Il valico è
situato sullo spartiacque tra le valli del Vara e del Magra, che
funge anche da confine amministrativo tra Liguria e Toscana. Il
suo nome, Rastello o Rastrello, deriva dagli sbarramenti ed
ostacoli impiantati per ostacolare il trasporto del sale verso la
pianura padana, oggetto di una guerra commerciale tra la
Repubblica di Genova ed il Granducato di Toscana.
Sul
versante ligure si parte da Sesta Godano (204m all'incrocio a sud
del paese sulla strada di fondovalle, 242m in centro paese, 250m
nella piazza davanti alla chiesa ed alla posta) e si esce dal
paese percorrendo la strada provinciale 1 con un lungo rettilineo
che conduce all'incrocio (272m) dove si lascia diritto il
tracciato per la Foce di Adelano (850m), valico parallelo alla
Foce di Rastello, che si trova poco più a settentrione, e
si svolta a destra imboccando la strada provinciale 3. Si
scende leggermente al ponte sul torrente Gottero (269m) e si
comincia a salire decisamente nel bosco; si affrontano il 1°
tornante (358m), il vicino 2° tornante (369m), il 3°
tornante (399m), il 4° tornante (422m), il 5° tornante ed
il 6° tornante con ampio panorama sulla Val di Vara. Dopo
un tratto solitario si transita poco sopra il borgo di Merzo
(551m) e si effettua il 7° tornante (564m); in corrispondenza
dell'ottavo tornante (593m) si lascia a sinistra una stradina
sterrata tra gli alberi; in corrispondenza del 9° tornante
(632m), dove sorge una cappellina, si ignora a destra la strada
asfaltata per Santa Maria e Scogna. Si raggiunge la prima casa
(648m) della località Calabria e subito dopo presso altre
case ad un incrocio (652m) si lascia a sinistra la diramazione
per Godano; si procede con costante salita nel bosco e si
raggiunge un incrocio (775m) dove si lascia a sinistra il
percorso asfaltato per Antessio e Pignona. Una staccionata di
legno a sinistra delimita il Pian di Porcia, dove la salita si
interrompe per brevissimo tratto, e poco dopo si raggiunge alla
Foce d'Agneta (824m) il crinale tra la valle del torrente Gottero
a nord e la valle del torrente Mangia a sud senza peraltro
attraversarlo. Dopo una casa isolata si oltrepassa l'incrocio
(814m) dove si lascia a destra la strada per Zignago; si
attraversa il crinale ad un successivo valico innominato ed
inquotato e subito dopo in località terra del Bosco (835m)
si incontra un agriturismo; si continua a salire lasciando a
sinistra ad un incrocio (863m) una stradina senza indicazioni. Si
effettua un ampio curvone a destra (888m) in corrispondenza del
quale si ignora una sterrata a sinistra e si procede con ampio
panorama; ad un incrocio (955m) si ignora una sterrata a destra e
si percorre l'ultimo impegnativo traversone che conduce al
passo. Dal passo si gode un ampio panorama; sul lato
meridionale dell'ampia sella di valico sorge il Villaggio del
Rastello; verso sud si distacca una strada non asfaltata che si
snoda lungo il crinale.
Sul versante toscano il percorso
inizia a Pontremoli, dove si lascia la strada statale 62 della
Cisa: appena a valle della stazione ferroviaria di Pontremoli
(230m) ad un incrocio (227m) si abbandona la strada statale della
Cisa per attraversare il fiume Magra sul ponte Alcide De Gasperi
(232m) e percorrere la circonvallazione fino ad una rotonda
(256m) nella parte occidentale della cittadina; alla stessa
rotonda si può pervenire anche lasciando la statale ad un
incrocio (241m) nella parte orientale di Pontremoli presso il
convento dei frati cappuccini e percorrendo la Via Cairoli e la
Via Roma con un lungo rettilineo attraverso il centro. Dalla
rotonda (256m) si imbocca la strada provinciale 37 asfaltata che
si dirige verso ovest ed affronta subito il primo tornante
(285m), poi il 2° tornante (314m) ed il 3° tornante
mentre sottopassa l'autostrada della Cisa ed il 4°
tornante. Dopo lo stretto 5° tornante (392m) il tracciato
imbocca a grande altezza la valle del torrente Gordana; si sfiora
il paese di Dozzano (420m), si incontra un incrocio (449m) dove
si lascia a destra la strada per la Foce (456m) e Codolo; si
passa ai piedi di Codolo (585m) e si oltrepassa l'incrocio con
una seconda strada per Codolo; poco dopo si attraversa il ponte
(553m) sul torrente Molinello. Dopo un tratto facile si supera
Técchia (556m) e si continua con tracciato solitario nel
bosco; si attraversa il Ponte dei Rumori (820m) e si arriva nella
ridente conca di Zeri; a quota 667m si inizia a scendere fino al
ponte (622m) su un torrente laterale dove si riprende a
salire. Si passa nella parte alta (645m) di di Noce ed in
località San Lorenzo (665m) si lascia a destra la strada
per Patigno, Zum Zeri ed il Passo
dei Due Santi (1392m). Si attraversa Coloretta (670m) e si
prosegue in dura ascesa passando per la frazione Castello (725m);
in località Fichi si lascia a destra la strada per
Bergugliara e la Foce di Adelano (850m), valico parallelo alla
Foce di Rastello. In località Ferdana (867m) si ignora
la diramazione a sinistra per Montefava; si continua nel bosco
con tracciato tortuoso e dopo l'incrocio (1016m) con una sterrata
a destra si arriva al passo.
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