COL DU SABOT, 2100m (Isère)



Accesso da Rochetaillèe 21,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Rochetaillèe(711)-bivio Vaujany(810) 

7,2

99

1,38

bivio(810)-Vaujany(1251) 

4,4

441

10,02

Vaujany(1251)-la Villette(1321)
1,7

70

4,12

la Villette(1321)-le Collet(1405)

0,9

84

9,33

le Collet(1405)-Col du Sabot(2100)

7,6

695

9,14




Il passo si trova alla testata della valle di Vaujany, laterale della valle della Romanche, ed è raggiungibile mediante una ripida strada, asfaltata nel 1999 per l'arrivo del Tour de France femminile; sulla maggior parte delle carte la strada non risulta segnalata; il suo nome deriva da Col de Savoie perché il passo si trova sull'itinerario che conduce dal Delfinato in Savoia.
Si tratta di un percorso tranquillo, molto solitario nella parte più elevata, dove il fondo asfaltato risulta molto rovinato con presenza di ghiaietto sulla sede stradale; le pendenze sono costantemente ripide.

A Rochetaillèe (711m), sulla strada che conduce da Grenoble a Briançon, si lascia il fondovalle della Romanche e si procede quasi in piano per 3,2 Km fino ad arrivare nella parte moderna e turistica di Allemond (722m) mentre il centro antico si trova più in alto intorno alla chiesa (820m).
Di ronte all'ufficio del turismo si inizia a salire con due moderati tornanti per raggiungere la diga (772m) che genera il lago di Verney; dopo aver percorso la diga, lunga 450 metri, si svolta a sinistra e si costeggia in piano il lago percorrendo anche un viadotto di 600 metri sulla superficie del bacino (Viaduc de l'Eau d'Olle, 776m).
Vicino al termine del lago si riprende a salire moderatamente sfiorando gli impianti della più grande centrale idroelettrica di Francia, che utilizza le acque del sovrastante bacino di Grand'Maison e che può essere visitata nei giorni feriali.
Subito dopo la centrale si raggiunge l'incrocio (810m) dove si svolta a destra abbandonando il percorso per il Col de la Croix de Fer (2067m) ed il Col du Glandon (1924m).
Si sale subito con forti pendenze (fino al 10%) ed il primo tornante, seguito dalle poche case di Rif Jane; dopo altri tornanti si raggiunge Pourchery con la cappella di Saint Claude presso il 4° tornante; pochi metri di riposo caratterizzano l'ampio 5° tornante, ma subito la salita ritorna molto dura presso le Perrier (1081m).
Dopo il 7° tornante si percorre un lungo tratto in costa che conduce alla stazione turistica di Vaujany (1185m), collegata da una funivia agli impianti dell'Alpe-d'Huez; si incontrano all'inizio del paese la chiesa ed il cimitero, poi una diramazione per il parcheggio della funivia e, dopo una rampa, la piazza del paese 400 metri dopo la chiesa.
Un breve falsopiano, dove si incontra una fontana, conduce ad un bivio dove occorre tenere a sinistra; sul lato opposto della valle si ammira una spettacolare cascata.
Si procede nel bosco fino a La Villette (1321m), dove si affrontano due tornanti fra le case, e si continua in dura ascesa fino a le Collet (1405m), dove sorgono alcuni campi da tennis e calcetto ed un bar; in questo punto la valle si biforca.
Per la prima volta si incontra un cartello con le indicazioni per il Col de Sabot e lo si segue imboccando sulla sinistra una strada stretta ma asfaltata che sale ripida sempre esposta al sole ma solitaria e con scarsissimo traffico automobilistico.
Fra il 10° ed il 17° tornante si guadagna quota sul versante occidentale della valle tra pascoli e radi boschetti mentre sul versante orientale appare sempre più maestoso il ghiacciaio delle Grandes Rousses.
Il fondo stradale tende a peggiorare e, pur restando sempre asfaltato, presenta molto ghiaietto sulla sede stradale; soprattutto in discesa occorre moderare la velocità e prestare la massima attenzione; si incontrano anche 3 fastidiosi passaggi canadesi.
Dopo il 17° tornante si individua bene il passo di fronte e si percorre un lungo tratto in costa tra i pascoli fino ad aggirare la testata del vallone sotto il valico; in questo tratto si incontrano molte più mucche che automobili o esseri umani !
Si affrontano altri duri e abbastanza ravvicinati tornanti dal 18° al 23°, poi si imbocca lo stretto passaggio della sella di valico e l'asfalto termina nel piccolo spiazzo sterrato che precede il passo. Un cartello in legno indica nome e quota del solitario passo; non si incontra alcuna costruzione da le Collet al valico e non c'è alcuna possibilità di ristoro; solo rari escursionisti locali utilizzano il luogo come base per passeggiate a piedi; si tratta di un percorso adatto a chi cerca il contatto con la natura e la lontananza dai luoghi frequentati.
Sul versante nord esistono solo sentieri che scendono verso il Lago di Grand'Maison; il panorama dalla sommità è molto ridotto ma bastano pochi metri a piedi verso nord perché si apra sulle montagne della Chaine de Belledonne e sul Col de Glandon.

(Itinerario percorso il 31/07/2005)



La strada che conduce al Col du Sabot ed il valico visti dopo il 17° tornante

Il Col du Sabot

La strada che conduce al Col du Sabot vista dal passo

Panorama sul versante nord ed il lago di Grand'Maison

Il Col du Sabot visto dal versante nord

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