ROQUE DE LOS MUCHACHOS, 2421m (Santa Cruz de Tenerife)



Accesso da Santo Domingo de Garafia 27,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Santo Domingo de Garafia(356)-Llano Negro(930)

8,4

574

6,83

Llano Negro(930)-Hoya Grande(1138)

3,2

208

6,50

Hoya Grande(1138)-24° tornante(1336)

1,8

198

11,00

24° tornante(1336)-37° tornante(2006)

8,3

670

8,07

37° tornante(2006)-incrocio LP-4(2145)

1,9

139

7,32

incrocio LP-4(2145)-Roque de los Muchachos(2421)

3,7

276

7,46




Accesso da Santa Cruz de la Palma 40,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Santa Cruz de la Palma(5)-La Portada(142)

2,0

137

6,85

La Portada(142)-13° tornante(606)

8,5

464

5,46

13° tornante(606)-19° tornante(882)

3,8

276

7,26

19° tornante(882)-22° tornante(1248)

5,4

366

6,78

22° tornante(1248)-Degollada de Franceses(2175)

14,0

927

6,62

Degollada de Franceses(2175)-incrocio LP-4(2145)

3,4

-30

-0,88

incrocio LP-4(2145)-Roque de los Muchachos(2421)

3,7

276

7,46




La montagna, un vulcano inattivo culminante nella vetta a quota 2426m, è la cima più elevata dell'isola di La Palma, la più occidentale dell'arcipelago delle Canarie nella provincia di Santa Cruz de Tenerife, si trova nel Parque Nacional de la Caldera de Taburiente e la sua ampia spianata sommitale è raggiunta da una strada asfaltata che si distacca ad alta quota dalla strada LP-4 che collega la costa orientale con quella occidentale con percorso interamente asfaltato e molto impegnativo per la lunghezza, il dislivello e le pendenze.
Dalla vetta si gode un panorama immenso sull'isola se non ci sono nuvole; è infatti normale trovare una corona di nubi intorno ai 1000 metri per poi uscire sopra di essa e godere del panorama della spoglia cima del monte che sorge dalla distesa nuvolosa.
Infatti l'isola gode della caratteristica di avere un versante occidentale battuto dai venti oceanici e di conseguenza molto piovoso ed un versante orientale secco ed asciutto.
La strada è considerata un pò pericolosa per il suo isolamento, il rischio di frane e di incontro di animali selvatici e per il clima mutevole ed umido con grandi variazione delle temperature.
I ciclisti abituati alle salite delle Alpi, degli Appennini e dei Pirenei devono ricordare che queste isole si trovano in mezzo all'Oceano Atlantico ad un latitudine africana e che di conseguenza le condizioni al contorno sono completamente diverse.
I ciclisti devono partire provvisti di tutta l'acqua necessaria perché risulta impossibile fare rifornimento per la mancanza di fontane e di punti di ristoro.

