ALPE GIUMELLO, 1536m (Lecco)



Accesso da Bellano 20,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bellano(204)-Pradello(550)
5,2

346

6,65

Pradello(550)-Vendrogno(731)  

2,6

181

6,96

Vendrogno(731)-Mornico(990)   

5,0

259

5,18

Mornico(990)-Narro(988) 

1,0

-2

-0,20

Narro(988)-Alpe Giumello(1536) 

7,0

548

7,83





Accesso da Taceno 14,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Taceno(507)-Margno(730) 

3,2

223

6,97

Margno(730)-Codesino(770) 

0,8

40

5,00

Codesino(770)-Indovero(870) 

1,7

100

5,88

Indovero(870)-Narro(988)   

1,6

118

7,37

Narro(988)-Alpe Giumello(1536) 

7,0

548

7,83




L'Alpe Giumello si trova alle pendici meridionali del Monte di Muggio (1799m), montagna che si erge ad oriente del bacino settentrionale del Lario, tra la Val Varrone a nord e la Valsassina a sud.
La località è raggiungibile mediante una ripida strada asfaltata; nella parte inferiore esistono due alternative: infatti si può salire sia direttamente dalla sponda del Lago di Como che dalla Valsassina; con pochi chilometri di strada asfaltata si può completare il circuito fra Bellano e Taceno.

Il primo percorso inizia a Bellano (204m): si lascia la costa imboccando la stretta strada indicata dai segnali per Vendrogno; si sale a tornanti nella parte alta del paese e, senza soluzione di continuità dell'abitato, si attraversano anche le frazioni Ombriatico (332m) e Lezzeno (380m), dove sorge il Santuario della Beata Vergine, detto anche della Madonna delle Lacrime, edificato nel 1690, raggiungibile mediante una breve diramazione.
Si entra nel bosco, interrotto solo dalle poche case della frazione Gora, e si continua con sprazzi di bel panorama sul lago in forte salita con numerosi tornanti fino all'isolata località di Pradello (550m); si entra ora nella Val Muggiasca, denominazione del tratto inferiore della valle del torrente Pioverna, che oltre Taceno cambia il nome nel più noto toponimo Valsassina.
Si affrontano altri stretti tornanti nel bosco con pendenza sempre molto impegnativa; dopo il 24° tornante si procede in costa per raggiungere Vendrogno (731m); il paese si trova sulla sinistra della strada mentre sulla destra sorge in posizione panoramica il Santuario della Madonna di Loreto, edificato nel 1630.
Si continua in falsopiano fino alla bella chiesa parrocchiale di San Lorenzo (746m), poi si affronta un tornante lasciando sulla destra la frazione di Inesio e si sfiora il borgo di Mosnico (775m) con due tornanti ravvicinati; dopo un tratto in costa ed il successivo tornante si lascia a sinistra una breve diramazione per Sanico (975m) che rimane alta rispetto alla strada che si sta percorrendo.
La strada diventa più stretta e si snoda nel fitto bosco; con altri duri tornanti si raggiunge Mornico (990m); si scende leggermente effettuando una diversione in una boscosa valletta laterale, dove si attraversa il torrente sul ponte a quota 969 metri, e si arriva a Narro (988m), dove si incontra la strada proveniente da Taceno.

L'itinerario alternativo inizia a Taceno (507m): si sale con alcuni impegnativi tornanti a Margno (730m) e Codesino (770m), dove si svolta a sinistra abbandonando la strada per Casargo e Premana; si sale in costa nel bosco, dapprima moderatamente e poi con alcuni severi strappi per raggiungere Indovero (870m); dopo un breve falsopiano si riprende a salire sensibilmente passando presso la chiesa di San Martino e si attraversa Narro (988m).

Alla periferia occidentale di Narro si imbocca la stretta strada asfaltata per l'Alpe Giumello: il percorso si snoda ripido nel fitto bosco con numerosi duri tornanti; è un tratto affascinante per i ciclisti ben allenati che amano la salita molto impegnativa.
Dopo gli alpeggi di Monte di Narro si affrontano altri tornanti e si esce dal bosco in mezzo ad ampi pascoli; il panorama si allarga ma la pendenza risulta sempre molto severa; dopo l'ultimo tornante si affronta un duro tratto in costa che conduce tra i prati all'Alpe Giumello, dove sorge il rifugio Vittoria in uno splendido scenario panoramico.
I prati dall'alpe fino alla cima del monte sono utilizzati in inverno per la pratica sciistica ed in estate per il parapendio.

(Itinerario percorso il 30/06/1990).



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