L'alpeggio
si trova sul versante occidentale valtellinese all'altezza di
Vervio, poco a nord di Tirano, e risulta raggiungibile mediante
una stretta e ripida stradina asfaltata che presenta ben 30
tornanti. Il tracciato è diviso in una parte iniziale
su discreta strada asfaltata con pendenza impegnativa che collega
le frazioni alte di Vervio fino a Cà Giacomelli, in una
parte centrale costantemente durissima con fondo piuttosto
rovinato ed in una parte finale che alterna ripide rampe a tratti
più scorrevoli con fondo sempre asfaltato ma
malridotto.
Il paese di Vervio si raggiunge da Tirano
(450m) seguendo la pista ciclabile che si snoda tranquilla lungo
l'Adda fino al ponte (534m) con la strada di accesso a Vervio che
si segue a sinistra per breve tratto fino a raggiungere un
incrocio (535m) presso una fontana ai piedi del centro abitato di
Vervio (549m) dal quale parte il chilometraggio. Si tiene a
sinistra iniziando a salire e dopo 100 metri si arriva ad un
altro incrocio (545m) dove si lascia a destra la strada che
conduce nel centro del paese e si tiene a sinistra imboccando la
stretta strada che sale con impegnative pendenze toccando le
frazioni alte di Vervio. Dopo essere usciti dal paese ad un
incrocio (559m) si tiene a destra ignorando la stradina a
sinistra in discesa e si affrontano il 1° tornante (582m), il
2° tornante (606m), il 3° tornante (617m) ed il 4°
tornante (645m); in corrispondenza del 5° tornante (677m) si
lascia sulla sinistra la contrada Scalotti. Si superano il 6°
tornante (701m) ed il 7° tornante (734m) presso la contrada
Roncale; dopo l'ottavo tornante (744m) con il suo parcheggio si
passa sopra Roncale ed in corrispondenza del nono tornante (769m)
e della bella chiesa dedicata ai Santi Sebastiano e Fabiano si
lascia sulla sinistra Bertoli (771m); poco dopo in contrada
Zeppoli si incontra una bella fontana sulla destra. La diventa
più dura e si sale faticosamente; dopo il 10° tornante
(804m) in corrispondenza dell'undicesimo tornante (830m) si
lascia sulla sinistra la diramazione di accesso a Cà
Giacomo (838m) e poco dopo ad un incrocio (834m) presso una
fontana si lascia a sinistra la stradina che entra tra le case di
contrada Cà Giacomelli (837m) e si scende brevemente. Dopo
un breve falsopiano ad un incrocio si tiene a sinistra ed il
tracciato cambia radicalmente aspetto diventando molto stretto e
ripido con fondo rovinato e sporco perché non viene pulito
da sassolini, rametti e detriti; d'altronde il tracciato è
definito pista agro-silvo-pastorale !. Si effettua ben presto
il 12° tornante (845m) nel bosco; dopo un traversone si
affrontano 7 tornanti ravvicinati nel bosco: il 13° tornante
(901m), il 14° tornante (917m), il 15° ed il 16°
tornante (934m), il 17° tornante cementato, il 18°
tornante (977m) ed il 19° tornante (993m). Si percorre un
lungo ttraversone superando le due case di Sult (1027m) e dopo un
breve tratto di salita moderata si effettua il 20° tornante
(1070m), seguito da una rampa molto ripida fino alle baite di
Quattro Rui (1093m) dove la pendenza diminuisce brevemente. Dopo
un'altra ripida rampa si affrontano i ravvicinati 21°
tornante (1151m) e 22° tornante (1158m) e si transita ai
piedi (1167m) della baita di Pestai; si affrontano il 23°
tornante cementato (1198m), il 24° tornante (1232m) ed il 25°
tornante (1272m) e si percorre un tratto in costa. Dopo il 26°
tornante (1357m) si supera il 27° tornante cementato (1386m)
presso le baite di località Presa e nell'ampia radura
prativa dove sorgono le baite di località i Piani si
affronta il 28° tornante (1426m) con un breve tratto di
salita moderata e con ottimo fondo asfaltato. Si continua in
forte salita con fondo asfaltato rovinato e dopo il 29°
tornante (1502m) si esce dal bosco per raggiungere in mezzo ai
prati le Baite di Susen (1525m nel punto in cui si distacca una
carreggiabile a sinistra presso il cartello della località),
dove sorge la chiesetta dedicata alla Madonna delle Grazie; il
luogo è molto panoramico e verso est sull'opposto versante
della valle si individua facilmente l'insellatura del celebre
Passo del Mortirolo. La strada prosegue ancora dirigendosi
verso nord; si supera l'incrocio (1575m) con una carreggiabile
dove un tempo terminava il tratto asfaltato e si prosegue nel
bosco con salita irregolare su tracciato recentemente asfaltato
affrontando il 30° ed ultimo tornante (1603m); con l'ultima
rampa si arriva al termine della strada asfaltata (1640m)
all'inizio della radura dove si trovano le baite di Piamarnone
(1648m) raggiunte dalla strada ormai sterrata. Il punto di
arrivo presenta un bel panorama verso l'alta Valtellina ed in
lontananza sui ghiacciai del gruppo dell'Ortles-Cevedale e verso
sud sulle montagne a sud dell'Aprica al confine tra le provincie
di Sondrio-Bergamo e Brescia, ma gli alberi impediscono la
visione del Passo del Mortirolo. La strada prosegue sterrata
fino a gruppi di baite sovrastanti ed in seguito un sentiero
pedonale conduce al Rifugio Schiazzera (2080m).
(Itinerario
percorso il 17/07/2019)
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