ALPE BLITZ, 1217m (Verbania)



Accesso da Domodossola 24,1 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Domodossola(272)-Croppo(264)

1,7

-8

-0,47

Croppo(264)-Masera(297)

3,0

33

1,10

Masera(297)-bivio Palesco(588)

4,4

291

6,61

bivio Palesco(588)-Druogno(836)

4,9

248

5,06

Druogno(836)-Santa Maria Maggiore(817)

2,1

-19

0,90

Santa Maria Maggiore(817)-Craveggia(889)
2,8

72

2,57

Craveggia(889)-Rifugio Vasca(974)
2,4

85

3,54

Rifugio Vasca(974)-Alpe Blitz(1217)
2,8

243

8,68





Accesso da Locarno 36,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Locarno(197)-Ponte Brolla(258)

4,0

61

1,52

Ponte Brolla(258)-Verscio(275)

1,8

17

0,94

Verscio(275)-Cavigliano(305)
0,9

30

3,33

Cavigliano(305)-Intragna(369)
2,1

64

3,05

Intragna(369)-bivio Verdasio(543)
5,1

174

3,41

bivio Verdasio(543)-Camedo(572)
3,9

29

0,74

Camedo(572)-Ponte Ribellasca(550)
0,6

-22

-3,67

Ponte Ribellasca(550)-Re(710)
6,3

160

2,54

Re(710)-Malesco(761)
4,1

51

1,24

Malesco(761)-Craveggia(889)
2,9

128

4,41

Craveggia(889)-Rifugio Vasca(974)
2,4

85

3,54

Rifugio Vasca(974)-Alpe Blitz(1217)
2,8

243

8,68





Accesso da Cannobio 34 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Cannobio(213)-Lunecco(410)

8,9

197

2,21

Lunecco(410)-bivio Gurro(496)

3,0

86

2,87

bivio Gurro(496)-bivio Cursolo(838)

6,3

342

5,46

bivio Cursolo(838)-Finero(894)

2,2

56

2,55

Finero(894)-Piano di Sale(941)

1,1

47

4,27

Piano di Sale(941)-Malesco(761)

4,4

-180

-4,09

Malesco(761)-Craveggia(889)
2,9

128

4,41

Craveggia(889)-Rifugio Vasca(974)
2,4

85

3,54

Rifugio Vasca(974)-Alpe Blitz(1217)
2,8

243

8,68




La strada asfaltata che conduce da Craveggia all'Alpe Blitz termina in un parcheggio poco sotto i rifugi ed i casolari dell'alpe e si snoda sul versante settentrionale della Valle Vigezzo, che si trova tra l'Ossola ad ovest e l'alto Verbano ad est.
Appena sopra si trova la Colma di Villette, passo che si trova sullo spartiacque tra la valle del Rio dei Piotti ad ovest e la valle del Rio degli Orti ad est sul versante settentrionale della Valle Vigezzo ma che risulta però raggiungibile solo a piedi.
Il percorso presenta ottimi panorami verso ovest sul Monte Rosa ma l'arrivo è invece immerso nel bosco in posizione chiusa senza panorama; l'asfalto è buono tranne negli ultimi 650 metri dove risulta piuttosto dissestato.
L'accesso alla Valle Vigezzo è possibile ad ovest da Domodossola ed ad est direttamente da Locarno oppure da Cannobio attraverso il valico di Pian di Sale; pertanto esistono tre itinerari alternativi per la parte bassa mentre per la parte finale il tracciato è uno solo.

