosi stretti
tornanti nel bosco: il 7° tornante (1445m) ed il vicinissimo
ottavo tornante (1452m), il 9° tornante (1494m), il 10°
tornante, l'undicesimo tornante (1514m) ed il 12° tornante
(1525m); dopo un ponticello (1544m) si affrontano molto
ravvicinati il 13° ed il 14° tornante. Si superano il
15° tornante (1624m) ed il vicino 16° tornante e dopo un
micidiale tratto al 18% si raggiunge un bar-ristorante appena
prima del Lach dei Zinghegn presso il quale si attraversa il
confine (1748m) tra le province di Belluno e di Trento; si
percorre il riposante pianoro della Malga degli Zingari Bassi
(1775m), poi si riprende a salire con forti pendenze tra i prati
fino al valico.
(Itinerario percorso il 31/07/1985)
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