Il
passo collega Morgex con la conca di la Thuile e funge da
difficile alternativa alla strada del Colle
del Piccolo San Bernardo (2188m); il valico è quotato
1953m sulla carta tecnica della Regione Valle d'Aosta e 1971m
sull'atlante stradale del Touring Club Italiano. Il percorso è
interamente asfaltato, la sede stradale è ampia ed i
tornanti sono ben strutturati sul versante di Morgex, mentre la
sede stradale risulta più stretta e tortuosa con tornanti
insidiosi sul versante di La Thuile; le pendenze sono
estremamente ripide su tutto il percorso da Morgex e nell'ultimo
tratto da La Thuile. L'itinerario si snoda tra magnifici
boschi e presenta tratti panoramici di grandissimo interesse; il
traffico è in genere piuttosto limitato. Fra Morgex e
Pré-Saint-Didier ci sono pochi chilometri di facile
fondovalle per cui l'itinerario circolare risulta facilmente
realizzabile.
Sul versante settentrionale a Morgex (923m)
si abbandona la trafficata strada che percorre il fondovalle
valdostano; le indicazioni stradali sono ad una rotonda (915m)
nella periferia orientale del paese dove si imbocca la strada che
percorre la zona industriale e costeggia la Dora Baltea fino
all'incrocio presso il ponte sul fiume; appena prima
dell'incrocio si trova una fontana; in alternativa si può
partire dal piazzale parcheggio presso il centro di Morgex e
scendere tra le vecchie case fino al passaggio a livello della
ferrovia ed all'incrocio con il tracciato segnalato presso il
ponte; il chilometraggio in tabella è calcolato partendo
dal centro di Morgex. Subito dopo l'incrocio si attraversa la
Dora Baltea su un ponte (922m); dalla cappella della frazione
Liarey (929m) si comincia a salire duramente ed in frazione
Pré-Villair si tiene a destra ad un incrocio (963m) ben
segnalato entrando nel bosco per affrontare subito il 1°
tornante (988m), in corrispondenza del quale si ignora la
diramazione per Montet. Per circa 3 Km si procede alternando
duri strappi a tratti pedalabili; dopo la diramazione a sinistra
per Montrottier si affrontano molto ravvicinati il 2°
tornante (1041m), il 3° tornante (1048m) ed il 4°
tornante (1057m); dopo un traversone si affrontano in rapida
successione il 5° tornante (1111m), il 6° tornante
(1116m) ed il 7° tornante (1137m). Il bosco diventa più
fitto e la pendenza costantemente molto ripida; dopo l'ottavo
tornante (1220m) ed un duro traversone si affrontano ravvicinati
il 9° tornante (1341m) ed il 10° tornante (1353m); dopo
il ponte (1427m) sul Torrent d'Arpy, che scende con una
spettacolare e spumeggiante cascata, si entra in una radura
mentre la vista si apre sempre più sulla valle e le
montagne dell'opposto versante. Si affrontano l'undicesimo
tornante (1471m) presso le baite di Arpy-Dessous, il 12°
tornante (1513m) e, dopo la diramazione a sinistra per
Prés-Rionds, il 13° tornante (1584m). Dopo alcuni
curvoni nel bosco si affrontano in rapida sequenza il 14°
tornante (1649m), il 15° tornante (1659m) ed il 16°
tornante (1667m) vicino al torrente e si raggiunge faticosamente
il primo (1679m) dei due incroci per Arpy (1690m), villaggio
solitario situato a sinistra della strada allo sbocco
dell'omonimo vallone; nel villaggio si trovano alcune fontane di
acqua freschissima. Dopo il 17° tornante (1697m) si
oltrepassano una casa ed un incrocio (1708m) con diramazione a
destra e si percorre un traversone con vista sulla sottostante
Arpy prima di affrontare il 18° tornante (1764m) ed il 19°
tornante (1772m). Si continua tra prati e boschi guadagnando
rapidamente quota sul fondo del vallone; dopo un'area attrezzata
dotata di fontane si superano il 20° tornante (1862m) ed il
21° tornante (1872m) e con il 22° tornante (1931m) ed il
23° tornante (1939m) si sbuca nell'ampio piazzale (1943m)
dove si trova sulla destra l'albergo-ristorante La Genzianella,
di fronte al quale sulla sinistra della strada si trova una
fontana; dopo un centinaio di metri si arriva al valico, ampia
sella coperta di fitti boschi che precludono ogni visuale.
Dal
piazzale davanti all'albergo parte una stradina di 1,2 Km, non
asfaltata ma percorribile con cautela anche con una bicicletta da
corsa, che conduce alla Tete d'Arpy (2022m), stupendo belvedere
sul Monte Bianco e la conca di Courmayeur; la posizione è
impressionante perchè la parete verticale della montagna
presenta un salto di 1000 metri rispetto al fondovalle. Dallo
stesso piazzale ma sul lato opposto parte una sterrata che
biforcandosi conduce al Lago d'Arpy (2063m) e con numerose
difficoltà al Colle
della Croce (2375m).
