Il
Monte San Martino, sulla cui sommità sorge la chiesa di
San Martino in Culmine, si trova fra il Lago Maggiore ad ovest e
la Valcuvia ad est ed è raggiunto sul versante orientale
da una ripida e stretta strada asfaltata; il percorso è
molto tranquillo e risulta ben esposto al sole ed adatto anche
nei periodi primaverili ed autunnali; la strada è molto
stretta soprattutto nel tratto sopra Duno ed in alcuni punti può
risultare difficoltoso l'incrocio anche fra un auto ed una
bicicletta per cui occorre molta prudenza soprattutto in
discesa.
A Cuveglio (294m) si lascia ad un incrocio
semaforico nel centro del paese la strada di fondovalle della
Valcuvia seguendo le indicazioni per Duno e San Martino e si
imbocca la Via Vidoletti che si segue per 150 metri in moderata
salita prima di svoltare a destra in Via Giovanni XXIII sempre
seguendo i cartelli; al termine della via si svolta a sinistra in
Via per Duno e si punta diritti verso la montagna; dopo
l'incrocio con Via Milano, dove si prosegue diritti, la strada
piega a destra ed esce dal centro abitato. Si sale con
pendenze impegnative tra i boschi; dopo i primi due tornanti si
affronta il 3° tornante sinistrorso (350m) subito seguito dal
4° tornante; in corrispondenza del 5° tornante si ignora
la carreggiabile a destra e dopo il 6° tornante si entra
nella Valle di Bignes dove si effettua il 7° tornante in
corrispondenza del quale si incontra il cartello “Duno”. Si
ritorna sopra Cuveglio e dopo l'ottavo tornante si affronta il 9°
tornante (488m) e si arriva nella parte bassa di Duno davanti al
cimitero; si lascia a destra la strada in pavè che
raggiunge il centro del paese di Duno (530m), dove sorge il
santuario di San Luca, tempio votivo dei medici italiani, e si
segue a sinistra la Via San Martino che si snoda ripida nella
parte meridionale del paese superando due tornanti
ravvicinati. Dopo il paese si continua con pendenze ripide,
sempre intorno al 10%, su strada asfaltata e stretta che si snoda
a tratti nel bosco; si affrontano il 12° tornante (654m) ed
il vicino 13° tornante (683m) e si attraversa il ponticello
(736m) su un torrentello portandosi sul versante settentrionale
del Monte San Martino con pendenza molto impegnativa; dopo 100
metri pianeggianti si prosegue con pendenza molto dura per 300
metri. In corrispondenza del 14° tornante (832m) presso
una lapide ed i ruderi di Villa San Giuseppe si lascia a destra
la stradina non asfaltata per Mesenzana che si inoltra in una
stretta gola boscosa; si prosegue per 300 metri con pendenza
moderata poi la salita si interrompe e ci si può rilassare
grazie a 400 metri di leggera discesa mentre si effettua un
semicerchio aggirando ad oriente la cima del Monte San
Martino. Si riprende a salire con pendenze progressivamente
più impegnative lasciando a sinistra una carreggiabile che
scende alla località Cantonaccio. Si arriva sul
versante meridionale del Monte San Martino e si affrontano in
mezzo al bosco il 15° tornante (923m) ed il 16° tornante
(952m); si apre un ampio panorama verso la parte bassa del Lago
Maggiore e si raggiunge il 17° tornante (1009m), in
corrispondenza del quale si lascia a sinistra una stradina a
fondo naturale percorribile dalle mountain-bike e dai mezzi
fuoristrada che si dirige verso la zona del Passo
del Cuvignone (1050m). Si procede con pendenza molto dura;
300 metri dopo il tornante si arriva ad un incrocio (1040m), dove
si ignora una breve diramazione a sinistra per un parcheggio, e
dopo altri 240 metri si arriva in ripida ascesa al 18° ed
ultimo tornante; si affronta l'ultimo rampa di 90 metri con
pendenza del 15% e si giunge in vetta al monte dove sorgono la
chiesa di San Martino in Culmine, distrutta nel corso della
seconda guerra mondiale ed in seguito ricostruita nel rispetto
dello stile romanico originario, ed un rifugio sulla destra poco
più in basso. Dal piazzale di arrivo si gode uno
splendido panorama sulla Valcuvia, le Alpi Ticinesi con l'Adula
sullo sfondo, uno spicchio del Lago di Lugano, il prospiciente
Campo dei Fiori e la pianura padana; portandosi dietro l'abside
della chiesa si apre un'ampia vista su Luino, l'alto Lago
Maggiore e le montagne a settentrione; il Monte Rosa risulta
nascosto dagli alberi che si trovano ad occidente della chiesa e
si riesce appena a scorgerlo tra i rami.
(Itinerario
percorso il 7 novembre 2015).
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