Lo
storico comune di Saviore dell'Adamello si trova nella
Valsaviore, laterale orientale della Val Camonica ed importante
accesso al massiccio dell'Adamello, che si divide in due rami, il
settentrionale denominato Val Salarno ed il meridionale
denominato Valle di Adamè. Saviore risulta
raggiungibile mediante due distinte strade asfaltate nella parte
bassa che si riuniscono a Cevo per l'ultimo tratto; la strada
asfaltata termina a Fabrezza, località più alta del
comune in Val Salarno.
Se si sceglie di seguire la vecchia
strada provinciale N.6 subito dopo il centro di Cedegolo (426m)
ad un incrocio ben segnalato (433m) si abbandona la strada di
fondovalle della Val Camonica e si imbocca la strada provinciale
6 che sale con pendenza subito molto impegnativa snodandosi in
costa sopra il nucleo centrale di Cedegolo. Dopo 700 metri si
incontra il 1° tornante e dopo il 3° tornante (515m) ed
il 4° tornante (534m) si arriva nella parte bassa di Andrista
(548m); dopo il 5° tornante (575m) in corrispondenza del 6°
tornante (594m) si lascia a sinistra l'accesso alla parte alta e
più vecchia di Andrista con la chiesa parrocchiale. Si
entra nel bosco, si affrontano i ravvicinati 7° ed 8°
tornante (636m), si imbocca la valle laterale e si lascia a
destra (661m) la diramazione asfaltata che scende alla diga del
Poglia. Dopo 4 Km l'ascesa si interrompe e un falsopiano di
700 metri consente di tirare il fiato; presso un gruppo di case
la salita riprende progressivamente più impegnativa ed in
dura ascesa si raggiunge Frésine (862m), dove si lascia a
destra la strada per Valle (1114m) e Malga
Lincino (1630m) in corrispondenza del 9° tornante; si
affronta un lungo traversone sul versante settentrionale della
Valsaviore con pendenza inizialmente impegnativa e poi moderata e
si arriva a Cevo dove si attraversa la parte bassa del centro
abitato fino a sbucare (1046m) sulla strada alternativa.
Il
percorso alternativo consiste nel seguire da Cedegolo la strada
di fondovalle verso Edolo per soli 800 metri dopo l'inizio della
strada provinciale 6; al ben segnalato incrocio (445m) di fronte
alla chiesa di San Zenone si svolta a destra per imboccare la
nuova provinciale N.84 che sale subito decisamente attraversando
con i primi 3 ampi tornanti il centro abitato di Demo
(525m). Dopo il 4° tornante (589m), un lungo traversone ed
il 5° tornante (695m) si attraversa la parte bassa di Berzo,
dove si trova il municipio del comune di Berzo-Demo; subito dopo
il 6° tornante (756m) si lascia a sinistra la strada di
accesso alla chiesa parrocchiale di Berzo (785m). Si continua
in forte salita superando Monte (873m) e dopo le 2 profonde
diversioni nella Valle Valzelli e nella Valle Coppo (1044m) con
una breve galleria artificiale ben illuminata si incontra una
breve ma sensibile contropendenza e si raggiunge Cevo con
pendenza impegnativa.
Dopo l'unificazione del percorso
all'incrocio (1046m) all'inizio del paese si attraversa il centro
di Cevo (1070m), dove si trovano delle fontane e dove si percorre
una ripida rampa fra le case, e si procede tra i prati con
pendenza moderata ed ampio panorama sulla Valcamonica; è
possibile transitare sulla pista ciclabile che costeggia la larga
strada provinciale. Dopo la Casa del Parco si continua con
pendenze impegnative lasciando sulla destra una diramazione
asfaltata che scende all'area artigianale ed al Laghetto Canneto;
si arriva a Saviore dell'Adamello, paese costruito in bella
posizione dominante sulle due valli in cui si divide l'alta
Valsaviore. Appena prima di entrare nel centro si tiene a
sinistra effettuando un tornante (1214m) seguendo le chiare
indicazioni per Fabrezza; dopo 270 metri si lascia diritta la
strada principale e si svolta a destra effettuando un altro
tornante ed imboccando la Via Adamello che si snoda tre le case
della parte alta del paese. Alla fine del centro abitato si
imbocca la Val Salarno e si gode un bel panorama verso est sul
massiccio dell'Adamello mentre il tortuoso tracciato diventa
stretto e con asfalto ruvido ma pendenze modeste. Si prosegue
con asfalto sempre peggiore a causa dei lavori di sistemazione e
protezione dalle frane e delle attività di sfruttamento
forestale; dopo una breve diversione in una valletta laterale ed
il ponticello sul torrente si percorre un breve falsopiano
seguito da una salita progressivamente più dura; si vede a
tratti la località di arrivo dove sorgono il rifugio ed
alcune costruzioni legate al sistema di produzione dell'energia
idroelettrica molto importante in tutte le valli intorno al
massiccio dell'Adamello. Si arriva ad un guado dove si può
scegliere di passare sulle pietre rese viscide dall'acqua oppure
scendere dalla bicicletta e percorrere a piedi il ponticello in
legno per i pedoni. Si affronta il ripido tratto conclusivo
per raggiungere Fabrezza dove sorge un rifugio (1424m) con
funzione di bar-ristorante; si affronta una rampa breve ma
ripidissima e dall'asfalto dissestato e si arriva ad un breve
pianoro (1458m) vicino ad un laghetto artificiale recintato dove
termina la strada asfaltata ed inizia la sconnessa pista a fondo
naturale che risale la Val Salarno fino all'artificiale Lago di
Salarno (2078m) ed al vicino e più piccolo Lago di Dasàzzo
o Dossàccio (2084m). Dal punto di arrivo tra i boschi
non si gode nessun panorama mentre appena prima nel rifugio si
apre una bella vista retrospettiva sulla valle appena risalita,
la chiesa di Saviore ed il Cimone della Bagozza (2549m) sul
versante occidentale della Valcamonica mentre sull'alta valle non
si apre nessuna visuale.
(Itinerario percorso il
04/06/2022)
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