La
salita si snoda sul versante orientale della Val Seriana e
conduce con pendenze durissime ad un rifugio fra i pascoli delle
Prealpi Orobiche; la strada è asfaltata ma ci sono nel
tratto più elevato tre settori cementati per complessivi
1330 metri.
La salita inizia a Vertova (397m), ultimo
centro della parte bassa industriale della Val Seriana prima che
la valle si restringa e cominci a presentare connotati
tipicamente alpini. Seguendo la strada di fondovalle si
raggiunge un incrocio dove occorre svoltare seguendo i cartelli
per il centro di Vertova ed il Monte Cavlera; si sale dolcemente
costeggiando il torrente fino ad una piazzetta dove si abbandona
la strada per la Val Vertova e si svolta a destra seguendo i
cartelli per il Monte Cavlera e si imbocca una stretta strada che
inizia con 70 metri durissimi in pavè, poi con fondo
asfaltato e due tornanti raggiunge la chiesa parrocchiale di
Santa Maria Assunta con il suo caratteristico porticato; presso
la chiesa la strada spiana ed arriva in breve ad un incrocio
presso un giardinetto dove si trova una fontana, ultima
possibilità di rifornimento d'acqua; dalla piazzetta
all'incrocio sono 400 metri. Il chilometraggio della salita
inizia proprio da questo incrocio ben segnalato subito dopo la
chiesa; si svolta a sinistra e dopo un breve tratto abbastanza
facile la pendenza diventa progressivamente più
impegnativa; ancora tra le case si affrontano i primi due ripidi
e ravvicinati tornanti, poi si passa presso il Memoriale degli
Alpini. Con 2 ripidi tornanti si arriva al termine del centro
abitato e si entra nel bosco passando su una grata di scolo
presso un cartello che avverte trattarsi di una strada non
collaudata e declina ogni responsabilità; non ci sono
comunque particolari pericoli se si presta la massima attenzione
soprattutto in fase di discesa. Si sale faticosamente con
tornanti regolari e dopo il 6° tornante (638m) si incontra
una rampa molto ripida, poi presso l'ottavo tornante si esce dal
bosco in alcune radure e si gode un bel panorama sul fondovalle e
sull'opposto versante. Dopo il 10° tornante ed un tratto
dalla pendenza regolare nel fitto bosco si affronta una ripida
rampa seguita da 70 metri di leggera discesa, che rappresentano
l'unico momento per rifiatare in tutta la salita; si aggira la
testata di una stretta valletta boscosa e si transita presso
alcune case con fondo dissestato, poi si incontra (900m) il primo
settore cementato, 250 metri molto ripidi nei quali si affrontano
l'undicesimo tornante (914m) ed una secca curva a sinistra in
prossimità di alcune case in località Cuncer. Si
ritorna a pedalare su asfalto mentre il bosco si alterna a
praterie adibite a pascolo; dopo il 12° tornante su asfalto
si incontra il 2° settore cementato, 180 metri molto ripidi
comprendenti il 13° tornante (1022m); dopo gli ultimi 300
metri di asfalto si imbocca l'ultimo tratto cementato che in 900
metri conduce al rifugio; subito si ignora una stradina a
sinistra e si affronta il ripidissimo 14° ed ultimo tornante
destrorso, poi si raggiunge un bivio dove si trascura la stradina
asfaltata a destra che conduce ad alcune case e si imbocca il
ripido tracciato a sinistra su cemento piuttosto sconnesso. Si
svolta a sinistra e si sale in mezzo alla conca prativa ai piedi
del Monte Cavlera (1320m), ben identificabile per la grande croce
sulla sommità, dapprima con pendenza un pò meno
dura e buon fondo cementato e poi ripidamente con fondo più
sconnesso; ad un incrocio si tiene a destra per percorrere un
breve tratto leggermente meno duro prima di svoltare a sinistra
per affrontare l'ultima durissima ma breve rampa che conduce al
rifugio. La targa sul rifugio riporta la quota arrotondata di
1160 metri; presso il rifugio sorgono una stele in memoria degli
Alpini ed un pennone portabandiera; il panorama è
abbastanza limitato.
(Itinerario percorso il 4 ottobre
2009).
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