DA DOMODOSSOLA A CRAVEGGIA
Sul versante occidentale dal centro di Domodossola (272m) si attraversa il Toce su un lungo ponte e si procede in piano fino a Croppo (264m), dove si lascia a destra la strada che percorre l'Ossola sul versante orientale della valle; senza difficoltà si raggiunge l'incrocio dove si lascia a sinistra una prima strada di accesso a Masera (297m), si attraversa il torrente sul 1° ponte, si lascia a sinistra ad un incrocio (312m) una seconda strada per Masera ed in moderata salita si costeggia il torrente Melezzo nella stretta ed aspra gola.
Si incontra la prima galleria “Masera”, lunga 485 metri, formata da un primo tratto di semigalleria ed un secondo di galleria chiusa ed illuminata; si continua nella spopolata vallata e dopo il 2° ponte si percorre la breve galleria “Casermetta”, lunga 67 metri, rettilinea e non illuminata.
Dopo il 3° ponte si imbocca (467m) la lunga e moderna galleria “Palesco” (1431m) che risulta ampia e con una banchina laterale di ampiezza sufficiente per le biciclette ma presenta pendenze fino al 9,5%; al suo termine (588m) si lascia a destra la diramazione a fondo chiuso per il sovrastante villaggio di Palesco.
La valle diventa più ampia e si superano le piccole località Cà Turbino ed Il Maglio; ad un incrocio (697m) presso uno spiazzo ed una cappella si lascia a sinistra la prima breve diramazione per la frazione Coimo (822m), poi si lascia a destra la stradina che scende alla stazione ferroviaria di Coimo ed al successivo incrocio (735m) si lascia a sinistra un'altra strada di accesso a Coimo.
Ad un incrocio (753m) si lascia a sinistra la diramazione di accesso a Gagnone e si percorre un moderno viadotto subito a monte delle case della frazione e con pendenze moderate si raggiunge Druogno (836m); dopo aver attraversato il passaggio a livello della linea ferroviaria si arriva senza difficoltà a Santa Maria Maggiore, principale centro abitato della Valle Vigezzo.
Alla rotonda (817m) a 5 vie si procede diritti verso Locarno lungo la strada principale e così anche alla successiva rotonda; alla rotonda successiva in località Siberia si svolta a sinistra e si imbocca la strada per Craveggia.
Dopo aver attraversato la ferrovia si procede dapprima in falsopiano nel fondovalle fino all'incrocio (771m) dove si lascia a sinistra la breve diramazione per Prestinone, poi si procede in forte salita; dopo aver lasciato sulla destra la strada proveniente da Malesco attraverso Zornasco si affronta un tornante presso l'Oratorio della Madonna del Piaggio e si arriva a Craveggia (889m).

DA LOCARNO A CRAVEGGIA
Sul versante orientale da Locarno (197m) si segue senza difficoltà la strada che costeggia la ferrovia per Domodossola ed il fiume Maggia; dopo un breve tratto di moderata salita a Ponte Brolla (258) si lascia a destra la strada per la Valle Maggia e si attraversa il fiume; si imbocca la Centovalli e si superano i paesi di Tegna (254m), Verscio (275m) e Cavigliano (305m); all'uscita del paese ad un incrocio (317m) si lascia a destra la strada per la Valle Onsernone.
Dopo il passaggio a livello ed il ponte sul torrente Isorno si arriva nella parte bassa di Intragna ad un incrocio (326m) dove si lascia a sinistra la strada per Golino e Losone che si snoda sul versante meridionale della valle e può fungere da alternativa per chi proviene da Ascona; subito dopo il percorso si impenna e sale con pendenze molto ripide per 350 metri attraversando un passaggio a livello ed affrontando un tornante per arrivare nel centro di Intragna (369m).
Dopo un tratto di moderata ascesa fino all'uscita dal centro abitato si riprende a salire con pendenze impegnative percorrendo un lungo traversone sul versante settentrionale della valle a grande altezza rispetto al torrente Melezza che scorre in fondo ad una profonda gola e costeggiando spesso il tracciato della ferrovia.
Ad un incrocio (418m) si lascia a destra un primo tracciato di accesso a Calezzo; si transita nella parte bassa di Corcapolo ed al successivo incrocio (460m) si ignora a destra un secondo tracciato di accesso a Calezzo.
Si procede in falsopiano fino ad una breve diversione in una valletta laterale con doppio passaggio sotto il viadotto della ferrovia; si riprende a salire moderatamente fino alla stazione (530m) di Verdasio presso la quale si trova la stazione di partenza della funivia per Rasa (898m) sul versante sud della valle; subito dopo sulla destra si incontra la stazione di partenza (543m) della funivia per i Monti di Comino sul versante settentrionale della valle appena prima della diramazione a destra della strada per il sovrastante paese di Verdasio (711m).
Dopo un chilometro di leggera discesa si lascia a sinistra la strada per Palagnedra che scende ad attraversare il fiume presso la diga che genera l'omonimo lago artificiale e con tracciato tortuoso si raggiunge Camedo (572m) dove si trova una fontana; sulla sinistra si dirama il tracciato che scende ad attraversare il torrente e risale ripido a Moneto ed al passo denominato Forcola (1020m).
Si scende decisamente, si supera la dogana svizzera e si percorre il Ponte Ribellasca (550m) che rappresenta il confine di stato; dopo la dogana italiana la strada prosegue tra aspre gole alternate ad improvvisi allargamenti della valle alternando tratti di salita moderata e falsopiani; dopo la breve galleria di Olgia, lunga 80 metri, si passa presso la stazione di Olgia, paesino che si trova più in alto a quota 812m.
Si incontra un tratto di strada rimodernata che scavalca due volte il torrente Melezzo con ampi viadotti; è da segnalare che lo stesso torrente è chiamato Melezzo in territorio italiano e Melezza in territorio svizzero; dopo Meis si sale moderatamente fino a Re (710m), dove sorge il grandioso Santuario della Madonna del Sangue>.
Si prosegue con lunghi rettilinei costeggiando la ferrovia, si supera la stazione (696m) di Villette e si lascia a destra la strada per Villette; dopo una chiesetta (720m) si piega a sinistra, si percorre un lungo panoramico ponte, si attraversa un passaggio a livello della ferrovia e si raggiunge con una rampetta Malesco (761m), dove confluisce a sinistra la strada proveniente da Cannobio.
Si procede in rettilineo per 500 metri percorrendo il ponte sul torrente Loana ed al semaforo si svolta a destra seguendo le indicazioni per Zornasco; si attraversa la ferrovia e si passa senza difficoltà fra le case basse di Zornasco, frazione di Malesco, poi si affrontano due duri tornanti e si arriva nel centro di Zornasco con pendenze moderate; in forte salite si arriva alla frazione di Craveggia denominata in Re, dove si tiene a destra all'incrocio con la strada che sale da Santa Maria Maggiore; si procede con forti pendenze e dopo un tornante presso l'Oratorio della Madonna del Piaggio si arriva a Craveggia (889m).

