LAGO DI TELESSIO, 1924m (Torino)



Accesso da Rosone 11,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Rosone(693)-San Lorenzo(1031)

3,2

338

10,56

San Lorenzo(1031)-San Giacomo(1125)

1,6

94

5,87

San Giacomo(1125)-9° tornante(1343)

2,3

218

9,48

9° tornante(1343)-10° tornante(1498)

1,4

155

11,07

10° tornante(1498)-ponte(1707)

1,7

209

12,29

ponte(1707)-base diga(1840)

1,2

133

11,08

base diga(1840)-Lago di Telessio(1924) 

0,5

84

16,80




Il lago artificiale di Telessio (o Teleccio) si trova nel Vallone di Piantonetto, laterale settentrionale della Valle dell'Orco, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, e risulta raggiungibile mediante una ripida strada in massima parte asfaltata.
Il fondo stradale è abbastanza sconnesso e presenta alcune buche nel tratto da Rosone a San Giacomo mentre nella parte alta, asfaltata nel 2006, il fondo è generalmente buono; nei 6 terribili tornanti finali vicino alla diga invece si trova di tutto: fondo asfaltato, cementato, un breve sterrato e alcune decine di metri con grossi sassi; su tutto il percorso si trovano della canaline di scolo trasversali molto pericolose per l'ampiezza degli spazi tra le grate ed alcune anche perché precedute o seguite da profondi avvallamenti; in genere il tracciato è privo di protezione verso valle tranne in alcuni punti esposti dove esistono delle ringhiere.
Io sono salito in mountain-bike e ne sono stato contento comunque c'è chi la affronta in bicicletta da corsa e riesce a percorrerla, anche se deve rallentare fortemente e stare molto attento quando incontra le canaline di scolo, alcune delle quali sono fastidiose anche in mountain-bike.
Il tracciato si divide in una parte iniziale molto dura, un tratto di recupero dopo San Lorenzo, un pezzo duro dopo San Giacomo ed un finale molto ripido fino alla base della diga dove si affrontano i terribili ultimi 500 metri.

Subito dopo il cartello di fine del centro abitato di Rosone si trovano due incroci molto ravvicinati; bisogna ignorare il primo che conduce alla centrale elettrica mentre al secondo (693m) si lascia la strada di fondovalle per imboccare a destra una stradina che costeggia alcuni vecchi edifici in pietra ed effettua un ampio curvone a destra in forte salita.
Si entra nel Parco Nazionale del Gran Paradiso presso il ponticello sulle condotte forzate che alimentano la sottostante centrale elettrica di Rosone e la pendenza diventa durissima; si affrontano nel bosco i primi 4 ripidi tornanti ed in corrispondenza del 5° tornante si oltrepassano le poche case della borgata Bugni Sottano; dopo il 6° tornante vicino alle condotte forzate si raggiunge la borgata Rocci Soprano (926m).
Si imbocca il Vallone di Piantonetto e dopo una costruzione isolata in località Villanova (1008m) si attraversa il torrente prima del 7° tornante (1016m) e con pendenza meno ripida si arriva alla frazione San Lorenzo (1031m), il principale centro abitato della valle; si prosegue in salita moderata superando Valsoani (1068m).
A Ghiglieri (1087m) si riprende a salire decisamente ed in località San Giacomo (1125m), alla confluenza del vallone del Rio di Valsoera, si incontra una bella fontana, ultima possibilità di approvvigionamento d'acqua.
Dopo aver attraversato il torrente la strada si impenna e supera i casolari di Ronco (1222m); con strette curve ed un ponticello su un torrentello laterale si oltrepassa una strettoia del vallone e si sbuca nell'ampia conca di Cassette (1258m), punteggiata di casolari sparsi in buona parte diroccati; la pendenza diminuisce ed appare la diga dominata dalla Torre del Gran San Pietro (3692m) con il ghiacciaio di Telessio.
Si riprende a salire ripidamente e si affrontano l'ottavo ed 9° tornante (1343m) ravvicinati; al limite nel bosco si ignora una diramazione asfaltata a sinistra lasciando poi sulla destra l'alpeggio Sernior; si percorre un lungo tratto in costa mentre il vallone si restringe tra alte bastionate rocciose e si osservano una bella cascata ed i tornanti che ci si appresta ad affrontare.
Si affrontano con ripida pendenza il 10° tornante (1498m) e l'undicesimo tornante (1538m); si raggiunge il 12° tornante (1624m) alla base della cascata ed in rapida successione si superano il 13° tornante (1650m), il 14° tornante ed il 15° tornante (1683m) prima di attraversare il torrente su uno spettacolare ponticello (1707m) in cima alla cascata con vista a monte sulla diga ed a valle sulla cascata stessa ed i tornanti appena percorsi.
Si procede tra i prati superando il 16° tornante (1757m) ed il 17° tornante (1787m) e dopo una grande grata di scolo ed un tratto cementato si percorrono due brevissime gallerie, la prima scavata nella roccia e la seconda artificiale per proteggere il tracciato dagli scarichi di un impervio canalone.
Si sale ripidamente raggiungendo i primi impianti del complesso idroelettrico, si arriva alla base della diga, dove ci sono degli spazi per il parcheggio, e si arriva ad un incrocio (1840m) alla base della diga dove si tralascia la carreggiabile a sinistra.
Si affrontano gli ultimi 500 metri con i 6 terribili tornantini ravvicinati con fondo cementato sul tornante; tra il 18° tornante ed il 19° tornante il fondo è asfaltato ma poi si incontra un fondo di grossi sassi impegnativo anche in mountain-bike; dopo il 20° tornante il fondo è asfaltato e dopo il 21° tornante è cementato; dopo il 22° tornante si sbuca nel piazzale a fondo naturale buono davanti alla casa dei guardiani della diga al cui termine si affronta il 23° ed ultimo tornante.
Si affrontano gli ultimi metri che consentono di raggiungere con fondo lastricato la diga che genera l'ampio lago in uno splendido e selvaggio scenario di alta montagna; in cima alla parete al fondo del lago sorge il Rifugio Pontese (2217m), raggiungibile a piedi.

(Itinerario percorso il giorno 1 luglio 2016).



La diga con i monti ed i ghiacciai alla testata della valle vista da Cassette

Il percorso di salita visto dal ponte in cima alla cascata

La diga ed il penultimo tornante

Il lago ed i monti circostanti



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