Sul versante occidentale il tracciato più diretto inizia da Santo Domingo de Garafia (356m), paese situato su una panoramica terrazza naturale nella zona nord-occidentale dell'isola; si imbocca la strada LP-112 che sale decisamente con 12 tornanti fra vegetazione che non ripara dal sole ed ampia visuale sull'oceano.
Presso il paese di Llano Negro ad un incrocio (930m) si tiene a destra seguendo le indicazioni per Puntagorda e si imbocca la strada LP-1 che procede in impegnativa e solitaria salita; in località Montana de las Indias (1081m) si lascia a destra una diramazione.
Si affronta il 13° tornante in una zona di case sparse e dopo altri 4 ampi tornanti si oltrepassa un ristorante e si arriva all'incrocio (1138m) presso Hoya Grande dove si lascia diritta la strada principale per Puntagorda e Santa Cruz e si imbocca a sinistra la strada LP-4 seguendo le chiare indicazioni per Observatorio Astrofisico e Roque de los Muchachos; un cartello avverte che si sta percorrendo una strada di montagna tortuosa e con pendenze segnalate fino al 15%.
Il tracciato presenta il tratto più ripido, 2 Km con pendenza media superiore al 10%; si affrontano alcuni stretti tornanti ed in corrispondenza del 7° tornante dopo l'incrocio (24° dalla partenza) (1336m) si ignora a sinistra una diramazione priva di indicazioni; anche al successivo tornante si lascia a destra una diramazione senza segnaletica.
Si continua con pendenze molto impegnative e costanti in mezzo ad una foresta con alberi ad alto fusto fino al 37° tornante (2006m) subito dopo il cippo del Km 38, poi la vegetazione boschiva termina e si procede tra distese di cespugli mentre diventano visibili gli impianti scientifici vicini alla cima del monte.
Dopo altri 4 ampi tornanti si arriva all'incrocio (2145m) dove si incontra la strada che sale dal versante orientale ed inizia il tratto conclusivo.
Si svolta a destra abbandonando la strada LP-4 e si transita presso la residenza del personale degli osservatori; dopo un tornante si costeggiano alcune antenne e dopo un successivo tornante si arriva ad un incrocio (2244m) dove si lascia a sinistra la strada vietata al transito per i telescopi della zona orientale del complesso scientifico.
Il tracciato diventa più stretto, si snoda alle pendici della vetta, lascia a destra la breve diramazione per il Gran Telescopio Canarias, affronta il penultimo tornante, sfiora il Telescopio Galileo, supera il Puerto del Roque de los Muchachos (2379m) , lascia a sinistra la diramazione per il Telescopio NOT (2389m) e con l'ultimo tornante raggiunge il piccolo parcheggio (2421m) presso la vetta (2428m) con le sue caratteristiche rocce laviche, raggiungibile rapidamente a piedi.
Il panorama è vastissimo in ogni direzione e la vista è impressionante sul lato meridionale dove si apre l'ampia bocca del cratere dell'antico vulcano.

Sul versante orientale si percorre un tracciato più lungo e con maggior dislivello ma con pendenze medie e massime leggermente meno impegnative.
Si parte da Santa Cruz de la Palma (5m), il centro principale dell'isola, seguendo la strada costiera verso nord; ancora nel centro abitato si comincia a salire e si effettua una diversione in una valletta laterale; si arriva ad una rotonda dove si continua a destra raggiungendo un promontorio sul mare ed un incrocio (142m) in località La Portada dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per per Observatorio Astrofisico e Roque de los Muchachos e si imbocca la strada LP-4.
Il tracciato sale decisamente, affronta il 1° ampio tornante e si snoda tra le case sparse di Miranda; presso lo stadio “Virgen de las Nieves” si incontra il 2° tornante e poco dopo, davanti alla chiesa di Nuestra Senora de la Candelaria, si svolta a destra seguendo le chiare indicazioni.
Prima del 3° tornante in località Lomo Espanta si incontra il cartello che avverte che si sta percorrendo una strada di montagna tortuosa e con rischio frane; dopo la diversione in una valletta si procede tra le case sparse di Los Alamos e si arriva all'inizio di una serie di 10 tornanti ravvicinati abbandonando la zona abitata e coltivata.
Dopo il 13° tornante (606m) si percorre un tortuoso traversone nel bosco e si affrontano altri 5 tornanti ravvicinati; si effettua un altro traversone fino al 19° tornante (882m), dove in posizione panoramica si lascia a sinistra una pista in terra battuta; anche al 20° tornante si ignora una carreggiabile a destra ed in corrispondenza di un curvone (1041m) si distacca a sinistra la stradina di accesso a Montana de la Tagoja.
Al 22° tornante (1248m) si ignora la pista a destra e si continua a lungo nel bosco con tracciato sempre molto tortuoso fino a quando la vegetazione ad alto fusto termina e si procede in ambiente cespuglioso.
Si affronta il pezzo più duro con pendenze superiori al 10% e si continua con pendenze meno difficili fino ad arrivare intorno ai 2000 metri di quota, poi in forte salita si supera la Degollada de Franceses (2175m) presso il punto panoramico denominato Mirador de les Andenes, dove si trova una balaustra di protezione sullo scosceso versante sud, e si sfiora il valico denominato El Escotillòn (2297m) poco prima del punto dove inizia la leggera discesa che conducono all'incrocio (2145m) dove si incontra la strada che sale dal versante occidentale ed inizia a sinistra il tratto conclusivo sopra descritto.



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