Il
valico collega mediante una strada asfaltata la valle dell'Isère
a nord con la valle dell'Arc, affluente dello stesso Isère,
a sud. Il passo risulta panoramico e molto impegnativo,
soprattutto sul versante meridionale, e rappresenta uno dei
percorsi più classici del Tour de France.
Sul
versante settentrionale nella stretta gola del Défilé
du Pas de Briançon, poco ad ovest del piccolo abitato di
Notre Dame de Briançon, ad un incrocio (463m) ben
segnalato davanti ad una stele si abbandona la strada che
percorre il fondovalle dell'Isère sul suo lato
meridionale, mentre la superstrada, riservata ai veicoli a
motore, si snoda sull'opposto versante, e si inizia a salire con
pendenza impegnativa nel bosco lungo la strada dipartimentale
D213. Si affrontano 7 duri tornanti; in corrispondenza del 7°
tornante (683m) si lascia a destra la diramazione per Pussy e si
procede con un lungo traversone fino ad aggirare un crinale per
entrare alti in costa nella valle della Eau Rousse. Dopo due
tornanti ravvicinati ad un incrocio si lascia a destra la
diramazione che in breve raggiunge la parte alta di Bonneval con
la chiesa e le scuole; dopo il ponte (951m) sul torrente Tarte si
attraversa il nucleo basso di Bonneval dove si trova il
municipio. Si percorre il ponte (999m) sul Ruisseau du Villard
e si transita senza difficoltà appena a monte del
villaggio di Villard Benoit al quale accede una diramazione a
sinistra (1009m). Si scende sensibilmente, poi si risale
moderatamente lungo la costa della montagna; dopo il ponte
(1012m) sul Ruisseau de Colomban, che discende da una boscosa
valletta laterale, si affrontano il 10° e l'undicesimo
tornante ravvicinati. Si oltrepassa l'incrocio con la ormai
abbandonata per frana strada alternativa che saliva da
Aigueblanche per Saint-Oyen e Combelouvière e con due
ripidi tornanti molto ravvicinati si arriva a La Thuile; dopo
aver attraversato il villaggio ad un incrocio (1193m) si lascia a
destra la diramazione per le case più alte. In forte
salita si raggiunge dopo altri due tornanti ravvicinati Celliers
(1282m), dove si trova una fontana; subito dopo il paese si
percorre il ponticello (1303m) sul Torrent Bridon presso due
pannelli indicatori e si procede in forte salita. In
corrispondenza del 16° tornante si lascia a sinistra la
strada di accesso al villaggio di Celliers Dessus e dopo il
vicino 17° tornante si affronta un tratto di dura salita in
costa con ampia visuale sulla vallata; si lascia a sinistra
(1476m) una carreggiabile in discesa e si percorre il ponte
(1554m) sul Ruisseau des Plans Nant Perrou. Si procede con
pendenze moderate e dopo il ponte (1608m) sul Ruisseau de la
Valette si lascia a sinistra (1642m) una pista per i casolari di
le Rozet mentre si osservano sull'opposto versante gli impianti
di risalita della stazione di Valmorel. Dopo le baite di la
Lauzière d'en Bas si affrontano i duri tornanti conclusivi
che permettono di superare la parete prativa alla base del
valico: dopo il 18° ed il 19° tornante si incrocia
(1862m) il Torrent de la Rave e dopo altri 4 tornanti con
l'ultima rampa si raggiunge il valico, dove sorge un
bar-ristorante e si trova un ampio parcheggio. Il panorama è
eccezionale con il Monte Bianco svettante a nord ed i ghiacciai
della Vanoise ad est; se la giornata è limpida si può
scorgere in lontananza perfino la piramide del Cervino; tutto
l'ambiente circostante è suggestivo per l'aspetto di alta
montagna.
Sul versante meridionale il percorso inizia alla
stazione ferroviaria (448m) di La Chambre dove si lascia il
fondovalle della valle dell'Arc per salire moderatamente
superando una rotonda ed arrivando nel centro di La Chambre
(471m), nella cui piazza si trova una fontana; subito dopo il
tracciato principale svolta a destra imboccando il lungo
rettilineo in falsopiano che raggiunge
Saint-Martin-sur-la-Chambre (573m). Nel paese si inizia a
salire con ripide pendenze tra i prati su strada abbastanza ampia
e ben strutturata affrontando in rapida successione il 1°
tornante, il 2° tornante, in corrispondenza del quale si
ignora una diramazione asfaltata a destra per un gruppo di case,
il 3° tornante, il 4° tornante (642m), il 5° tornante
(663m) ed il 6° tornante. Dopo le poche case della
frazione la Cote si imbocca in dura ascesa la valle del torrente
Bugeon e si incontrano il 7° tornante e l'ottavo tornante;
dopo un gruppo di case sparse sulla sinistra si oltrepassa
l'incrocio (850m) dove si lascia a destra la strada
dipartimentale D99 per Montaimont ed il Col
de Chaussy (1532m); poco dopo si aggira sul lato a valle il
piccolo borgo di Montoudras. Dopo il 9° tornante si lascia
a sinistra (964m) la breve diramazione a fondo naturale per
Colombin e si affrontano altri 3 tornanti ravvicinati nel
bosco. Dopo il transito ai piedi di una parete rocciosa si
superano i vicinissimi 13° e 14° tornante; in
corrispondenza del 15° tornante (1224m) si lasciano sulla
sinistra le case di le Planet e dopo aver costeggiato un ampio
parcheggio si effettua il 16° tornante. Si transita ai
piedi del dosso dove sorge la cappella di Sainte-Anne e dopo il
ponticello (1296m) sul Ruisseau de l'Ourtier si oltrepassa il
borgo di l'Epalud (1315m); presso un'area attrezzata si affronta
il 17° tornante ed in corrispondenza del 18° tornante si
lascia a destra il tracciato di accesso al paese di
Saint-François-Longchamp (1450m); poco dopo si lascia a
destra (1391m) una stradina per alcune case del paese. Dopo
l'incrocio (1437m) con la strada che attraversa il paese si
affrontano il 19° ed il 20° tornante e dopo il ponte
(1536m) sul torrente si arriva con il 21° tornante alla
moderna stazione turistica di Longchamp 1650 formata da molti
grandi edifici sparsi; dopo la stazione di partenza di una
seggiovia si incrocia (1602m) una pista sulla destra e dopo un
ampio piazzale si lascia a sinistra (1618m) la strada per
Montgellafrey. Si esce dalla stazione in forte salita
attraversando una prima volta (1664m) il Ruisseau de Plan
Mollaret, che si riattraversa ancora (1718m) dopo il 22°
tornante, in corrispondenza del quale si ignora la diramazione a
sinistra per les Perelles. Il tracciato diventa ancora più
stretto ed assume un aspetto da vera alta montagna: con dure
pendenze ci si inerpica sulla parete che chiude la valle
affrontando il 23° tornante, seguito da un incrocio (1798m)
dove si lascia a destra una carreggiabile, ed il 24° tornante
(1894m) presso la stazione di partenza di una seggiovia; con un
lungo e ripido traversone tra i prati si raggiunge il
valico.
(Itinerario percorso il giorno 3 agosto 1989)
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