La
località si trova sul versante settentrionale della
Valtellina ed è raggiunta da una ripida e solitaria strada
asfaltata che si snoda in gran parte ben ombreggiata nel bosco;
il punto di arrivo è quotato 1365m dal cartello presente
in loco mentre alcune fonti indicano 1421m. Il tracciato si
divide in due parti: fino a Castionetto si percorre una comoda ed
ampia strada provinciale sempre esposta al sole mentre dopo
Castionetto si imbocca una stretta strada consorziale dove il
transito è consentito solo ai veicoli a motore dei
consorziati ed alle biciclette; l'asfalto è un po' ruvido,
in alcuni tratti si incontrano delle buche ed in altri si trovano
ghiaietto e rametti sulla sede stradale comunque in generale il
fondo è abbastanza buono per una bicicletta da corsa e
l'ombreggiatura è assicurata dal fitto bosco. Anche per
la numerazione dei tornanti abbiamo suddiviso e conteggiato
separatamente i 4 tornanti della strada provinciale dai 15 della
strada consorziale.
Ad una rotonda di fronte alla stazione
di Chiuro (357m), nel fondovalle tra Sondrio e Tirano, si lascia
la strada statale dello Stelvio e si raggiunge facilmente Chiuro
(384m); all'ingresso del paese si tiene a destra seguendo le
indicazioni per Teglio e Castionetto e si imbocca la strada
provinciale panoramica dei castelli che attraversa il torrente
Valfontana sul ponte (391m) e sale abbastanza impegnativa con 4
ampi tornanti fra vigneti e meleti. Dopo il 3° tornante si
supera il cimitero e dopo il 4° tornante si entra tra le case
della parte bassa di Castionetto; si ignora la strada a sinistra
per Ponte in Valtellina e si continua fino verso la fine del
paese quando si incontrano le indicazioni per la Torre di
Castionetto e Dalico e si svolta a sinistra (570m). Si passa
davanti ad una bella fontana e si attraversa il paese con
pendenze ancora moderate; dopo un'antica casa in pietra il
tracciato si impenna e con ripide pendenze si esce dal paese e si
entra nel bosco. Con pendenza meno dura si attraversa la
frazione Maffina (662m), poi si rientra nel bosco e si incontra
il cartello che riporta il divieto di transito ai veicoli a
motore non consorziati ed altre avvertenze sul tracciato; subito
dopo si passa presso la Torre di Castionetto (689m), manufatto
medievale ben conservato. Presso la torre si affronta il primo
di 5 duri tornanti ravvicinati, poi si continua con un lungo
tratto in costa verso est sempre nel fitto bosco; dopo un tratto
impegnativo si incontrano pendenze molto dure; dopo il 6°
tornante (992m) ed il 7° tornante si affronta l'ottavo
tornante in località Crap (1062m); dopo il 9° tornante
si esce dal bosco in una zona di prati e si supera la località
Canè (1108m). Si affronta il ripidissimo 10°
tornante e poco dopo l'undicesimo tornante ancora nel bosco; si
lasciano sulla destra le baite di Schèe (1181m) presso il
12° tornante e la salita diventa leggermente meno dura; si
affrontano altri due tornanti. Esattamente un chilometro dopo
il 14° tornante si arriva alle baite basse di Dalico e si
supera il 15° ed ultimo tornante (1299m); Dalico è
quotata anche 1334m o 1355m a seconda di quale gruppo di baite si
esamini lungo il ripido pendio. Il percorso continua nel bosco
con forte pendenza, si supera un incrocio dove si lasciano a
destra e sinistra delle carreggiabili; quando si esce in una
radura prativa si è alla fine della salita e la strada
asfaltata termina presso una fontana di ottima acqua fresca di
sorgente in località Cà Vegi (1365m); le baite sono
costruite appena sotto tra i prati. Si gode un ampio panorama
sulle Alpi Orobie che svettano sull'opposto versante valtellinese
e sulla zona dell'Aprica; si vedono anche alcuni tratti del
fondovalle 1000 metri più in basso. Il tracciato
continua a fondo naturale per raggiungere la chiesa di San
Gaetano (1551m) e le baite San Gaetano (1693m).
(Itinerario
percorso in data 11 giugno 2014).
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