L'alpeggio
si trova sul versante valtellinese delle Alpi Orobie e risulta
raggiungibile mediante una ripida strada asfaltata che parte da
Talamona e si inerpica sulla dorsale che separa la valletta del
torrente Malasca ad est dalla valletta del torrente Roncaiola ad
ovest. Il tracciato è breve ma le pendenze sono
costantemente molto ripide ad eccezione dei primi 350 metri in
paese; il fondo è asfaltato tranne in tre brevi tratti
cementati ed alterna pezzi con buon fondo ad altri dissestati
soprattutto in corrispondenza dei tornanti e nel tratto
conclusivo ma è comunque percorribile con una bicicletta
da corsa con la dovuta cautela soprattutto in discesa e quando si
incontrano le canaline di scolo, alcune con griglie ed altre
senza, ma in numero limitato e non particolarmente fastidiose. Il
tracciato si snoda in gran parte nel bosco e quando gli alberi lo
consentono presenta panorami grandiosi sulle montagne
dell'opposto versante valtellinese, la bassa valle e l'alto Lago
di Como mentre il punto di arrivo è immerso nel bosco che
concede scarsa visuale; non ci sono punti di ristoro lungo il
percorso mentre nel paese di Talamona si trovano bar e negozi. La
piazza centrale di Talamona è raggiungibile dalla rotonda
(241m) sulla trafficata strada statale dello Stelvio seguendo la
Via Roma oppure con strade interne di scarso traffico da Morbegno
o anche per chi proviene da Sondrio lasciando la statale in
località Case Barri all'estremità occidentale del
viadotto sul Tartano.
Dalla piazza centrale di Talamona
(285m), dove sorge la chiesa parrocchiale della Natività
di Maria Vergine, si imbocca la Via Gavazzeni che sale
leggermente con fondo in pavé a senso unico per le auto ma
percorribile dai ciclisti in entrambi i sensi; dopo 350 metri al
termine della via, davanti alla chiesa di San Carlo Borromeo che
sorge presso il cimitero, si svolta a destra in Via Tartano e
subito dopo ancora a destra; immediatamente si svolta a sinistra
imboccando la Via Roncaiola che sale subito molto ripida verso la
montagna. Si ignorano due diramazioni a sinistra che
attraversano il torrente Roncaiola su altrettanti ponticelli e si
lascia a destra la località Case Giovanni (419m), la
contrada più alta della conurbazione di Talamona; si segue
la strada in forte salita seguendo un cartello indicatore per le
strade montane. Dopo un curvone a destra si incontrano 50
metri facili e si raggiunge un bivio presso il cartello che
indica la fine del centro abitato di Talamona: si deve svoltare a
sinistra seguendo le indicazioni per San Giorgio-La Bianca
lasciando a destra in discesa la strada per
Civo-Ortesina-Faedo. Si procede in forte salita in ambiente
rurale superando alcuni cascinali, si lascia a sinistra un crotto
e si supera l'antica chiesa di San Gregorio convertita dagli
Alpini in Sacrario dedicato ai Caduti; si raggiunge il Ponte dei
Frati che attraversa il torrente Roncaiola lasciando a destra due
diramazioni; poco dopo si incontra il cartello che dispone il
divieto di transito ai veicoli a motore non autorizzati. Si
sale con dura pendenza nel fitto bosco e 500 metri dopo il
ponticello si affronta il primo tornante; dopo il 2° tornante
ed il 3° tornante (664m) dal fondo rovinato il tracciato si
snoda in una radura con alcune baite ed affronta il 4°
tornante. Si incontra un pezzo con asfalto recente, si supera
il 5° tornante ed in località Premiana si apre un bel
panorama verso la bassa Valtellina e l'alto Lario appena prima
del 6° tornante, dove si lascia a destra una diramazione per
San Giorgio; con fondo discreto si superano in continua ascesa il
7° e l'ottavo tornante e si arriva alla baite sparse di Ronco
(873m). Dopo il 9° tornante si percorre un bel tratto
panoramico che sovrasta le baite prima di entrare in durissima
salita nella valletta del torrente Roncaiola; dopo il 10°
tornante (991m), dove si trova una fontana, si incontrano due
brevi tratti cementati: il secondo termina proprio in
corrispondenza dell'undicesimo tornante. Sempre in ripida
salita si arriva al panoramico dodicesimo tornante dove si gode
un'ampia vista verso la bassa Valtellina e l'alto Lario; in mezzo
al tornante si incontra una fastidiosa canalina di scolo da
affrontare con precauzione così come avviene al successivo
13° tornante; fra i due tornanti la salita è per un
attimo leggermente meno dura nell'ampia radura di Grum (1068m)
dove si gode uno splendido panorama sul Monte Disgrazia e sui
monti della Val Masino. Si affrontano con durissime pendenze
nel bosco il 14° ed il 15° tornante lasciando sulla
destra la località Foppa (1170m) e dopo il 16°
tornante (1211m) una ripidissima rampa dapprima con asfalto
dissestato e poi con fondo cementato conduce al 17° ed ultimo
tornante; si percorre un tratto nel fittissimo bosco che chiude
il tracciato in un'autentica galleria vegetale, poi la pendenza
diminuisce ed in breve si arriva allo spiazzo dove la strada
termina appena prima della baite sparse di La Bianca davanti ad
un tabellone di legno con i cartelli degli itinerari per
passeggiate a piedi; il panorama è chiuso dal fitto bosco
e da una costruzione.
(Itinerario percorso il 04/08/2014)
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