La
frazione si trova nella valle del torrente Rabbiosa, che si apre
ad oriente della conca di Campodolcino, nella Valle di San
Giacomo percorsa dalla strada che conduce al Passo
dello Spluga (2118m), e risulta raggiungibile mediante una
solitaria ed impegnativa strada asfaltata.
Da Chiavenna
(325m), nodo stradale all'estremità superiore del Piano di
Chiavenna, la strada dello Spluga comincia a salire subito ripida
fra le case della parte alta della cittadina; dopo la frazione
Bette con la chiesa di San Gregorio (363m) di fronte ad un
parcheggio si assiste ad un improvviso cambiamento dell'ambiente:
dal vasto pianoro prativo ed abitato si entra in una valle
stretta e rocciosa con boschi di castagni interrotti da macigni
ciclopici che si aggirano con stretti tornanti. Dopo aver
affrontato ripide rampe interrotte da un paio di falsopiani si
sale duramente con i primi 4 tornanti a San Giacomo Filippo
(522m), dove occorre prestare attenzione in discesa ad un
restringimento di carreggiata; ancora tra le case si affrontano
il 5° ed il 6° tornante. Si continua nella stretta
valle boscosa con un tratto in costa; dopo il 7° tornante
(652m) si percorre una breve semigalleria artificiale e dopo
l'ottavo tornante si transita nella galleria illuminata Conoia
(lunga 216 metri), poi si affrontano i ravvicinati 9°
tornante (688m) e 10° tornante (693m). Dopo i vicinissimi
undicesimo tornante (767m) e 12° tornante (771m) si arriva al
Santuario dell'Apparizione della Vergine Maria di Gallivaggio
(796m), costruito in posizione solitaria e suggestiva; dopo
essere transitati alla base della chiesa si effettuano i
ravvicinati 13° tornante (796m) e 14° tornante (803m),
dal quale si accede al piazzale del Santuario. Dopo il
Santuario si tira brevemente il fiato percorrendo un ardito
ponte, poi si riprende in ripida ascesa con il 15° tornante
(830m) ed il 16° tornante (834m) e si raggiungono le poche
case di Lirone, dove si affrontano il 17° tornante (857m) ed
il vicino 18° tornante. Dopo il 19° tornante (890m) ed
il 20° tornante si arriva a Cimaganda (918m); si percorre la
galleria Stuz (lunga 342m, uscita a quota 1022m) e si raggiunge
Prestone (1065m), all'imbocco del pianoro di Campodolcino; nel
paese, dove la salita si interrompe, si incontra una bella
fontana. Si scende leggermente, poi si procede in falsopiano
prima di risalire moderatamente fino alla chiesa di Campodolcino
(1103m); subito dopo la chiesa si svolta a destra imboccando la
strada asfaltata che costeggia per breve tratto il torrente fino
ad un antico ponte in corrispondenza del quale effettua il primo
tornante entrando nel bosco. Si guadagna quota con forte
pendenza ed una serie di undici tornanti ravvicinati; dopo i
primi tre tornanti si effettua l'ampio 4° tornante e poi si
raggiunge il 5° tornante (1167m); mentre si apre una bella
vista sul versante opposto della valle si affrontano il 10°
tornante (1213m) e l'undicesimo tornante, poi si percorre una
breve gola e si arriva ad un incrocio (1264m) dove si lascia a
destra la stretta strada, inizialmente cementata e poi asfaltata
fino a Mottalla (1350m) e Gualdera (1420m) ed in seguito a fondo
naturale per l'Alpe Bondeno (1636m). Dopo aver attraversato su
un ponte (1273m) il torrente Rabbiosa si sale con ripidi tornanti
ormai nelle case di Fraciscio; dopo il 3° tornante si passa
davanti alla casa natale di San Luigi Guanella e dopo il 4°
tornante la pendenza diminuisce. A questo punto occorre fare
attenzione perché si arriva ad un incrocio in
corrispondenza del quale la strada principale effettua un
tornante per arrivare in 100 metri nella piazza della chiesa dove
si trova una bella fontana. Per continuare la salita invece si
tiene a sinistra seguendo i cartelli per Angeloga ed il Rifugio
Chiavenna che sono messi in posizione non facilissima da scorgere
e dopo 120 metri si affronta l'ultimo tornante (1338m) prima di
transitare nella parte alta del paese (1341m). Dopo il centro
abitato si passa su uno scolo cementato e si affronta una
ripidissima rampa tra prati e boschetti fino ad una casa isolata
(1422m) davanti alla quale termina il tratto asfaltato; subito
dopo si trova un parcheggio a fondo naturale dove iniziano i
sentieri pedonali che conducono al Rifugio Chiavenna (2044m)
sulle sponde del Lago di Angeloga.
(Itinerario percorso il
18/07/2015).
|