Il Monte Grappa
sorge isolato e ben individuabile fra la pianura veneta a sud, la
conca feltrina a nord, la Valsugana ad ovest e la valle del Piave
ad est; per la sua posizione rappresentò nel corso della
Prima Guerra Mondiale un caposaldo fondamentale soprattutto dopo
la disfatta di Caporetto; fu pertanto poderosamente fortificato e
fu al centro di molti combattimenti; sulla sua vetta (1776m) è
costruito il grandioso ossario con il santuario della Madonnina
del Grappa. Il massiccio è amministrativamente
suddiviso fra le province di Belluno, Treviso e Vicenza ma la
vetta si trova nel territorio del comune trevigiano di Pieve del
Grappa. L'accesso stradale al piazzale di arrivo (1736m) ai
piedi della vetta è possibile mediante 4 percorsi: il
principale è rappresentato dalla buona ex strada statale
N.141, ora strada provinciale 148, che sale da Bassano del Grappa
e viene mantenuta aperta tutto l'anno mentre gli altri tracciati
sono chiusi per neve nella stagione invernale e si snodano su
strade più strette e disagevoli; i tracciati alternativi
sono rappresentati dai percorsi che salgono da Feltre sul
versante nord, dalla pianura attraverso Semonzo lungo una vecchia
strada di guerra e da est dalla strada delle malghe che percorre
un itinerario di crinale.
A) La ex strada statale N.141,
ora strada provinciale 148, denominata Strada Cadorna, parte da
Bassano del Grappa (122m) e raggiunge senza difficoltà
Romano d'Ezzelino; ad una rotonda (167m) nel centro del paese si
seguono le indicazioni per Cima Grappa e si comincia a salire
moderatamente tra le case; la salita diventa poi più
impegnativa ed alla fine del centro abitato si affronta il 1°
tornante (234m), dove si ignora una diramazione asfaltata a
destra, e si entra nel bosco. Si guadagna quota con pendenze
costantemente molto impegnative e bel panorama sulla pianura
sottostante; si superano il 2° tornante (343m), il 3°
tornante (454m), il 4° tornante in località Pragolin,
il 5° tornante (601m), dove si distacca una pista sterrata a
destra, ed il 6° tornante. Dopo il 7° tornante, dove
si trova un parcheggio presso una cava dismessa, si supera un
punto panoramico utilizzato per il decollo dei deltaplani e si
oltrepassano le case sparse di località Costalunga. Si
procede con pendenze meno difficili e si affrontano l'ampio 8°
tornante (853m) e lo stretto 9° tornante (941m); ad un
incrocio (982m) si lascia a destra una diramazione per le trincee
di Col Campeggia. Subito dopo il percorso si porta sul
versante occidentale del massiccio del Grappa verso la Valsugana
e raggiunge quasi pianeggiante il valico di Camposolagna (1017m),
dove si gode un ampio panorama sulla valle sottostante. Si
lascia a sinistra la stradina per il Col Moschin e si piega a
destra abbandonando la valle del Brenta ed affrontando una ripida
ma breve discesa; si procede senza difficoltà nel fitto
bosco della Valle del Campo attraversando alcune vallette fino in
località Ponte San Lorenzo (1062m), dove si lascia a
sinistra una stradina, asfaltata solo fino al valico denominato
Finestron (1264m), che aggira ad ovest il massiccio del
Grappa. Si riprende a salire con forti e continue pendenze
procedendo nel bosco; in corrispondenza dell'undicesimo tornante
si ignora una diramazione a sinistra e subito dopo si transita
presso una trattoria. Il tracciato percorre un lunghissimo
traversone ancora nel bosco ed oltrepassa l'incrocio (1223m) dove
si lascia a destra una diramazione per Malga Moda e le altre
malghe sottostanti. Il bosco diventa meno fitto e si superano
l'incrocio (1256m) per Malga Pat a destra e subito dopo
l'incrocio (1264m) per le malghe più alte a sinistra. Si
incontra il 12° tornante (1278m) appena prima del cartello di
ingresso nel territorio comunale di Borso del Grappa con
passaggio dalla provincia di Vicenza a quella di Treviso e si
esce dalla zona alberata procedendo tra ampie praterie; ad un
incrocio (1319m) si lascia a sinistra la pista a fondo naturale
che raggiunge in breve la Casa Alpina Coston. Il tracciato
continua con pendenze sempre molto impegnative sul versante
meridionale del Grappa attraversando ampi pascoli dove sorgono
numerose malghe; presso il 13° tornante (1421m) si trova un
monumento; dopo il complesso di Malga Meda (1493m) si affronta lo
stretto 14° tornante (1520m). Poco dopo si arriva
all'incrocio dove si incontra l'itinerario B) che sale da Feltre
e si tiene a destra seguendo le indicazioni per Cima Grappa; si
abbandona la strada provinciale 148 e si effettua il 15°
tornante (1545m). Si procede in forte salita con un lungo e
panoramico traversone fra i pascoli ed alle pendici meridionali
della vetta si supera il confine comunale (1648m) passando dal
comune di Borso del Grappa al comune di Pieve del Grappa,
istituito nel 2019 dalla fusione dei comuni di Crespano del
Grappa e Paderno del Grappa. Poco dopo ad un incrocio si
incontra la strada provinciale 140 che sale da Semonzo
(itinerario C) e si imbocca il duro traversone finale con vista
sul Rifugio Bassano. Si transita davanti alla Caserma Milano
(1716m), attualmente sede del museo, si aggira l'ampio edificio
del Rifugio Bassano e si sbuca nel grande piazzale-parcheggio
(1736m) alle pendici orientali della vetta dove termina la
strada. Una scalinata percorribile solo a piedi con il dovuto
rispetto conduce al maestoso complesso monumentale con l'ossario
ed il santuario della Madonnina del Grappa edificato sulla
sommità del Monte Grappa (1776m).
