Il
passo si trova alla testata della valle di Vaujany, laterale
della valle della Romanche, ed è raggiungibile mediante
una ripida strada, asfaltata nel 1999 per l'arrivo del Tour de
France femminile; sulla maggior parte delle carte la strada non
risulta segnalata; il suo nome deriva da Col de Savoie perché
il passo si trova sull'itinerario che conduce dal Delfinato in
Savoia. Si tratta di un percorso tranquillo, molto solitario
nella parte più elevata, dove il fondo asfaltato risulta
molto rovinato con presenza di ghiaietto sulla sede stradale; le
pendenze sono costantemente ripide.
A Rochetaillèe
(711m), sulla strada che conduce da Grenoble a Briançon,
si lascia il fondovalle della Romanche e si procede quasi in
piano per 3,2 Km fino ad arrivare nella parte moderna e turistica
di Allemond (722m) mentre il centro antico si trova più in
alto intorno alla chiesa (820m). Di ronte all'ufficio del
turismo si inizia a salire con due moderati tornanti per
raggiungere la diga (772m) che genera il lago di Verney; dopo
aver percorso la diga, lunga 450 metri, si svolta a sinistra e si
costeggia in piano il lago percorrendo anche un viadotto di 600
metri sulla superficie del bacino (Viaduc de l'Eau d'Olle,
776m). Vicino al termine del lago si riprende a salire
moderatamente sfiorando gli impianti della più grande
centrale idroelettrica di Francia, che utilizza le acque del
sovrastante bacino di Grand'Maison e che può essere
visitata nei giorni feriali. Subito dopo la centrale si
raggiunge l'incrocio (810m) dove si svolta a destra abbandonando
il percorso per il Col de la Croix de
Fer (2067m) ed il Col du Glandon (1924m). Si sale subito
con forti pendenze (fino al 10%) ed il primo tornante, seguito
dalle poche case di Rif Jane; dopo altri tornanti si raggiunge
Pourchery con la cappella di Saint Claude presso il 4°
tornante; pochi metri di riposo caratterizzano l'ampio 5°
tornante, ma subito la salita ritorna molto dura presso le
Perrier (1081m). Dopo il 7° tornante si percorre un lungo
tratto in costa che conduce alla stazione turistica di Vaujany
(1185m), collegata da una funivia agli impianti dell'Alpe-d'Huez;
si incontrano all'inizio del paese la chiesa ed il cimitero, poi
una diramazione per il parcheggio della funivia e, dopo una
rampa, la piazza del paese 400 metri dopo la chiesa. Un breve
falsopiano, dove si incontra una fontana, conduce ad un bivio
dove occorre tenere a sinistra; sul lato opposto della valle si
ammira una spettacolare cascata. Si procede nel bosco fino a
La Villette (1321m), dove si affrontano due tornanti fra le case,
e si continua in dura ascesa fino a le Collet (1405m), dove
sorgono alcuni campi da tennis e calcetto ed un bar; in questo
punto la valle si biforca. Per la prima volta si incontra un
cartello con le indicazioni per il Col de Sabot e lo si segue
imboccando sulla sinistra una strada stretta ma asfaltata che
sale ripida sempre esposta al sole ma solitaria e con scarsissimo
traffico automobilistico. Fra il 10° ed il 17°
tornante si guadagna quota sul versante occidentale della valle
tra pascoli e radi boschetti mentre sul versante orientale appare
sempre più maestoso il ghiacciaio delle Grandes
Rousses. Il fondo stradale tende a peggiorare e, pur restando
sempre asfaltato, presenta molto ghiaietto sulla sede stradale;
soprattutto in discesa occorre moderare la velocità e
prestare la massima attenzione; si incontrano anche 3 fastidiosi
passaggi canadesi. Dopo il 17° tornante si individua bene
il passo di fronte e si percorre un lungo tratto in costa tra i
pascoli fino ad aggirare la testata del vallone sotto il valico;
in questo tratto si incontrano molte più mucche che
automobili o esseri umani ! Si affrontano altri duri e
abbastanza ravvicinati tornanti dal 18° al 23°, poi si
imbocca lo stretto passaggio della sella di valico e l'asfalto
termina nel piccolo spiazzo sterrato che precede il passo. Un
cartello in legno indica nome e quota del solitario passo; non si
incontra alcuna costruzione da le Collet al valico e non c'è
alcuna possibilità di ristoro; solo rari escursionisti
locali utilizzano il luogo come base per passeggiate a piedi; si
tratta di un percorso adatto a chi cerca il contatto con la
natura e la lontananza dai luoghi frequentati. Sul versante
nord esistono solo sentieri che scendono verso il Lago di
Grand'Maison; il panorama dalla sommità è molto
ridotto ma bastano pochi metri a piedi verso nord perché
si apra sulle montagne della Chaine de Belledonne e sul Col de
Glandon.
(Itinerario percorso il 31/07/2005)
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