Il
valico è situato sullo spartiacque tra il bacino del fiume
Livenza, in Friuli, e l'altopiano del Cansiglio, in Veneto,
idrograficamente appartenente al bacino del Piave. Il confine
amministrativo non segue la linea di crinale, per cui la sommità
appartiene interamente alla regione Friuli Venezia Giulia, anche
se la massima parte degli itinerari di salita B e C sono in
territorio veneto. Il passo risulta raggiungibile mediante tre
strade asfaltate, di cui due hanno in comune l'ultimo breve
tratto. Il primo itinerario sale dal versante interamente
friulano da Sacile, cittadina sul Livenza. Il secondo parte da
Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, e si unisce al primo
poco prima del passo, presso il confine regionale. Il terzo
inizia da Farra d'Alpago, sul lago di Santa Croce, e sale molto
ripido all'altopiano del Cansiglio, in provincia di Belluno;
attraversando a saliscendi l'altopiano si arriva al valico. Tutti
i percorsi presentano pendenze molto impegnative nel tratto
iniziale o centrale mentre la parte più elevata risulta
sempre la più facile; tutti rivestono un grande interesse
ambientale e panoramico e possono essere collegati fra loro
effettuando il completo itinerario circolare con un
chilometraggio contenuto.
A) Da Sacile (25m) si segue una
moderna strada asfaltata pianeggiante fino a Caneva (50m), dove
nella piazza principale dove sorge la chiesa parrocchiale si
imbocca la strada che sale al castello sulla sinistra della
chiesa; al primo vicino bivio si segue il tracciato principale a
destra ed al secondo bivio (56m) si svolta a destra seguendo le
indicazioni per Cansiglio e Castello. Si comincia a salire
moderatamente tra campi e case sparse fino a passare (141m) ai
piedi del dosso dove sorgono i ruderi del castello di Caneva
(239m); si percorre una valletta boscosa e si arriva all'incrocio
(203m) dove si confluisce svoltando a sinistra sulla strada
provinciale 61 proveniente da Sarone (112m), possibile
alternativa per il primo tratto del percorso. Si guadagna
quota con impegnativi tornanti alle pendici del Coll'Alto (867m)
affrontando subito il 1° tornante (213m) e dopo un tratto
ripido e tortuoso i ravvicinati 2° tornante (256m), 3°
tornante (291m) e 4° tornante (300m). Si superano
successivamente il 5° tornante (338m) ed il 6° tornante
(382m) con pendenza molto impegnativa; dopo la località
Lama di Carpen (438m) si affronta il 7° tornante (460m) ed in
corrispondenza dell'ampio ottavo tornante (548m) si lascia a
sinistra una diramazione per la località Maloria. Si
continua in forte salita con ampio panorama sulla pianura e dopo
il 9° tornante (655m) si oltrepassa la località Prà
della Scala (669m); dopo il 10° tornante (749m) si transita
in località Casa Gaiardin dove si trova una trattoria. Si
esce dal bosco e si procede ripidamente tra ampi pascoli
affrontando l'undicesimo tornante (871m) presso la Malga Coda di
Bosco; subito dopo con un'ampia curva a destra si entra nel
vallone denominato Fossa di Stevena che si risale con pendenze
molto impegnative rientrando nel bosco. In corrispondenza del
12° tornante (977m) si lascia a sinistra una stradina per
Lamar e Cordignano ed in corrispondenza del 13° tornante
(996m) si ignora un'altra stradina a destra; si procede a lungo
nel bosco e si entra in regione Veneto per breve tratto arrivando
in falsopiano all'incrocio (1079m) con la strada che sale da
Vittorio Veneto (itinerario B). In moderata ascesa si rientra
in territorio friulano e dopo un albergo-ristorante si raggiunge
il passo, dove sorgono l'Osteria della Crosetta e la casa
forestale della regione.
