Il
valico la bassa valle d'Ayas ad est con la conca di Montjovet ad
ovest; il percorso si snoda su stretta e tranquilla strada sempre
asfaltata con pendenze molto dure in un ambiente molto bello ed
offre momenti panoramici. L'itinerario circolare risulta
facilmente realizzabile perché fra Montjovet e Verrès
ci sono solo 4,9 chilometri di fondovalle seguendo la strada
statale 26; in alternativa possono essere percorse delle stradine
più tranquille transitando da Issogne e delle frazioni
basse di Champdepraz sull'opposto lato della Dora Baltea.
Sul
versante occidentale alla rotonda di Montjovet (379m) sulla
strada statale 26 di fondovalle si svolta seguendo i cartelli per
il Col d'Arlaz e si comincia a salire con pendenza molto
impegnativa attraversando il paese; si affrontano subito il 1°
tornante (388m), il vicino 2° tornante (392m) presso le
ultime case del paese ed il 3° tornante (422m) presso un
parcheggio in località Vignola. Dopo un tratto in costa
e la chiesetta di Plangerp (452m), dove si incontrano pochi metri
facili, si supera il 4° tornante (464m), si transita ai piedi
delle poche case di Leche ed in località Fenillettaz si
ignora la diramazione a sinistra in corrispondenza del 5°
tornante (501m); questo tratto è in gran parte nel bosco e
ben ombreggiato al mattino. Si superano poi la diramazione
(511m) asfaltata a fondo chiuso per Gaspard a sinistra e la
diramazione (548m) per Chosaley a destra prima di affrontare nel
bosco il 6° tornante (572m), in corrispondenza del quale si
ignora la diramazione a destra per Reclou; le pendenze diventano
decisamente dure e costantemente sopra il 10%. In località
Petit-Hoel si affronta il 7° tornante (628m) prima di un
lungo traversone verso est che aggira un costone, oltrepassa una
cava (681m) e procede con vista verso la bassa valle raggiungendo
la località Barmachande divisa in un primo nucleo più
moderno (713m) in una conca solatia ed in un secondo nucleo più
piccolo presso l'ottavo tornante (734m). Si ignora una
diramazione asfaltata a sinistra nel bosco (762m) ed in un
ambiente che alterna tratti prativi ad altri alberati si superano
il 9° tornante (808m), il 10° tornante (836m) e l'ampio
undicesimo tornante destrorso (899m); si raggiunge la parte bassa
della frazione Grand-Hoel, la più alta e grande delle
località che si incontrano su questo versante. Si
affronta il 12° tornante e si attraversa il nucleo superiore
di Grand-Hoel (941m) con la cappella e la fontana, poi con
pendenza meno dura e con ampio panorama si superano tra i prati
il 13° tornante (961m) ed il 14° tornante (977m); subito
dopo si transita poco sotto il Mulino di Arlaz (1012m), al quale
accede un sentiero pedonale; in corrispondenza del 15°
tornante si incontra la stradina alternativa parzialmente a fondo
naturale proveniente da Saint Vincent (575m). Questo percorso
abbandona la strada di fondovalle a Saint Vincent (575m) per
salire con pendenza subito impegnativa alla frazione Cillian, che
si attraversa quasi in piano; si riprende a salire con pendenza
molto ripida, si lascia a destra una strada per Montjovet e si
affrontano numerosi tornanti nel bosco; si raggiunge il piccolo
paese di Emarèse (1048m); all'inizio del centro abitato
prima di un tornante si tiene a destra imboccando una stradina
laterale solo inizialmente asfaltata priva di indicazioni ed
abbandonando il tracciato principale per il Colle
di Zuccore (1608m); la stradina diventa a fondo naturale e
procede stretta nel bosco fino a sbucare sulla strada asfaltata
proveniente da Montjovet. Dopo il 15° tornante si percorre
tra i prati l'ultimo tratto che conduce all'ameno valico, dove
sorge la Croce di Arlaz, si trova uno spiazzo per il parcheggio e
si distacca a destra una stradina a fondo chiuso che in breve
raggiunge l'ingresso del Campo di Tsan, ampio pianoro prativo
molto frequentato nei giorni festivi. Il panorama presenta una
bella visuale a sud sul Mont Avic (3007m), ad ovest sui monti
della parte centrale della Valle d'Aosta ed ad est su un piccolo
spicchio dei monti della Val d'Ayas.
Sul versante
orientale il percorso inizia a Verrès: alla rotonda (378m)
di fronte al casello dell'autostrada si abbandona la strada
statale N.26 che percorre il fondovalle valdostano, si imbocca la
strada regionale N. 45 per la Valle d'Ayas e si sale leggermente
per 300 metri nella parte moderna di Verrès; ad un
incrocio (389m) all'inizio del vecchio paese (391m) si tiene a
sinistra e la strada si impenna subito ripida con il duro 1°
tornante (408m) nello stretto imbocco della Val d'Ayas,
sorvegliato dal castello di Verrès, costruito sulla cima
di un ciclopico roccione. La strada è abbastanza larga
e ben asfaltata, ma il traffico risulta sensibile; si affrontano
ravvicinati il 2° tornante (464m), il 3° tornante (474m),
il 4° tornante (507m) ed il 5° tornante (531m)
incrociando tre volte una condotta forzata; dopo un tratto in
costa si incontrano il 5° tornante (659m), in corrispondenza
del quale si ignora una diramazione asfaltata a destra, ed il 6°
tornante e si raggiunge il primo paese della valle, Targnod
(719m), dove si incontra una fontana presso la fermata
dell'autobus e la pendenza diventa meno impegnativa. La valle
si allarga e diventa più amena e popolata, si attraversa
Villa (744m), capoluogo del comune di Challant Saint-Victor, e si
arriva a Chataignère; appena prima del paese ad un
incrocio (817m) si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per
Abaz e Montjovet e si abbandona la strada per l'alta valle d'Ayas
che termina a Saint-Jacques
(1689m). La strada, ora molto tranquilla e poco trafficata,
sale con dure e costanti pendenze incontrando l'ottavo tornante
(857m), dove si ignora una diramazione a sinistra, ed il 9°
tornante (872m), dove si trova una fontana; dopo il 10°
tornante (912m) si raggiunge il villaggio di Abaz dove si
affronta l'undicesimo tornante (930m); con il 12° tornante
(945m) ed il 13° ed ultimo tornante (992m) nel bosco si
arriva in ripida ascesa al passo.
(Itinerario percorso il
12/09/2021 salendo da Montjovet e scendendo in Val d'Ayas)
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