DA CANNOBIO A CRAVEGGIA
Ad un incrocio (213m) all'ingresso del centro abitato di Cannobio (213m alla chiesa parrocchiale, 197m allo stadio sulla riva del lago) si lascia la strada statale 34 che percorre la sponda occidentale del Lago Maggiore e si imbocca la strada provinciale 75 della Val Cannobina che risulta molto tortuosa e spesso disagevole ed alterna tratti facili ad altri molto impegnativi.
Dopo un tratto iniziale di leggera ascesa ancora nel centro abitato che presenta anche una breve contropendenza si arriva all'incrocio (225m) dove si lascia a destra la strada che raggiunge la frazione Traffiume (245m) oltre il torrente e la salita diventa più impegnativa; dopo 800 metri si lascia a destra ad un incrocio (283m) la stradina che scende alla chiesetta di Sant'Anna, situata presso la strettissima e pittoresca gola denominata orrido di Sant'Anna, e si affronta un tratto di salita dura nella stretta gola boscosa e ben ombreggiata; si continua con saliscendi e falsopiani e si lascia a destra la diramazione per Cavaglio San Donnino che attraversa il torrente su un moderno ed ardito ponte.
Presso alcune case si scende decisamente ad un ponte (356m), poi si sale dapprima con una rampa impegnativa e poi con dolci pendenze a Nivetta (384m), Lunecco (410m), capoluogo del comune di Valle Cannobina, e Ponte Falmenta; dopo le poche case della frazione si attraversa il torrente sul 2° ponte (425m) e subito dopo si lascia a sinistra la diramazione per Falmenta (674m).
Si riattraversa il torrente a Ponte Spoccia (462m), si lascia a destra la diramazione per Spoccia (796m) e si arriva al bivio (496m) dove si ignora a sinistra il tracciato per Gurro, si tiene a destra e si abbandona il fondovalle affrontando un tratto ripido ed effettuando una profonda diversione in una valletta laterale; dopo un breve tratto più facile si affrontano 4 duri tornanti ravvicinati e si transita ai piedi di Orasso lasciando poi a destra la breve diramazione di accesso alla frazione; tutti i paesini della valle sono situati in alto rispetto alla strada e sono accessibili mediante delle diramazioni in alcuni casi molto ripide.
Si percorre in salita moderata un lungo tratto di strada stretta e tortuosa che si snoda in costa alta rispetto al fondovalle oltrepassando le poche case di Airetta; dopo il 5° tornante ed il bivio (838m) per Cursolo si percorrono una galleria breve ed una più lunga (700m) (quota 837m), seguita da una breve discesa;la galleria è solitamente illuminata ma risulta proibita in caso di mancanza di illuminazione ai ciclisti che possono però transitare all'esterno lungo il vecchio tracciato ancora ben conservato, ben asfaltato e molto panoramico.
Il percorso entra nell'ampia conca terminale della valle e sale con impegnative pendenze a Finero, frazione di Malesco; dopo un tornante (894m) si transita nella piazzetta centrale davanti alla chiesa parrocchiale di San Gottardo dove sorge una fontanella e si sale con forte pendenza fino a sbucare nella conca dove si trova una zona umida protetta.Dopo un breve tratto facile con l'ultima ripida rampa si raggiunge il Piano di Sale (941m), passo prativo coronato da vasti boschi sul crinale tra Val Cannobina e Valle Vigezzo; una targa ricorda Marco Pantani.
Si scende fortemente con 3 tornanti per poco più di 1 Km, poi si prosegue con pendenze moderate fino a Malesco dove si incontra l'itinerario proveniente da Locarno e si svolta a sinistra in direzione di Santa Maria Maggiore e Domodossola; da Malesco una strada asfaltata risale la Valle Loana per arrivare in località Fondo Li Gabbi (1256m).
Si procede in rettilineo per 500 metri percorrendo il ponte sul torrente Loana ed al semaforo si svolta a destra seguendo le indicazioni per Zornasco; si attraversa la ferrovia e si passa senza difficoltà fra le case basse di Zornasco, frazione di Malesco, poi si affrontano due duri tornanti e si arriva nel centro di Zornasco con pendenze moderate; in forte salite si arriva alla frazione di Craveggia denominata in Re, dove si tiene a destra all'incrocio con la strada che sale da Santa Maria Maggiore; si procede con forti pendenze e dopo un tornante presso l'Oratorio della Madonna del Piaggio si arriva a Craveggia (889m).