B) Il secondo itinerario inizia a
Vittorio Veneto; alla grande rotonda (119m) presso lo stadio
Barison si lascia la strada statale 51 di Alemagna e si seguono
le indicazioni “Cansiglio” per imboccare la strada
provinciale 422 che attraversa con un ponte (121m) il fiume
Meschio e risulta quasi pianeggiante per un paio di chilometri
superando un'altra grande rotonda presso l'ospedale; ad Anzano
(132m) si svolta a sinistra ad una rotonda sempre seguendo le
indicazioni “Cansiglio”. Si sale con pendenza
impegnativa fino ad un incrocio (177m) dove si prosegue diritti
per scendere dolcemente al ponte (167m) sul torrente Carron ed a
Fratte (167m all'incrocio con Via San Giusto, 171m all'incrocio
presso l'albergo). Si sale moderatamente al Ponte del Trojer
(195m) e sensibilmente a Fregona (242m), dove si trova la chiesa
parrocchiale ed a Mezzavilla, frazione dove sorge il municipio
(302m); dopo l'incrocio (332m) dove si lascia a destra la strada
per Osigo si attraversa la frazione Borgo da Re (368m) e si
affrontano i ravvicinati 1° tornante (401m) intorno ad una
casa e 2° tornante (414m) presso una cappellina. Si
procede con impegnativa ascesa nel bosco e dopo un tratto
solitario si affrontano il 3° tornante (619m) e subito dopo
il 4° tornante (638m); si procede con ampio panorama verso la
pianura veneta e dopo una costruzione (676m) a sinistra di fronte
ad uno spiazzo sulla destra si transita di fronte alla chiesetta
di Sant'Antonio di Valsalega; subito dopo si oltrepassa un
casotto (683m). Si imbocca la stretta, chiusa e boscosa
Valsalega e si raggiunge la località Valsalega dove ad un
incrocio (781m) si lascia a destra una diramazione per un
albergo-ristorante; presso la Casa Val di Vacca la strada piega a
destra lasciando a sinistra (858m) una carreggiabile. Si
prosegue nel bosco e si affronta il 5° tornante (918m); dopo
un'osteria (1025m) si raggiunge l'incrocio (1079m) con la strada
proveniente da Sacile ed in breve si arriva al passo.
C)
Sul versante settentrionale si parte da Farra d'Alpago (395m),
frazione del comune di Alpago situata sulla sponda orientale del
Lago di Santa Croce (386m), lasciando la strada di fondovalle per
Belluno all'incrocio presso il ponte sul torrente Tesa; si
seguono le indicazioni “Cansiglio” per imboccare la
strada provinciale 28 che sale con ripide pendenze nel bosco. Si
affrontano con pendenze costantemente molto dure il 1°
tornante (462m), il 2° tornante (527m) con bella vista sul
lago, il 3° tornante, il 4° tornante, in corrispondenza
del quale si ignora a destra la diramazione asfaltata per la
località Foran, il 5° tornante, in corrispondenza del
quale si lascia a sinistra la strada comunale asfaltata per
Sommacosta, il 6° tornante (628m), l'ampio 7° tornante
(726m), all'uscita del quale si incontra il cartello "Tambre",
e l'ottavo tornante (774m). Dopo Valdenoghèr (852m),
frazione del comune di Tambre, la salita diventa facile; ad un
bivio (881m) si lascia a sinistra il percorso per il capoluogo
comunale Tambre e si tiene a destra per arrivare nel centro di
Spert (922m): all'incrocio presso la chiesa si prosegue diritti
imboccando la strada provinciale 422 e si discende brevemente per
attraversare con due ponti (920m) il torrente Perosa ed un suo
affluente; si risale nel bosco con forti pendenze a Campon
(1045m) e si discende moderatamente a Pian Osteria (1000m). Si
inizia l'attraversamento dell'altopiano del Cansiglio con dolci
saliscendi in uno splendido scenario di praterie incorniciate da
foreste secolari; subito dopo gli uffici regionali del Cansiglio
di fronte ad un monumento (1010m) si transita presso il Rifugio
Sant'Osvaldo (1013m) sulla destra ed una cappella sulla
sinistra. Dopo un lungo rettilineo in falsopiano ad un
incrocio (1019m) presso un bar si ignora una diramazione a destra
per Vallorch e subito dopo si incontra il confine provinciale
passando dal territorio di Belluno a quello di Treviso. Si
percorre il Ponte Val dell'Ors (1054m) e si arriva al Ponte Val
Cappella (1098m) appena prima del quale si lascia a destra la
strada per il Monte
Pizzoc (1560m); in moderata ascesa si supera il confine
regionale passando dal Veneto al Friuli Venezia Giulia e si
raggiunge il passo.
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