La
montagna, un vulcano inattivo culminante nella vetta a quota
2426m, è la cima più elevata dell'isola di La
Palma, la più occidentale dell'arcipelago delle Canarie
nella provincia di Santa Cruz de Tenerife, si trova nel Parque
Nacional de la Caldera de Taburiente e la sua ampia spianata
sommitale è raggiunta da una strada asfaltata che si
distacca ad alta quota dalla strada LP-4 che collega la costa
orientale con quella occidentale con percorso interamente
asfaltato e molto impegnativo per la lunghezza, il dislivello e
le pendenze. Dalla vetta si gode un panorama immenso
sull'isola se non ci sono nuvole; è infatti normale
trovare una corona di nubi intorno ai 1000 metri per poi uscire
sopra di essa e godere del panorama della spoglia cima del monte
che sorge dalla distesa nuvolosa. Infatti l'isola gode della
caratteristica di avere un versante occidentale battuto dai venti
oceanici e di conseguenza molto piovoso ed un versante orientale
secco ed asciutto. La strada è considerata un pò
pericolosa per il suo isolamento, il rischio di frane e di
incontro di animali selvatici e per il clima mutevole ed umido
con grandi variazione delle temperature. I ciclisti abituati
alle salite delle Alpi, degli Appennini e dei Pirenei devono
ricordare che queste isole si trovano in mezzo all'Oceano
Atlantico ad un latitudine africana e che di conseguenza le
condizioni al contorno sono completamente diverse. I ciclisti
devono partire provvisti di tutta l'acqua necessaria perché
risulta impossibile fare rifornimento per la mancanza di fontane
e di punti di ristoro.
Sul versante occidentale il
tracciato più diretto inizia da Santo Domingo de Garafia
(356m), paese situato su una panoramica terrazza naturale nella
zona nord-occidentale dell'isola; si imbocca la strada LP-112 che
sale decisamente con 12 tornanti fra vegetazione che non ripara
dal sole ed ampia visuale sull'oceano. Presso il paese di
Llano Negro ad un incrocio (930m) si tiene a destra seguendo le
indicazioni per Puntagorda e si imbocca la strada LP-1 che
procede in impegnativa e solitaria salita; in località
Montana de las Indias (1081m) si lascia a destra una
diramazione. Si affronta il 13° tornante in una zona di
case sparse e dopo altri 4 ampi tornanti si oltrepassa un
ristorante e si arriva all'incrocio (1138m) presso Hoya Grande
dove si lascia diritta la strada principale per Puntagorda e
Santa Cruz e si imbocca a sinistra la strada LP-4 seguendo le
chiare indicazioni per Observatorio Astrofisico e Roque de los
Muchachos; un cartello avverte che si sta percorrendo una strada
di montagna tortuosa e con pendenze segnalate fino al 15%. Il
tracciato presenta il tratto più ripido, 2 Km con pendenza
media superiore al 10%; si affrontano alcuni stretti tornanti ed
in corrispondenza del 7° tornante dopo l'incrocio (24°
dalla partenza) (1336m) si ignora a sinistra una diramazione
priva di indicazioni; anche al successivo tornante si lascia a
destra una diramazione senza segnaletica. Si continua con
pendenze molto impegnative e costanti in mezzo ad una foresta con
alberi ad alto fusto fino al 37° tornante (2006m) subito dopo
il cippo del Km 38, poi la vegetazione boschiva termina e si
procede tra distese di cespugli mentre diventano visibili gli
impianti scientifici vicini alla cima del monte. Dopo altri 4
ampi tornanti si arriva all'incrocio (2145m) dove si incontra la
strada che sale dal versante orientale ed inizia il tratto
conclusivo. Si svolta a destra abbandonando la strada LP-4 e
si transita presso la residenza del personale degli osservatori;
dopo un tornante si costeggiano alcune antenne e dopo un
successivo tornante si arriva ad un incrocio (2244m) dove si
lascia a sinistra la strada vietata al transito per i telescopi
della zona orientale del complesso scientifico. Il tracciato
diventa più stretto, si snoda alle pendici della vetta,
lascia a destra la breve diramazione per il Gran Telescopio
Canarias, affronta il penultimo tornante, sfiora il Telescopio
Galileo, supera il Puerto del Roque de los Muchachos (2379m) ,
lascia a sinistra la diramazione per il Telescopio NOT (2389m) e
con l'ultimo tornante raggiunge il piccolo parcheggio (2421m)
presso la vetta (2428m) con le sue caratteristiche rocce laviche,
raggiungibile rapidamente a piedi. Il panorama è
vastissimo in ogni direzione e la vista è impressionante
sul lato meridionale dove si apre l'ampia bocca del cratere
dell'antico vulcano.
Sul versante orientale si percorre un
tracciato più lungo e con maggior dislivello ma con
pendenze medie e massime leggermente meno impegnative. Si
parte da Santa Cruz de la Palma (5m), il centro principale
dell'isola, seguendo la strada costiera verso nord; ancora nel
centro abitato si comincia a salire e si effettua una diversione
in una valletta laterale; si arriva ad una rotonda dove si
continua a destra raggiungendo un promontorio sul mare ed un
incrocio (142m) in località La Portada dove si svolta a
sinistra seguendo le indicazioni per per Observatorio Astrofisico
e Roque de los Muchachos e si imbocca la strada LP-4. Il
tracciato sale decisamente, affronta il 1° ampio tornante e
si snoda tra le case sparse di Miranda; presso lo stadio “Virgen
de las Nieves” si incontra il 2° tornante e poco dopo,
davanti alla chiesa di Nuestra Senora de la Candelaria, si svolta
a destra seguendo le chiare indicazioni. Prima del 3°
tornante in località Lomo Espanta si incontra il cartello
che avverte che si sta percorrendo una strada di montagna
tortuosa e con rischio frane; dopo la diversione in una valletta
si procede tra le case sparse di Los Alamos e si arriva
all'inizio di una serie di 10 tornanti ravvicinati abbandonando
la zona abitata e coltivata. Dopo il 13° tornante (606m)
si percorre un tortuoso traversone nel bosco e si affrontano
altri 5 tornanti ravvicinati; si effettua un altro traversone
fino al 19° tornante (882m), dove in posizione panoramica si
lascia a sinistra una pista in terra battuta; anche al 20°
tornante si ignora una carreggiabile a destra ed in
corrispondenza di un curvone (1041m) si distacca a sinistra la
stradina di accesso a Montana de la Tagoja. Al 22°
tornante (1248m) si ignora la pista a destra e si continua a
lungo nel bosco con tracciato sempre molto tortuoso fino a quando
la vegetazione ad alto fusto termina e si procede in ambiente
cespuglioso. Si affronta il pezzo più duro con pendenze
superiori al 10% e si continua con pendenze meno difficili fino
ad arrivare intorno ai 2000 metri di quota, poi in forte salita
si supera la Degollada de Franceses (2175m) presso il punto
panoramico denominato Mirador de les Andenes, dove si trova una
balaustra di protezione sullo scosceso versante sud, e si sfiora
il valico denominato El Escotillòn (2297m) poco prima del
punto dove inizia la leggera discesa che conducono all'incrocio
(2145m) dove si incontra la strada che sale dal versante
occidentale ed inizia a sinistra il tratto conclusivo sopra
descritto.
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