VAL MALGA - PONTE DEL GUAT, 1521m (Brescia)



Accesso da Malonno 12,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Malonno(511)-Ponte delle Capre(506)
0,4

-5

-1,25

Ponte delle Capre(506)-Comparte(814)
3,2

308

9,62

Comparte(814)-bivio Garda(899)
0,8

85

10,62

bivio Garda(899)-Dosso Fobbia(1158)

2,8

259

9,25

Dosso Fobbia(1158)-Ponte Faeto(1110)

1,4

-48

-3,43

Ponte Faeto(1110)-16° tornante(1244)

1,2

134

11,17

16° tornante(1244)-22° tornante(1445)

1,8

201

11,17

22° tornante(1445)-Ponte del Guat(1521)

0,7

76

10,86




La Val Malga è una laterale orientale della Valle Camonica e rappresenta una delle principali vie di accesso per le escursioni a piedi sul massiccio dell'Adamello; essa viene risalita da una ripida strada asfaltata fino al Ponte del Guat (1521m).
La carreggiata è molto stretta ed in alcuni punti è perfino difficile l'incrocio fra una bicicletta ed un autoveicolo per cui bisogna essere sempre molto attenti ed in discesa procedere a velocità molto ridotte.

L'itinerario inizia a Malonno; il centro del paese (586m) si trova in alto rispetto alla strada statale 42, del Tonale e della Mendola, che percorre il fondovalle e che si abbandona ad un incrocio semaforizzato (511) seguendo le indicazioni per Garda e Zazza.
Si scende brevemente nella zona degli impianti sportivi per attraversare il fiume Oglio al Ponte delle Capre (506m) e subito dopo si piega a destra e si sale con forti pendenze su strada tortuosa affrontando i primi tre ravvicinati tornanti.
Si oltrepassa un piccolo borgo con un brevissimo falsopiano e si procede con dure pendenze oltrepassando edifici rurali sparsi; dopo il 4° tornante presso un traliccio si ignora a sinistra la Via Pizzanico e si percorre un impegnativo traversone nel bosco.
Dopo lo stretto 5° tornante si raggiunge il cartello che segnala l'inizio della frazione Zazza del comune di Malonno e si superano le prime case; subito dopo una casa con una fontanella sulla destra si ignora a sinistra la diramazione che raggiunge il nucleo centrale della frazione Zazza (780m) e si tiene a destra seguendo le indicazioni per Sonico.
Il tracciato procede in ripida ascesa e dopo un piccolo parcheggio sulla sinistra si arriva al cartello della frazione Comparte (814m) del comune di Sonico, si lascia una diramazione a sinistra e si sale con pendenza molto dura nel bosco; in alto si scorge la chiesa di San Lorenzo in frazione Garda.
Dopo un brevissimo falsopiano prima di un ponticello si continua con pendenza molto impegnativa fino ad un quadrivio (899m) dove si lascia a destra la strada per Garda (piazza principale 1054m e fine asfalto 1104m ad un incrocio sopra il paese), mentre a sinistra una strada asfaltata alternativa scende a Sonico (637m), paese situato nel fondovalle 6 Km a nord di Malonno.
Seguendo le indicazioni per la Val Malga si imbocca il tracciato che sale stretto e ripido lungo il versante orientale della Valle Camonica, sempre immerso nel fitto bosco e molto ben ombreggiato; dopo una dura rampa di 250 metri si percorre un breve falsopiano seguito da un tratto di salita impegnativa, poi la strada si impenna e si incontrano 4 ripidi e stretti tornanti ravvicinati.
Dopo l'incrocio a destra con una pista per Garda, un'antica fontana ormai priva d'acqua a destra ed una baita isolata a sinistra si affrontano altri 5 durissimi tornanti ravvicinati e si arriva ad un valico innominato (1158m) fra il crinale della montagna e la piccola cima del Dosso Fobbia (1178m) che si protende verso la valle all'interno di un bellissimo bosco.
Si imbocca la Val Malga transitando davanti ad una cappellina e dopo un tratto di falsopiano in discesa si scende moderatamente fino all'incrocio con una pista a sinistra, poi si risale leggermente per attraversare il torrente Remulo sul Ponte Faeto (1110m); subito dopo il ponte si trova un'area di parcheggio presso un rifugio.
Il tracciato continua in dura salita e dopo un tratto nel bosco percorre una conca prativa dove sorgono alcune baite, poi affronta il 15° tornante ed il vicino 16° tornante (1244m) presso l'area attrezzata di località Plas dove si trova una fontana.
Poco più avanti si esce dal bosco in una zona devastata nel 2018 dalla tempesta Vaia che ha abbattuto centinaia di alberi e cambiato completamente la conformazione; infatti prima della tempesta la strada si snodava nel bosco mentre nel 2023 rimane sempre allo scoperto.
Dopo un traliccio elettrico accartocciato rimasto come monumento a ricordo della tempesta si incontrano il 17° ed il 18° tornante.
La pendenza risulta sempre stabilmente superiore al 10% e si affrontano i durissimi 19° tornante, 20° tornante (1379m), 21° tornante (1420m) e 22° tornante (1445m), dove si imbocca il ripidissimo traversone finale.
Dopo una fastidiosa canalina di scolo trasversale ed un tratto esposto protetto con una ringhiera si percorre una breve galleria artificiale (1514m) e si arriva al Ponte del Guat (1521m), dove si trova spazio per il parcheggio delle autovetture su entrambi i lati del torrente; subito dopo il ponte la strada asfaltata termina in buona posizione panoramica.
La strada continua con fondo acciottolato, chiusa al traffico motorizzato non autorizzato, raggiungendo dopo 750 metri il Rifugio Premassone (1583m).

(Itinerario percorso il 02/08/2023)



Panorama sul massiccio dell'Adamello dal Ponte del Guat

Il punto in cui termina la strada asfaltata e panorama sull'alta valle

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