L'alpeggio si
trova sul versante orientale dell'Ossola sopra Masera, paese che
si trova poco distante da Domodossola sull'opposto versante della
valle del Toce, e risulta raggiungibile mediante una ripida
strada asfaltata che si snoda quasi sempre nel bosco al riparo
dal sole; il panorama è limitato perchè ci si trova
quasi sempre in mezzo agli alberi ma risulta molto bello nei
momenti in cui il bosco lascia spazio ad un'ampia visuale.
Dal
piazza del municipio di Masera (297m) si procede in direzione
nord lungo la strada provinciale per Montecrestese in leggera
salita per poche centinaia di metri fino ad un semaforo in
località Menogno bassa (320m); si svolta a destra seguendo
le numerose indicazioni stradali per le varie frazioni, l'Alpe
Pescia ed il Lago d'Onzo. La salita è subito molto dura
e si innalza fra le case con vista che si apre subito sulla conca
di Domodossola; dopo 550 metri di ripida ascesa si affronta il 1°
tornante e si procede con minore pendenza fino alla pittoresca
piazzetta di Regna (394m), dove si trova una fontana; si scende
sensibilmente per 230 metri fin presso la frazione di Rivoria
(381m), poi si riprende a salire moderatamente con un ampio
tornante e si entra nel bosco; si incontra il 3° tornante e
la pendenza ridiventa molto dura. Si tiene a sinistra ad un
incrocio e si passa presso un gruppo di case dove si trova una
fontanella, poi si affrontano tre impegnativi tornanti e con una
rampa molto ripida si raggiunge Ranco(498m), l'ultima frazione;
si entra nel bosco e, dopo aver lasciato a sinistra una strada,
si raggiunge, 200 metri dopo Ranco, la sbarra (522m) dove inizia
la strada consorziale: la sbarra è normalmente chiusa
perché il traffico dei veicoli a motore è limitato
ai mezzi autorizzati mentre le biciclette possono proseguire
liberamente. Dopo una piccola radura in cui la vista si apre
verso il Monte Leone si rientra nel fitto bosco e si affrontano
due duri tornanti; con pendenza irregolare si raggiunge il Lago
d'Onzo (643m), piccolo lago artificiale frequentato da pescatori;
dopo un breve falsopiano si passa presso alcune case e si
riprende a salire faticosamente passando davanti alla cappella di
Sant'Uberto. Si affrontano tre tornanti, ma è dal 12°
tornante che inizia un tratto costantemente durissimo che si
inerpica con numerosi tornanti lungo una ripida parete boscosa;
prima del 18° tornante si incontra un brevissimo tratto che
consente di respirare prima di tornare con pendenze sopra al 10%
e di affrontare il 19° ripidissimo tornante; al 22°
tornante si lascia a destra la Curt dal Magnan (1090m) e dopo il
23° tornante si passa nella radura dell'Alpe Fobello
(1127m). In corrispondenza del 24° tornante si lascia a
destra una diramazione recentemente asfaltata per l'Alpe Fornale,
poi si affrontano due ripidissimi tornanti ravvicinati. Dopo
altri tre duri tornanti nel bosco si lascia a destra l'Alpe
Mulera (1272m) e si arriva al ripido 30° tornante dove si
apre un'ampia vista sui monti verso sud; con ascesa meno
difficile si arriva al parcheggio (1327m) dell'Alpe Pescia; il
piazzale è sterrato ma in ottimo fondo di terra battuta e
può essere attraversato anche con la bicicletta da corsa;
si tratta d'altronde di soli 50 metri a fondo naturale. Presso
il cartello di accoglienza all'Alpe Pescia riprende l'asfalto e
si affronta il 31° tornante; subito dopo si raggiunge la
località Pescia Sacet (1340m), dove terminava in
precedenza il tratto asfaltato; si continua su strada
strettissima recentemente asfaltata che si snoda del bosco
fittissimo; dopo aver lasciato a destra la diramazione a fondo
naturale per l'Alpe Travello si affronta una lunga ripidissima
rampa che conduce presso alcune baite. Si piega a destra e si
raggiunge il termine della strada asfaltata; inizia un ripido
tratto di lastricato lungo 150 metri, percorribile anche in
bicicletta da corsa facendo però attenzione ad un canale
di scolo trasversale che si incontra a metà rampa. Al
termine del lastricato si raggiunge il cartello di ingresso
dell'Alpe Pescia (1440m) di fronte alla cappella della Madonna
della Neve; appena sopra si stendono i pascoli ben curati e le
baite ben ristrutturate dell'alpeggio.
(Itinerario
percorso il 16/06/2007)
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