La
Val Malga è una laterale orientale della Valle Camonica e
rappresenta una delle principali vie di accesso per le escursioni
a piedi sul massiccio dell'Adamello; essa viene risalita da una
ripida strada asfaltata fino al Ponte del Guat (1521m). La
carreggiata è molto stretta ed in alcuni punti è
perfino difficile l'incrocio fra una bicicletta ed un autoveicolo
per cui bisogna essere sempre molto attenti ed in discesa
procedere a velocità molto ridotte.
L'itinerario
inizia a Malonno; il centro del paese (586m) si trova in alto
rispetto alla strada statale 42, del Tonale e della Mendola, che
percorre il fondovalle e che si abbandona ad un incrocio
semaforizzato (511) seguendo le indicazioni per Garda e Zazza. Si
scende brevemente nella zona degli impianti sportivi per
attraversare il fiume Oglio al Ponte delle Capre (506m) e subito
dopo si piega a destra e si sale con forti pendenze su strada
tortuosa affrontando i primi tre ravvicinati tornanti. Si
oltrepassa un piccolo borgo con un brevissimo falsopiano e si
procede con dure pendenze oltrepassando edifici rurali sparsi;
dopo il 4° tornante presso un traliccio si ignora a sinistra
la Via Pizzanico e si percorre un impegnativo traversone nel
bosco. Dopo lo stretto 5° tornante si raggiunge il
cartello che segnala l'inizio della frazione Zazza del comune di
Malonno e si superano le prime case; subito dopo una casa con una
fontanella sulla destra si ignora a sinistra la diramazione che
raggiunge il nucleo centrale della frazione Zazza (780m) e si
tiene a destra seguendo le indicazioni per Sonico. Il
tracciato procede in ripida ascesa e dopo un piccolo parcheggio
sulla sinistra si arriva al cartello della frazione Comparte
(814m) del comune di Sonico, si lascia una diramazione a sinistra
e si sale con pendenza molto dura nel bosco; in alto si scorge la
chiesa di San Lorenzo in frazione Garda. Dopo un brevissimo
falsopiano prima di un ponticello si continua con pendenza molto
impegnativa fino ad un quadrivio (899m) dove si lascia a destra
la strada per Garda (piazza principale 1054m e fine asfalto 1104m
ad un incrocio sopra il paese), mentre a sinistra una strada
asfaltata alternativa scende a Sonico (637m), paese situato nel
fondovalle 6 Km a nord di Malonno. Seguendo le indicazioni per
la Val Malga si imbocca il tracciato che sale stretto e ripido
lungo il versante orientale della Valle Camonica, sempre immerso
nel fitto bosco e molto ben ombreggiato; dopo una dura rampa di
250 metri si percorre un breve falsopiano seguito da un tratto di
salita impegnativa, poi la strada si impenna e si incontrano 4
ripidi e stretti tornanti ravvicinati. Dopo l'incrocio a
destra con una pista per Garda, un'antica fontana ormai priva
d'acqua a destra ed una baita isolata a sinistra si affrontano
altri 5 durissimi tornanti ravvicinati e si arriva ad un valico
innominato (1158m) fra il crinale della montagna e la piccola
cima del Dosso Fobbia (1178m) che si protende verso la valle
all'interno di un bellissimo bosco. Si imbocca la Val Malga
transitando davanti ad una cappellina e dopo un tratto di
falsopiano in discesa si scende moderatamente fino all'incrocio
con una pista a sinistra, poi si risale leggermente per
attraversare il torrente Remulo sul Ponte Faeto (1110m); subito
dopo il ponte si trova un'area di parcheggio presso un
rifugio. Il tracciato continua in dura salita e dopo un tratto
nel bosco percorre una conca prativa dove sorgono alcune baite,
poi affronta il 15° tornante ed il vicino 16° tornante
(1244m) presso l'area attrezzata di località Plas dove si
trova una fontana. Poco più avanti si esce dal bosco in
una zona devastata nel 2018 dalla tempesta Vaia che ha abbattuto
centinaia di alberi e cambiato completamente la conformazione;
infatti prima della tempesta la strada si snodava nel bosco
mentre nel 2023 rimane sempre allo scoperto. Dopo un traliccio
elettrico accartocciato rimasto come monumento a ricordo della
tempesta si incontrano il 17° ed il 18° tornante. La
pendenza risulta sempre stabilmente superiore al 10% e si
affrontano i durissimi 19° tornante, 20° tornante
(1379m), 21° tornante (1420m) e 22° tornante (1445m),
dove si imbocca il ripidissimo traversone finale. Dopo una
fastidiosa canalina di scolo trasversale ed un tratto esposto
protetto con una ringhiera si percorre una breve galleria
artificiale (1514m) e si arriva al Ponte del Guat (1521m), dove
si trova spazio per il parcheggio delle autovetture su entrambi i
lati del torrente; subito dopo il ponte la strada asfaltata
termina in buona posizione panoramica. La strada continua con
fondo acciottolato, chiusa al traffico motorizzato non
autorizzato, raggiungendo dopo 750 metri il Rifugio Premassone
(1583m).
(Itinerario percorso il 02/08/2023)
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