Il
villaggio, il più alto fra le frazioni del comune di
Valbrevenna raggiungibili per strada asfaltata, si trova in alta
Valbrevenna ai piedi del Monte Antola (1597m) ed è abitato
solo nella stagione estiva. La Valbrevenna è una
laterale della Val Scrivia distante in linea d'aria pochi
chilometri da Genova ma percorrendola si incontra un ambiente
rurale e tranquillo; il traffico dopo Molino Vecchio è
scarsissimo. La strada è asfaltata e fino a Molino
Vecchio sufficientemente ampia e ben asfaltata, poi diventa più
stretta e con asfalto spesso rovinato; infine il tratto dopo
Senarega risulta molto stretto, ripido e dissestato e risulta
difficoltoso anche l'incrocio tra un ciclista ed
un'autovettura.
Da Casella (411m nella piazza centrale,
403m alla rotonda a sud per Crocetta di Orero presso il ponte
sullo Scrivia) si procede per breve tratto verso est lungo la
strada provinciale 226 di fondovalle per raggiungere la frazione
Avosso (415m), dove si svolta a sinistra subito dopo il ponte sul
torrente Brevenna e si imbocca la strada provinciale 11 che
risale la stretta e boscosa Valbrevenna in falsopiano. Dopo le
case sparse di Prele (433m) si incontra un tratto di moderata
ascesa fino all'incrocio (452m) per Ternano, poi si continua
senza difficoltà fino al Ponte di Nenno (461m), dove si
attraversa il torrente e si lascia a sinistra la diramazione per
Nenno (601m). Si sale moderatamente per breve tratto e si
continua facilmente fino a Molino di Frassinello (476m), poi si
incontra una moderata salita seguita da una breve contropendenza
e da una rampa molto impegnativa in località Casottino
(511m). Ad un incrocio (524m) presso le poche case della
frazione Prosementino, 500 metri prima di arrivare a Molino
Vecchio (538m), capoluogo del comune sparso di Valbrevenna, si
lascia a sinistra il tracciato per Clavarezza (813m) ed il Passo
dell'Incisa (1070m). Si attraversa il centro abitato di
Molino Vecchio (538m), capoluogo del comune sparso di
Valbrevenna, transitando davanti al municipio ed all'ufficio
postale. In frazione Baio (545m) si affronta una breve rampa
in salita seguita da un tratto di sensibile discesa, poi si
procede in falsopiano, si transita di fronte al Santuario della
Madonna dell'Acqua (542m), raggiungibile mediante un ponte che
attraversa il torrente, ed in località Penola si lascia a
sinistra la strada comunale per Pareto (890m) e Caselline
(855m). Il tracciato si snoda senza difficoltà in una
stretta gola rocciosa, dove ad un incrocio (554m) si lascia a
destra la diramazione per Cannerosse, Carsi, Gherfo e Cerviasca,
e continua con dolci saliscendi fino a Chioso (561m) dove inizia
una moderata e costante ascesa fino al bivio (636m) per
Mareta. Dopo aver aggirato un costone roccioso si comincia a
scendere per 550 metri oltrepassando l'incrocio (648m) con la
diramazione a sinistra per Aiavecchia (776m), Casareggio (847m) e
Tonno (918m). In località Mulino del Fullo si
attraversa il ponte (639m) sul torrente Brevenna e inizia a
salire con pendenza impegnativa; dopo aver aggirato un crinale
con una stretta curva si incontrano le poche vecchie case di
Fullo e dopo il vicino 1° tornante si prosegue in sensibile
salita percorrendo la valle laterale del Rio dell'Orso. Dopo
un tratto di falsopiano si arriva al cartello di Senarega,
storicamente il principale centro dell'alta valle ma oggi quasi
abbandonato in inverno e ripopolato solo nella stagione estiva;
il paese medievale arroccato si trova sull'opposta sponda del
torrente e si lascia a destra ad un incrocio (712m) presso una
chiesetta la breve diramazione che attraversa il ponte e
raggiunge la piazzetta. Il tracciato diventa ancora più
stretto, l'asfalto peggiora ulteriormente e le pendenze diventano
molto ripide però si è sempre immersi nel fitto
bosco e si gode una buona ombreggiatura. Dopo l'incrocio
(751m) dove si lascia a sinistra la diramazione per Chiappa
(870m) si percorrono 50 metri abbastanza facili ma subito dopo si
affronta il tratto più difficile con pendenze molto
ripide. Si superano le poche case di Roiale (879m) e si
raggiunge con un breve tratto facile il ponticello su un
torrentello laterale dove si riprende a salire con ripide
pendenze. Il tracciato affronta gli stretti e duri 2°
tornante (935m) e 3° tornante (986m) ed arriva infine al
piccolo centro abitato, base per le escursione sul Monte Antola;
dopo essere transitata alla base delle poche abitazioni la strada
termina in un piccolo spiazzo davanti alla cappella di Nostra
Signora della Guardia. A sinistra un sentiero raggiunge gli
edifici mentre a sinistra della cappella un sentiero da
percorrere a piedi conduce ad un agriturismo in località
Lavazzuoli; il panorama è scarso per la presenza degli
alberi mentre nello spiazzo la presenza delle auto parcheggiate e
dei bidoni della spazzatura impedisce una buona
vista.
(Itinerario percorso il 07/09/2024)
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