L'alpeggio
si trova nella valle del torrente Schanielabach, laterale del
Pratigau, la valle del fiume Landquart, affluente del Reno, ed è
raggiungibile mediante una stretta stradina che presenta pendenze
durissime soprattutto nel tratto iniziale e nel tratto conclusivo
in un caratteristico panorama da cartolina svizzera. Il
tracciato risulta interamente asfaltato ma nell'ultimo tratto il
fondo presenta asfalto sconnesso con molte buche, sassolini e
frequenti canaline di scolo trasversali; è comunque
percorribile con una bicicletta da corsa con la necessaria
cautela e precauzione; il traffico è modesto fino a Sankt
Antonien e praticamente inesistente nel finale.
Il
percorso inizia in località Dalvazza, frazione di
fondovalle del comune di Luzein, nel cui territorio municipale si
svolge interamente la salita, situata appena a valle di
Kublis. Ad un incrocio (803m) ben segnalato si abbandona la
strada di fondovalle che attraversa il paese e si imbocca il
percorso che sottopassa la ferrovia e sale con forte pendenza
affrontando i primi tre tornanti ravvicinati. Dopo il 4°
tornante ed un traversone tra i prati si arriva a Luzein, dove si
incontra una fontana (958m) appena prima del 5° tornante, poi
si effettua un lunghissimo traversone con pendenza meno
impegnativa transitando davanti ad una casa storica ed un'altra
fontana in località Ober Dorf. Presso le poche case di
Scams il tracciato si impenna e con pendenza molto dura raggiunge
il 6° tornante (1068m), in corrispondenza del quale si ignora
la strada asfaltata a sinistra per Putz, Buchen e Lunden. Si
procede con un lungo e ripido traversone, dapprima in parte
ombreggiato nel bosco e poi tutto esposto al sole tra i prati, si
supera il borgo di Malutt (1207m) e si arriva a Pany (1250m) dove
si ignora la strada a sinistra per Castanna appena prima di un
ristorante-pizzeria; si attraversa il paese in falsopiano
transitando davanti al municipio. Dopo una breve rampa si
continua con strada bella e comoda in falsopiano e leggera
discesa entrando nel bosco e nella valle del torrente
Schanielabach, caratterizzata da gole impraticabili nel suo
tratto allo sbocco nel Pratigau. Ad un incrocio (1276m) presso
una fermata dell'autobus si ignorano le diramazioni, peraltro
poco invitanti per Lenzi a destra e per Gadenstatt a sinistra; si
procede superando case sparse e si attraversa il torrente su un
ponte (1273m) in località Wiher. In questo tratto è
già possibile osservare Bargli in alto, il tracciato che
vi conduce e le numerose barriere antivalanghe alle pendici del
Tschatschuggen (2173m) a sinistra e del Chuenihorn (2412m) a
destra. Il percorso riprende a salire decisamente, supera
Ascharina (1326m) e riattraversa il torrente su un altro ponte
(1355m) in una stretta gola per arrivare a Sankt Antonien
(1418m). Nella piazzetta principale appena prima della chiesa
si potrebbe già svoltare a sinistra e percorrere una
variante che si immette più in alto (1503m) sul tracciato
principale. Si oltrepassa la chiesa di fronte alla quale si
trova una bellissima fontana, si tiene a sinistra al primo bivio
vicino al parcheggio e subito dopo la scuola si abbandona a
destra la strada che segue il fondovalle e si svolta a sinistra
ad un incrocio (1441m) seguendo le indicazioni per Aschuel ed
imboccando la Barglistrasse. Il tracciato percorre con dure e
regolari pendenze un lungo traversone fra i prati sulla parete
che chiude a nord la conca oltrepassando baite sparse; ad un
incrocio (1503m) si incontra la variante che inizia nella
piazzetta di Sankt Antonien, poi si transita tra le baite di
Bord, si percorre una breve ma stretta galleria artificiale sotto
il tracciato di una sciovia e con una ripida rampa si arriva in
località Aschuel (1596m) dove si tiene a destra ad un
incrocio; come in tutti gli incroci si devono seguire le
indicazioni per Carschina. In forte salita si superano baite
sparse transitando sopra un valico prativo innominato ed
inquotato fra la valle del torrente Schanielabach ad est e la
valle del torrente Chleibach, affluente del torrente Schraubach,
che si getta a Schiers nel fiume Landquart, ad ovest. Si
affronta il 7° tornante (1651m) in corrispondenza del quale
si ignora la diramazione a sinistra che termina ben presto ad una
vicina baita e subito dopo la sede stradale si restringe e
l'asfalto, fino a questo punto ottimo, diventa malridotto e
dissestato. Il tracciato procede con dure pendenze per un
chilometro nel bosco dove si può godere ancora di una
buona ombreggiatura. Presso una baita si esce dal bosco e si
supera uno spiazzo per il parcheggio, denominato P22, (1792m)
dove termina il tratto liberamente percorribile dai veicoli a
motore. Si procede su tracciato a traffico regolamentato e si
affrontano con pendenza molto dura il l'ottavo tornante (1850m)
presso gli ultimi alberi e dopo un lungo traversone fra i prati
il 9° tornante (1956m) in località Dachji presso una
baracca ed una panchina. Con ripide pendenze si affrontano il
10° tornante (2011m) ed il vicino undicesimo tornante (2039m)
e faticosamente si percorre il ripido traversone tra i prati ai
piedi delle barriere antivalanghe che raggiunge le baite della
località Bargli, situata ai piedi del Chuenihorn
(2412m). Il panorama è grandioso sulla sottostante
conca di Sankt Antonien, i prati dove si inerpica la strada ed un
gran cerchio di montagne circostanti. Si può continuare
a piedi su sentiero fino al laghetto Carschinasee (2180m) ed al
rifugio Carschinahutte (2229m) presso il passo Carschinafurgga
(2221m) sul confine con l'Austria.
(Itinerario percorso il
7/09/2023).
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