B) Da Feltre
(325m) si segue la strada statale 50 per Bassano del Grappa fino
alla località Santa Lucia di Caupo, frazione del comune di
Seren del Grappa, dove ad un ben segnalato incrocio (320m) si
svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il Monte Grappa per
imboccare la strada provinciale 148 che in breve raggiunge il
centro di Caupo (330m). Il tracciato sale subito con pendenze
impegnative nel bosco affrontando il 1° tornante (445m), il
2° tornante (526m), il 3° tornante (715m), dove si ignora
una carreggiabile a destra, il vicino 4° tornante (749m), il
5° tornante (854m), dove sbuca una pista sbarrata ed il 6°
tornante (887m), dove si lascia a sinistra una pista
forestale. Si procede con un lungo traversone sempre immersi
nel bosco e si supera l'incrocio (991m) dove si lascia a sinistra
senza segnalazioni la strada asfaltata di accesso al Villaggio
Monte Roncon alle pendici del Monte Roncon (1164m). La
pendenza diminuisce e si continua con pendenze moderate lungo il
crinale superando il Colle dei Zanghi (1062m); dopo l'incrocio
(1078m) con la carreggiabile a destra per i Casoni Strapazzon si
incontra una dura rampa seguita da una leggera discesa. Si
continua a salire raggiungendo la località Case Pontera
(1231m), formata da case sparse su un valico, poi si affrontano
molto ravvicinati l'ampio 7° tornante presso una casa,
l'ottavo tornante, il 9° tornante (1273m) ed il 10°
tornante tra i prati. Si lascia a destra ad un incrocio
(1291m) l'accesso a Malga Fredina e si procede senza difficoltà
ai piedi del prativo Monte Fredina (1307m), poi si riprende a
salire decisamente e si affrontano l'undicesimo tornante (1341m)
ed il ravvicinato 12° tornante. Dopo una casa tra i prati
in località Val Tosella (1373m) si procede in falsopiano e
si rientra nel bosco procedendo a lungo su tracciato ben
ombreggiato; si arriva ad un incrocio (1386m) dove si lascia a
sinistra la strada per la località Prassolan dove sorge la
chiesa della Madonna Assunta. Subito dopo si ignora a destra
la strada per Menaor-Fiabernù e si affronta un breve
tratto di salita impegnativa fino in località Col di
Buratto (1454m) dove si inizia a scendere dolcemente per
raggiungere il valico denominato Forcelletto (1391m), dove si
trova un albergo-ristorante e si transita dalla provincia di
Belluno a quella di Vicenza. Si riprende a salire con pendenze
dapprima moderate e poi più impegnative e si percorre una
breve semigalleria (1612m) dopo la quale si comincia a scendere
superando il Rifugio Scarpon (1602m); in continua moderata
discesa si arriva all'incrocio (1545m) con la strada proveniente
da Bassano del Grappa, si svolta a sinistra e si segue la strada
Cadorna fino in cima.
