La
località si trova sul costone che scende dal Monte Duria
(2264m) a dividere la Valle del Liro dalla Valle di Livo,
entrambi laterali occidentali del bacino del Lago di Como, e
risulta raggiungibile mediante una stretta e ripida strada
asfaltata che presenta splendidi panorami sul lago ma risulta
molto dissestata nel tratto più elevato.
A
Gravedona (224m) si lascia la strada statale che costeggia il
Lario e si imbocca presso l'antica chiesa di Santa Maria delle
Grazie una buona strada asfaltata che piega a destra e si innalza
con impegnativa pendenza e bella vista sul lago; dopo una
brevissima galleria si affronta il 1° tornante (300m) e si
arriva in località San Carlo, lasciando sulla destra una
diramazione per la chiesa costruita in posizione dominante; dopo
un breve tratto facile in località Piumona si affronta il
2° tornante (337m), subito seguito dal terzo. Dopo i
ravvicinati 4° tornante (394m) e 5° tornante (401m) si
attraversa la frazione Trevisa (413m), si entra nella Valle del
Liro, si sfiorano le poche case di Rancio e si lascia a destra a
quota 466m la breve diramazione per Traversa; presso la chiesa di
San Martino si affrontano altri due tornanti ravvicinati ed in
corrispondenza dell'ottavo tornante (492m) si lascia sulla
sinistra la diramazione per Dosso del Liro (650m), il paese che
si è costantemente osservato di fronte nel tratto appena
percorso. Si sale con impegnativi tornanti tra i prati fino al
13° tornante (605m) presso la chiesa di Sant'Eusebio e senza
difficoltà si raggiunge Peglio (615m); dopo il municipio
la strada piega a destra e sale molto impegnativa uscendo dal
paese; si raggiunge la chiesetta della Natività di Maria
(646m) all'inizio del Pian di Gorghi, ampia insellatura che
collega la Valle del Liro con la Valle di Livo tra il Monte Sasso
Pelo (906m) sul lato del Lario ed il costone del Monte Duria, e
si lascia diritta la buona strada asfaltata che costeggia un
piccolo lago artificiale e raggiunge Livo (675m). Subito dopo
la chiesa si svolta a sinistra senza alcuna indicazione: si
trovano solo alcuni cartelli di divieto di transito ai veicoli
non autorizzati e di avvertenza che si tratta di una strada
silvo-pastorale non collaudata; si affronta una rampa molto
ripida di 250 metri tra i prati, poi si piega a sinistra e si
entra nel bosco; l'asfalto diventa dissestato, la pendenza
diminuisce e si affrontano tre facili tornanti; la salita
ridiventa impegnativa e si supera il 17° tornante (716m)
presso il quale sorge un'azienda agricola. Il bosco si dirada
nel tratto dei due successivi tornanti e consente un ampio
panorama sul Lago di Como; dopo il 19° tornante si trova un
tratto di salita moderata seguito da una ripida rampa che conduce
ad Ognone (801m) dove si trova un breve falsopiano; dopo una
fontana si affronta il 20° tornante e si continua con dura
ascesa e fondo dissestato; appena prima del 21° tornante
(853m) si incontra un agriturismo di fronte al quale si trova un
pannello con una cartina della zona. Si continua in forte
salita nel bosco di castagni e dopo il 22° tornante (874m) si
trova un tratto con discreto asfalto, ma dopo il 23° tornante
si incontra un tratto molto dissestato; dopo il 24° tornante
(950m) si passa poco sotto le baite di Bollarina e dopo il 25°
tornante (984m) si continua nel bosco affrontando il 26°
tornante (1010m); dopo il 27° tornante (1065m) si esce dal
bosco con ampio panorama sulle montagne della Valle del Liro; si
rientra brevemente nel bosco per superare il 28° tornante e
piegando a sinistra si arriva alle prime case di Bodone (1113m);
la quota di 1010m riportata è palesemente sbagliata; le
baite si estendono lungo il ripido pendio con notevole differenza
di quota tra le più basse e la più alte. Davanti
alle prime case si piega a sinistra poi si passa ripidamente tra
le costruzioni e si affronta un ripido tornante sinistrorso, poi
si costeggiano le baite sul versante occidentale con ampio
panorama sul Monte Cardinello (2521m) e l'alta Valle del Liro
fino al 30° ed ultimo tornante dove si lascia a sinistra una
carreggiabile che raggiunge alcune stalle; mancano 300 metri e si
passa davanti alle baite più elevate per affrontare una
ripida rampa che sbuca nel piccolo piazzale (1178m), che funge da
parcheggio e da base per le escursioni a piedi; al termine del
piazzale si trova una bella fontanella di acqua fresca. Si
gode un ampio panorama sulla Valtellina, il sottostante Lago di
Como dove si vede sfociare l'Adda ed il Monte Legnone che domina
l'opposta sponda del Lario; dietro il costone della Valle di Livo
spunta la vetta del Pizzo Ledù (2503m) mentre verso
nord-est si vedono le vette delle Val Codera; in basso si scorge
l'abitato di Domaso sulla sponda del lago.
(Itinerario
percorso il 20 ottobre 2012).
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