Il
valico collega la valle del Tagliamento con la sua laterale valle
del torrente Lumiei mediante una strada asfaltata, ripida e
tortuosa. La strada del passo costituisce l'alternativa per
raggiungere da Ampezzo il Lago di Sauris e l'alta valle del
torrente Lumiei, per cui si può effettuare facilmente
l'itinerario circolare percorrendo entrambi i versanti con un
chilometraggio totale molto contenuto.
Il percorso più
diretto sul versante meridionale inizia da Ampezzo (560m)
seguendo per 3,5 chilometri in sensibile ascesa la strada per il
Passo della Mauria (1301m) ed il Cadore; al primo bivio
importante (725m) dopo due tornanti si svolta a destra imboccando
una stretta strada asfaltata che sale dapprima con un duro tratto
in costa e poi con una serie di impegnativi tornanti nel
bosco. Si affrontano regolarmente distanziati il 1°
tornante (842m), il 2° tornante (888m), il 3° tornante
(938m), il 4° tornante (989m), il 5° tornante (1026m), il
6° tornante (1054m) ed il 7° tornante (1120m). Dopo un
tratto in costa si affrontano l'ottavo tornante (1345m) ed il 9°
ed ultimo tornante (1378m) e con il tratto conclusivo si
raggiunge il passo.
Il percorso dal versante
settentrionale inizia sempre da Ampezzo, ma si svolge lungo la
valle del torrente Lumiei: ad Ampezzo (560m) si lascia la valle
del Tagliamento per imboccare la strada per Sauris nella stretta
ed impervia valle del torrente Lumiei; il percorso si snoda nel
bosco, inizialmente facile ma poi progressivamente più
impegnativo. Si guadagna quota nel bosco con 4 duri tornanti:
dopo il 1° tornante (668m) si affrontano il 2° tornante
(708m) ed il 3° tornante e si supera una locanda (733m)
appena prima del 4° tornante (743m); si arriva nel punto in
cui la valle si restringe in una strettissima forra tra impervie
e scoscese pareti rocciose e la strada deve percorrere un ardito
tracciato tra lunghe gallerie ed uno spettacolare ponte; le
gallerie sono tutte ben illuminate e con il fondo in pavè
spesso umido; è opportuno che il ciclista sia dotato di un
apparato di illuminazione. Dopo la prima galleria denominata
Clap della Polenta (lunga 527 metri) si incontrano due brevissime
gallerie paravalanghe e si entra nella seconda galleria Pala
Pelosa (lunga 314 metri) che curva a destra; all'uscita si
percorre l'arditissimo Ponte del Bus che scavalca la profonda
forra con un unico arco alto circa 120 metri; chi soffre di
vertigini eviti di avvicinarsi al parapetto !. Subito dopo il
ponte si entra nella galleria Puinton (lunga 525 metri), poi si
continua lungo le scoscese pareti incontrando canaloni verticali;
dopo la galleria Bus (lunga 331 metri) si entra nella lunga
galleria della Diga (lunga 766 metri) dove si aprono regolarmente
delle aperture verso valle che consentono di avere più
luce; all'uscita della galleria si raggiunge la diga della Màina
(982m) che genera il lago artificiale di Sauris (975m), si lascia
a destra la strada per Sauris e si tiene a sinistra attraversando
un'altra breve galleria recentemente dotata di impianto di
illuminazione e costeggiando il lago fino ad un'ansa dello
stesso. Si abbandona la stradina che continua a costeggiare il
lago effettuando il 1° tornante (989m) e ci si inerpica nel
fitto bosco affrontando il ravvicinato 2° tornante, il 3°
tornante (1016m) ed il 4° tornante (1036m); dopo un
traversone nella valle del Rio Storto si affrontano il 5°
tornante, il 6° tornante (1145m), il 7° tornante (1157m),
l'ottavo tornante (1195m), il 9° tornante (1246m), il
ravvicinato 10° tornante (1256m), l'undicesimo tornante
(1273m), il 12° tornante (1333m), il 13° tornante (1353m)
ed il ravvicinato 14° tornante (1359m). Ad un incrocio
(1384m) si lascia a destra una carreggiabile che raggiunge la
sorgente Plan Grant e si affrontano il 15° tornante (1405m)
ed il 16° tornante (1414m) presso la Baita Torno; subito dopo
si raggiunge il Rifugio Tita Piaz (1417m) ed in breve si
raggiunge la sommità del Passo del Pura (1431m).
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