DA CRAVEGGIA ALL'ALPE BLITZ
Appena prima della piazza centrale di Craveggia dove sorge la bella parrocchiale si tiene a sinistra percorrendo la zona occidentale del centro abitato; prima del ponte che divide Craveggia da Vocogno si svolta a destra seguendo le chiare indicazioni “Vasca-Blitz” e si affrontano subito due duri e stretti tornanti, poi si procede in moderata ascesa passando sopra la parte centrale di Craveggia ed osservando le caratteristiche coperture dei tetti ed i camini in pietra delle costruzioni.
Dopo uno strappo impegnativo si passa senza difficoltà tra le case di Eglio con ampio panorama a destra sulle montagne della Val Grande ed in leggera discesa si raggiunge il Rifugio Vasca (974m), aperto tutti i giorni da maggio ad ottobre.
Si attraversa su un ponte il Rio Vasca e la strada si impenna presentando pendenze continuamente ripide; il tracciato segue la valletta del Rio Isontino, separata dalla Val Vigezzo dalla Costa di Faedo; con un ripido rettilineo dominato ad ovest dal Monte Rosa si raggiunge il rifugio Il Capriolo dove si incontra un breve tratto abbastanza facile.
La salita riprende dura, si attraversa il Rio Rodeggia e si passa alti sopra le baite di Rodeggia; a 650 metri dall'arrivo il fondo diventa molto dissestato e richiede molta attenzione soprattutto in fase di discesa.
Sempre in ripida ascesa si raggiunge il parcheggio in mezzo al bosco presso il ponte sul Rio dei Piotti dove termina la strada asfaltata; vi si trova una fontana e non si gode di nessun panorama perché immersi nel bosco in una posizione chiusa; una stradina a fondo naturale raggiunge il Rifugio La Stria Rusa dal Blitz (1250m), che si vede dal parcheggio; dal rifugio a sinistra si arriva all'Alpe Blitz (1270m) mentre verso destra si trova il valico denominato Colma di Villette (1267m) appena a nord di una cimetta innominata (1343m).

(Itinerario percorso il 14 maggio 2014).



Il piazzale dove termina la strada asfaltata ed il rifugio in alto



Panorama sul Monte Rosa incappucciato dal rifugio Il Capriolo



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