Il
valico collega le valli dei torrenti Negrone e Tanarello, che,
unendosi, formano il fiume Tanaro, pertanto esso è posto a
nord dello spartiacque principale delle Alpi Liguri e si trova
nel bacino idrografico padano; il passo è circondato da un
considerevole cerchio di alte montagne, che superano i 2000 metri
di quota. Il percorso risulta tranquillo, interamente
asfaltato e di grande interesse panoramico e paesaggistico; esso
si snoda tra le province di Cuneo ed Imperia, anche se la sommità
del passo si trova in Liguria; è curioso osservare la
tortuosità ed anche l'irrazionalità dei confini
amministrativi dell'area.
A Ponte di Nava (816m), frazione
del comune di Ormea, in provincia di Cuneo, si abbandona la
strada del Colle di Nava, importante e trafficata arteria che
collega Imperia e la Riviera di Ponente con il basso Piemonte, e
si imbocca la provinciale che segue l'alta valle del Tanaro. Dopo
un breve falsopiano si affronta una ripida rampa e si procede con
continui saliscendi nella stretta valle, boscosa e spopolata,
dominata da erte montagne rocciose; in alcuni punti si costeggia
il fiume, poi ci si innalza anche ripidamente per ritornare
presto a lambirne il corso. Dopo una breve discesa si
raggiunge il punto in cui il Tanaro nasce dalla confluenza dei
torrenti Tanarello e Negrone; si lascia a sinistra la
carreggiabile che risale per breve tratto fino ad Isola la valle
del Tanarello, che risulta strettissima ed impervia nella parte
bassa mentre si apre in un grandioso ed ampio bacino nella parte
superiore. Si procede nella valle del torrente Negrone e si
comincia subito a salire con forti pendenze attraversando una
brevissima galleria; l'ascesa risulta continua e sempre molto
impegnativa; dopo il bivio per Pornassino (1232m) si effettua una
tortuosa deviazione in una valletta laterale. Sempre in forte
salita si entra nella conca di Viozene, dominata dal roccioso ed
imponente Monte Mongioie (2630m), la seconda cima per altezza
delle Alpi Liguri dopo la Punta Marguareis (2651m); tutta la
catena ad est del Colle di Tenda è denominata Alpi Liguri
anche quando si trova in territorio piemontese o francese. Un
ampio tornante prima del paese rappresenta il miglior punto
panoramico sul M.Mongioie e sulla conca di Viozene, poi si passa
presso il campo sportivo e si percorre un lungo e ripido
rettilineo nel bosco. Dopo un ponticello la strada diventa
quasi piana e si raggiunge Viozene (1245m), piccolo centro
turistico e punto di partenza per numerose escursioni a piedi;
presso la chiesa si trova una fontana. Si continua in
falsopiano e leggera ascesa nell'ampia valle lasciando sulla
destra la diramazione a fondo naturale per Musso (1285m); dopo la
frazione Pianche (1309m) si comincia a scendere sensibilmente e
si effettua una profonda diversione nella valletta laterale delle
Fuse ai piedi delle scoscese Rocce del Manco (2312m). Si
ritorna nella valle principale e si percorre in falsopiano un
tratto scavato nella viva roccia, si passa sotto un arco di
roccia ed in leggera discesa si raggiunge il bivio per Carnino
(1392m). Dopo 500 metri di leggera discesa si supera il
Colletto Carnino (1213m) e si entra in sensibile ascesa
nell'orrida Gola delle Fascette (1200m), caratterizzata dalla sua
ristrettezza e dalle strapiombanti pareti rocciose; come in tutta
l'area si verificano fenomeni carsici ed il torrente Negrone si
inabissa per circa 500 metri in una cavità prima di
ritornare alla luce al termine della gola; provoca una certa
impressione il silenzio dovuto alla mancanza del rumore
dell'acqua. Nella gola si incontrano alcune semigallerie
artificiali paravalanghe; dopo il cartello che indica la fine
della gola si affronta una ripida rampa e si prosegue in
falsopiano fino ad Upega (1297m), solitaria frazione del comune
di Briga Alta situata in splendida posizione in una conca di
boschi e pascoli dominata dal Monte Bertrand (2481m), posto sulla
linea di confine. La strada si impenna e sale molto ripida,
stretta e poco frequentata nel magnifico Bosco delle Navette; in
corrispondenza di un tornante si lasciano sulla destra la
chiesetta della Madonna della Neve (XIII secolo) ed alcune baite;
si aggira un costone e si risale con dura pendenza la valletta
del torrente Corvo fino ad un ponte. Si affronta il tratto più
difficile con pendenza molto ripida e 6 tornanti nel fitto bosco
fino ad arrivare al ponticello (1591m) che rappresenta il confine
provinciale tra Cuneo ed Imperia; con gli ultimi durissimi 400
metri si raggiunge il valico, stretta sella aperta tra la Cima
Missun (2356m) ad ovest ed il Bric Scravaglion (1745m) ad est. Il
cartello indicante il valico segnala la quota di 1650 metri, ma
la guida dei monti d'Italia del TCI, in genere più
attendibile, riporta 1627 metri. Una strada non asfaltata si
dirama per raggiungere la Margheria Binda. Il panorama è
ampio verso nord sulla Cima di Pertega (2404m) ed il Passo di
Flamalgal (2179m), percorso dalla strada non asfaltata
Monesi-Colle di Tenda; a sud si osserva l'ampio bacino dell'alta
valle del Tanarello.
Sul versante meridionale il percorso
inizia da Monesi (1310m), stazione turistica della provincia di
Imperia situata ai piedi del Monte
Saccarello (2200m), con una sensibile discesa che conduce ad
attraversare un ponticello (1278m) sul torrente Tanarello e, dopo
aver aggirato un costone, un altro ponticello (1273m) sul Rio
Bavera, affluente del Tanarello, dove si incontra il confine tra
Imperia e Cuneo, e si sale sensibilmente fino a Piaggia (1310m),
capoluogo del comune di Briga Alta. Si continua a salire
moderatamente per aggirare un costone, dove si rientra in
provincia di Imperia, e si scende con pendenza sensibile nel
bosco a Valcona Secae (1261m), a Valcona Sottana (1244m) ed al
ponte (1231m) sul Rio Sgorreo. Si riprende a salire con
pendenza moderata e si percorre un lungo tratto nel bosco; in
falsopiano si raggiungono il ponte (1353m) sul Rio delle Moneghe
e le poche case di Le Salse, dove si trova una fontana. Si
affronta il ripido tratto conclusivo tra i prati con ampia vista
sulla valle del Tanarello; dopo il 1° tornante (1431m), il 2°
tornante (1483m) ed il 3° tornante (1498m) si procede in
costa nel rado bosco con forti pendenze lungo la stretta strada
priva di protezioni verso valle fino al valico. Da Monesi a
Ponte di Nava ci sono 20 Km lungo strade panoramiche in quota,
per cui si può facilmente effettuare l'itinerario
circolare.
(Itinerario percorso il 27/08/1998)
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