L'alpeggio di di
Agarina si trova nel comune di Montecrestese nella selvaggia
valle del torrente Isorno, affluente del fiume Toce, ed è
raggiunto da una stretta e solitaria strada asfaltata con divieto
di transito ai veicoli a motore non autorizzati nella parte
superiore; il tracciato alterna rampe molto dure con pendenze
fino al 15% a tratti di falsopiano e perfino di discesa. A
causa di questa irregolarità delle pendenze i valori delle
pendenze medie in tabella non riescono a rappresentare in modo
adeguato la difficoltà altimetrica del tracciato. Per
evitare equivoci esistono 2 torrenti che si chiamano con lo
stesso nome Isorno; uno, affluente del Toce, percorre la valle
dove si snoda il presente itinerario mentre l'altro si trova
oltre lo spartiacque verso il Lago Maggiore, nasce in Italia ed
entra in Svizzera dove affluisce nel torrente Melezza, affluente
del fiume Maggia, che si getta nel Verbano presso Ascona.
Il
percorso inizia a Pontetto, frazione più bassa del comune
di Montecrestese, nel fondovalle ossolano a breve distanza da
Domodossola; ad un incrocio (335m) all'estremità
settentrionale del ponte sul torrente Isorno si imbocca la strada
per il capoluogo seguendo le indicazioni per frazione Chiesa. Si
comincia a salire subito con impegnativa pendenza affrontando il
1° tornante (360m) presso una chiesa ed il vicino 2°
tornante, poi si continua fra le case sparse di località
Roldo. Dopo un breve tratto nel bosco la pendenza diminuisce e
si arriva in località Viganale dove si svolta a destra
subito dopo una fontana e 100 metri prima del Santuario della
Madonna del Viganale (461m) seguendo le indicazioni per Giosio,
Naviledo ed Altoggio. Il tracciato effettua il 3° tornante
e procede con pendenza moderata lasciando ben presto a destra la
breve diramazione di accesso alla frazione Cardone e raggiungendo
la vicina frazione Giosio, che si attraversa con una strettoia
seguita da una brevissima contropendenza; si continua in
falsopiano fino al 4° tornante, dove si riprende a salire con
pendenza impegnativa incontrando subito il vicino 5° tornante
sempre fra case sparse. Dopo il 6° tornante si transita in
frazione Naviledo (596m) ed in corrispondenza del 7° tornante
(613m) si ignora a sinistra una diramazione a fondo chiuso per le
frazioni Prone ed Alteno. Si procede nel fitto bosco che
consente una buona ombreggiatura, si affronta l'ottavo tornante e
si lasciano a sinistra ad un primo incrocio la diramazione per
frazione Spesc a fondo chiuso ed al vicino secondo incrocio
(701m) la strada per frazione Nava, da dove si può
scendere al capoluogo di Montecrestese. Il tracciato esce dal
bosco entrando nell'ampia zona prativa che precede la frazione
Altoggio e si tiene a sinistra ad un incrocio (719m) davanti ad
un monumento ed un campo giochi lasciando diritta la strada che
termina nel centro del paese. Si transita in ripida salita
sopra il centro abitato e si arriva al 9° tornante dove si
trovano il cartello di divieto di transito ai veicoli a motore
non autorizzati ed uno spazio di manovra; dopo un breve
falsopiano si affronta il ravvicinato 10° tornante. Con un
ripido traversone nel bosco si raggiunge la Cappella Rifugio di
Morzone (970m) dove si continua seguendo le indicazioni per
Agarina; in falsopiano e con alcuni saliscendi si arriva alla
Cappella Molini (977m) alti rispetto all'impervio fondovalle. Il
tracciato continua nel fitto bosco con dure pendenze ed affronta
i ravvicinati 11° tornante (1016m) e 12° tornante prima
di invertire improvvisamente la pendenza. Dopo 4 ripidi
tornanti ravvicinati in discesa si raggiunge il pianoro dove si
oltrepassano i casolari di Corte Sape (976m) e si lascia a destra
la diramazione a fondo chiuso per la Centrale Cippata ed il suo
piccolo laghetto artificiale nel fondovalle. Si procede con
pendenza irregolare alternando falsopiani, brevi rampe ed anche
qualche discesina ed oltrepassando vecchie baite; dopo 4 tornanti
si transita presso la Baita dei Cavalieri in località La
Frua (1015m) e dopo un altro tratto nel bosco si raggiunge la
radura dove si trovano le baite di Piedelviaggio (1089m). Dopo
una serie di 7 ripidi tornanti nel bosco ed il bivio dove si
lascia a sinistra la strada solo inizialmente asfaltata per
l'Alpe La Motta si incontra una breve ma ripida discesa e si
arriva alle prime baite di Agarina e poco più avanti alla
fontana di Agarina (1204m). La strada procede ancora asfaltata
con una breve discesa ed un tratto di salita e raggiunge il punto
di attraversamento con grosse pietre sconnesse del Rio
Valmura. Si affronta una dura rampa fino ad una radura con le
baite più alte di Agarina e dopo una forte salita nel
bosco e l'attraversamento sempre con grosse pietre di un torrente
più piccolo si incontra una breve e ripidissima rampa che
conduce al punto (1277m) in cui termina la strada asfaltata ed il
tracciato prosegue con fondo naturale abbastanza sassoso e
difficile.
In seguito la strada continua ed alterna
pavimentazione asfaltata nelle rampe più ripide con
pendenze che arrivano al 21% e tratti a fondo naturale dove la
pendenza risulta meno impegnativa. Dopo aver attraversato il
Rio Nocca sul Ponte Faugiol (1362m) si affrontano 4 stretti
tornanti ravvicinati (ultimo 1390m) e si percorre una galleria in
un'aspra gola; con altri due stretti e vicinissimi tornanti si
arriva alti a quota 1444m sopra la Diga di Agrasina (1368m),
costruita fra il 1951 ed il 1953 in località Merlata, ed
in forte discesa si raggiunge il punto da cui si accede alla diga
(1412m).
(Itinerario percorso il 07/10/2023)
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