La
località, situata alla testata della Val Martello, ai
piedi del Cevedale (3737m), è raggiungibile dal fondovalle
della Val Venosta mediante una lunga ed impegnativa strada
asfaltata che presenta tratti molto duri alternati ad altri più
facili ed ad alcune contropendenze.
A Coldrano/Goldrain
(660m) si lascia il fondovalle della Val Venosta ad una rotonda
appena a monte del centro e si attraversa la vallata in moderata
ascesa per raggiungere Morter (729m), bel paesino allo sbocco
della Val Martello, che si evita percorrendone la
circonvallazione. Dopo il paese si imbocca la stretta valle in
impegnativa ascesa lasciando sull'altura a sinistra il Castel
Montani; dopo un ponte la salita diventa decisamente dura e si
snoda in mezzo alla valle sempre esposta al sole. Si
affrontano i ripidi e ravvicinati 1° tornante, 2°
tornante (980m), 3° tornante (1010m), 4° tornante
(1024m), 5° tornante e 6° tornante (1069m) in località
Masetti di fuori in mezzo alle coltivazioni di ortaggi e
soprattutto di fragole, che costituiscono la coltura
caratteristica della valle. Dopo un albergo in località
Burgone/Burgaun (1068m) si percorre il ponte (1156m) su un
torrente laterale, affiancato dal caratteristico ponticello
pedonale coperto in legno, e si arriva a Bagni di Salto/Bad Salt
(1158m), località termale ormai in disuso; dopo una
sensibile discesa di 600 metri fino alla zona degli impianti
sportivi (1143m) si sale moderatamente a Transacqua/Ennewasser
(1207m) e Ganda di Martello/Gand (1266m); da qui una diramazione
sale sul versante occidentale a la Valle/Tal (1312m), sede del
comune di Martello/Martell. Si prosegue nel bosco con buona
ombreggiatura ed impegnative pendenze poi si incontra una ripida
galleria artificiale di 200 metri; presso un pugno di case la
salita diventa moderata, si supera un bar-ristorante presso il
quale si trova una fontana e si raggiunge la suggestiva chiesa di
Santa Maria alla Fonderia/Sankt Maria in der Schmelz (1556m), che
merita sicuramente una visita. Si prosegue in ripida ascesa,
si incontra un'altra galleria artificiale e si affrontano i
ripidi, stretti e ravvicinati 7° ed ottavo tornante (1656m)
seguiti da un breve falsopiano in una stretta gola; dopo un ponte
(1691m) si sale con pendenza impegnativa in mezzo ad una vasta
conca di coltivazioni dove sorgono numerose caratteristiche
costruzioni rurali in legno; si scende moderatamente per 200
metri fino al rifugio presso il centro del biathlon (1726m). Si
affronta ora uno dei tratti più duri e spettacolari del
percorso, i 10 tornantini (ultimo della serie 1824m) con pendenze
segnalate fino al 13% che si snodano ravvicinati nel bosco fino
alla galleria di 80 metri che conduce alla diga che genera il
Lago di Gioveretto/Zufrittsee (1848m), dove si gode il miglior
panorama sul Cevedale ed il suo ghiacciaio. Si costeggia il
bacino senza difficoltà e si sale dolcemente al rifugio
Gioveretto/Zufritt Hutte (1888m); si scende per 600 metri fino
alla pensione Zum See (1864m) dove la strada si restringe ed
entra pianeggiante in una stretta gola. Dopo qualche rampa
alternata a tratti facili si riattraversa il torrente su un ponte
(1902m) e si affronta un tratto di salita molto impegnativa che
precede gli 8 tornanti conclusivi con pendenze segnalate fino al
13%: i primi 6 sono ravvicinati e passano presso l'edificio
dell'ex rifugio Borromeo (1988m), in fase di ristrutturazione, e
gli ultimi 2 infine conducono al rifugio Genziana/Enzian Hutte
(2051m). Davanti al rifugio la strada spiana per pochi metri e
lascia a sinistra il rifugio Schonblick (2055m) poi si affronta
l'ultima durissima rampa in mezzo ai parcheggi fino ad un
chiosco, da dove si continua in falsopiano nel fitto bosco per
raggiungere in breve il termine della strada provinciale
asfaltata al Ponte Paradiso (2068m) sul Rio Plima in posizione
piuttosto chiusa; la strada ancora segnata su molte carte per
Paradiso del Cevedale (2088m), dove sorge in stato di abbandono
l'albergo di montagna progettato da Giò Ponti, non è
più percorribile.
(Itinerario percorso il
25/07/2009)
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