C) Semonzo è una frazione del
comune di Borso del Grappa situata sulle pendici meridionali del
Monte Grappa facilmente raggiungibile dai vari centri della
pianura. Da qui parte una strada asfaltata che si snoda sul
tracciato di una vecchia camionabile militare, la strada Generale
Giardino, via di accesso a Cima Grappa più diretta
rispetto alla strada Cadorna. Ad un incrocio (173m) sulla
strada provinciale 24, che attraversa la parte bassa di Semonzo,
si imbocca la strada provinciale 140, in questo tratto denominata
Via Casale, seguendo le indicazioni per Campo Croce, Grande
Guerra e le malghe. Il tracciato sale subito tra le case,
sbuca ad un incrocio (196m) sulla Via Chiesa e raggiunge la
chiesa parrocchiale edificata in bella posizione dominante al
termine del centro abitato (208m). Si entra nel bosco, spesso
interrotto da radure, e si sale con pendenze impegnative
affrontando il 1° tornante (277m), il 2° tornante (349m),
il 3° tornante (394m), il 4° tornante (429m), il 5°
tornante (463m), il 6° tornante (502m), il 7° tornante
(533m), l'ottavo tornante (570m), il 9° tornante, il 10°
tornante (611m), l'undicesimo tornante, il 12° tornante
(674m) ed il 13° tornante (705m). Il percorso transita
davanti ad una locanda ed alla base di decollo dei deltaplani ed
incontra il 14° tornante (741m), il 15° tornante (763m)
presso alcune baite, il 16° tornante (790m), il 17°
tornante, dove si trovano un rifugio ed un altro punto di decollo
dei deltaplani, il vicino 18° tornante, il 19° tornante
(930m) ed il panoramico 20° tornante (945m). Si oltrepassa
l'incrocio con la diramazione a sinistra per la Malga Col Serai e
si inizia un lunghissimo traversone che si snoda nel bosco; dopo
una parete rocciosa si percorre una galleria lunga 20 metri e si
continua ai piedi di pareti rocciose con reti di contenimento con
presenza di molti alberi attraversando un'altra breve galleria
scavata nella roccia. Al termine del tratto roccioso si sbuca
nell'amena conca prativa di Campo Croce transitando davanti alla
chiesa (1050m) con pendenze moderate. Dopo la località
le pendenze cambiano bruscamente: tratti superiori al 10% si
presentano ripetutamente fino alla fine della salita. Si
affronta il 21° tornante (1097m), dove si lascia a sinistra
una strada secondaria per Camposolagna, e si percorre un ripido
traversone nel bosco; dopo il bar-ristorante Baita Camol (1186m)
si continua tra boschi e pascoli. Dopo il 22° tornante
(1343m) gli alberi diventano sempre più radi e si procede
in ripida ascesa tra i pascoli; presso un edificio rurale si
supera un valico (1350m) tra 2 vallette e si scende brevemente
con vista sulla cima del monte. In corrispondenza di un
incrocio (1342m) su un altro valico innominato si riprende a
salire con dure pendenze e si affrontano i ravvicinati 23° e
24° tornante (1371m). Dopo essere transitati presso il
Monte Colombera (1452m) si incontrano i ravvicinati 25°
tornante, dove si ignora la pista a fondo naturale a sinistra, e
26° tornante (1496m), dove sbuca la strada delle malghe
(itinerario D). In dura ascesa tra i pascoli si affrontano il
27° tornante (1541m) ed il 28° tornante (1668m) che
precede di poco l'innesto sulla strada Cadorna, lungo la quale si
raggiunge con ripide pendenze la vetta. Lungo il percorso non
si incontrano bivi che possono portare fuori strada il ciclista;
in compenso, non vi sono fontane o sorgenti d'acqua, per cui è
consigliabile affrontare la salita con una buona scorta d'acqua,
soprattutto nei mesi più caldi in cui l'afa può
mettere lo scalatore a dura prova.
D) Dalla Vedetta
dell'Archeson (1445m) si scende decisamente tra i pascoli in
direzione nord su strada asfaltata ma stretta e con continue
curve fino alla Malga Mure (1304m), poi ci si dirige verso sud
con strappi ripidi alternati a tratti con pendenza moderata. Si
raggiunge il Pian di Bala (1380m), dove convergono diversi
pittoreschi percorsi pedonali tagliati nella roccia lungo le vie
di rifornimento del periodo di guerra e dove si trovano numerosi
resti di fortificazioni. Dopo un tratto di salita impegnativa
si percorre un lungo traversone lungo le verticali pareti
orientali del Monte Grappa; si incontrano alcune brevi gallerie
in cui occorre fare attenzione alle buche ed al ghiaietto
presente sulla sede stradale; questo ardito tratto è
soggetto a rischio frane e quindi bisogna verificarne al momento
la percorribilità. Si entra in una zona di pascoli e si
sbuca sulla strada che sale da Semonzo nel punto in cui questa
effettua il 26° tornante (1496m); svoltando a destra la si
segue fino in vetta. Questa alternativa rappresenta un
percorso altamente spettacolare ma richiede di arrivare in quota
attraverso salite durissime come la stessa Vedetta dell'Archeson
o la Bocca
di Forca (1402m).
(Itinerario percorso il 17/07/1982
lungo la strada Cadorna, il 27/09/2008 dalla Vedetta
dell'Archeson).
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