Sul versante meridionale a
Pré-Saint-Didier (1004m) si lasciano il fondovalle
valdostano e la strada per Courmayeur ed il traforo del Monte
Bianco, si attraversa il paese passando presso una bella fontana
e la chiesa (1019m) e si comincia a salire con mirabile panorama
sulla montagna più alta d'Europa. La strada sale con
pendenza moderata nel bosco affrontando 9 tornanti; la curiosità
è che la numerazione dei tornanti predisposta dall'Anas
ignora il 1° tornante e quindi conta solo fino ad otto dal 2°
al 9° tornante. Si affrontano quindi in rapida successione
il 1° tornante (1038m), in corrispondenza del quale si lascia
a destra la strada vecchia per Courmayeur, il 2° tornante
(1076m), il 3° tornante (1087m), il 4° tornante (1098m),
il 5° tornante (1110m), il 6° tornante (1125m), il 7°
tornante (1141m), l'ottavo tornante (1158m) ed il 9° tornante
(1171m). 200 metri dopo il 9° tornante si piega a destra
imboccando la galleria illuminata Pré-Saint-Didier
(lunghezza 150 metri, entrata 1184m, uscita 1189m) con la quale
si entra nella stretta valle laterale della Dora di Verney in
moderata ascesa. Dopo l'incrocio dove si lascia a destra la
diramazione per il Parco Avventura Mont Blanc si procede in
falsopiano e si percorre la brevissima semigalleria Parco
Avventura (lunghezza 103m); dopo 90 metri si entra nella
semigalleria artificiale paravalanghe Piano del Bosco (lunghezza
300 metri, ingresso 1206m, uscita 1208m) con ampie aperture sul
lato a valle. Si riprende a salire sensibilmente e dopo 280
metri si imbocca la galleria Elevaz 1 (lunghezza 370 metri,
ingresso 1221m, uscita 1244m) che per 270 metri è una
semigalleria con ampie aperture e per 100 metri una galleria ben
illuminata; dopo altri 200 metri all'aperto si imbocca la
galleria Elevaz 2 (lunghezza 190 metri, ingresso 1255m, uscita
1262m). Dopo la galleria si procede facilmente per 300 metri
fino a raggiungere la parte bassa (1277m) della frazione Elévaz
(1302m), dove si lascia sulla destra la ripida strada per Chanton
(1817m); si procede quasi in piano fino a La Balme (1309m), dove
si attraversa il torrente e si riprende a salire con pendenza
abbastanza impegnativa affrontando nel bosco il 10° tornante
(1317m) e l'undicesimo tornante (1372m). Dopo il 12° ed
ultimo tornante della serie (1384m) si entra nella galleria
Pontaillod (lunga 594m e normalmente ben illuminata) che subito
diventa quasi pianeggiante; al suo sbocco ci si trova a La Thuile
(1441m), stazione turistica di recente, ma rigoglioso, sviluppo;
si svolta a sinistra davanti al municipio abbandonando il
percorso del Piccolo San Bernardo ed imboccando la strada
regionale 39. Si sale dolcemente a Villaret dove si effettua
il 13° tornante a sinistra in corrispondenza di una rotonda
(1487m), Tovex (1529m) e Prelion (1552m), poi la strada diventa
più tortuosa e si inerpica con pendenza ripidissima tra i
prati; si supera Granges (1626m) e dopo un curvone a destra si
affrontano l'ampio 14° tornante sinistrorso (1654m), il 15°
tornante destrorso (1674m) ed il vicino 16° tornante
(1683m). Dopo il 17° tornante (1695m) si affrontano il 18°
tornante (1725m) presso le poche case di Théraz ed il 19°
tornante (1742m); il panorama è molto ampio sulla conca di
La Thuile, sul cui sfondo è visibile il Colle del Piccolo
San Bernardo (2188m); ad ovest appare parzialmente anche il Monte
Bianco. Si prosegue tra i prati fino nelle vicinanze del Campo
del Principe Tommaso, ove sono visibili resti delle trincee con
le quali i Piemontesi resistettero agli assalti francesi nel
1792-96; ad un incrocio (1763m) si lascia a sinistra una
diramazione per Petosan (1754m) e si continua dapprima
tortuosamente e poi con tracciato più rettilineo e
pendenza sempre molto dura; solo tre brevissimi tratti di
falsopiano interrompono per un attimo l'ascesa consentendo di
rifiatare. Si entra nel bosco e si affrontano ravvicinati il
20° tornante (1859m) ed il 21° tornante; dopo un
traversone si superano i conclusivi 22° tornante (1898m), 23°
tornante, 24° tornante, 25° tornante (1928m) e 26°
tornante e dopo uno spiazzo a sinistra (1945m) si arriva al
passo.
(Itinerario percorso il 12/09/1987 salendo da
Morgex)
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