La
ripida strada asfaltata che risale il Vallon de Gordolasque,
laterale della valle della Vésubie, affluente del Var,
termina ad un parcheggio nei pressi del Pont du Countet.
Da
Nizza si segue la strada nazionale per Digne; a Plan du Var
(143m) si imbocca la strada che risale la valle della Vésubie;
dopo Lantosque (474m) ed il bivio (500m) per il Col
de Turini (1607m) in località Gordolon si lascia a
sinistra la strada che attraversa il fiume su un ponte (540m) e
raggiunge il centro di Roquebillière nuova (609m) e si
continua sulla strada in direzione di Saint-Martin-Vésubie. Prima
di arrivare a Roquebillière Vieux (596m), proprio di
fronte a Roquebillière nuova, ad un incrocio (565m) si
abbandona il fondovalle della Vésubie seguendo le
indicazioni per Belvédère e la Gordolasque e si
imbocca una buona strada che sale in costa con pendenza
inizialmente moderata; dopo 600 metri si passa presso alcune case
e si affronta un tratto duro prima di affrontare il primo (624m)
di otto impegnativi tornanti. Si superano il 2° tornante
(645m), il 3° tornante (684m) ed il 4° tornante (718m)
prima di Peinas; dopo il 5° tornante si incontra un
falsopiano; al 6° tornante si lascia a sinistra un tracciato
alternativo per Belvédère ed il ritorno a
Roquebillière e si affronta un tratto ripido; si arriva
alle prime case del paese ed in corrispondenza dell'ottavo
tornante si lascia a sinistra la strada per il centro del paese
di Belvédère (829m), situato in bella posizione
panoramica su un terrazzo naturale che si apre sul lato orientale
della valle allo sbocco del Vallon de Gardolasque; nel centro si
trovano fontane, negozi ed un bar-ristorante. Si imbocca il
vallone su strada più stretta e con pendenza irregolare ma
tranquillamente pedalabile; dopo un incrocio (935m) dove occorre
procedere diritti ignorando le diramazioni a destra e sinistra si
incontrano le prime ripide rampe alternate a tratti di salita
moderata. La vallata si restringe in una stretta gola boscosa
e la pendenza diventa costantemente ripida; nel punto più
stretto si affrontano due duri tornanti ravvicinati e, poco dopo,
altri due tornanti. La valle si allarga leggermente e si
trovano alcune case sparse che formano nell'ordine le piccole
località di La Lause (1167m), Clot de l'Eve e Trucs
(1268m), dove si incontra un breve falsopiano. Dopo due duri
tornanti si attraversa il torrente sul ponte (1361m) ai piedi
della spettacolare Cascade du Ray; si supera un tornante e si
affronta il tratto di ascesa più difficile con una rampa
ripidissima che conduce ad un altro ponte a monte della
cascata. Si raggiungono i casolari di Engiboye nel punto in
cui la valle si allarga improvvisamente in un'ampia conca
dominata da belle montagne; gli indicatori chilometrici che si
trovano lungo il percorso indicano questo punto come Saint-Grat,
anche se la cappella quotata 1547m si trova un paio di chilometri
più avanti. Si procede in moderata ascesa passando
presso un piccolo lago artificiale prima di riprendere a salire
duramente; si passa tra molte case sparse e con due impegnativi
tornanti si raggiunge la cappella di Saint-Grat (1547m), dopo la
quale si discende brevemente. La strada riprende a salire
nella stretta valle superando un ristorante ed alcuni impianti
idroelettrici; dopo aver affrontato due tornanti ravvicinati si
procede in costa tra i pascoli sino ad arrivare all'ampio
parcheggio dove la strada termina appena prima del Pont du
Countet, che rappresenta una delle porte del Parco Nazionale del
Mercantour in un selvaggio e grandioso ambiente di alta
montagna.
(Itinerario percorso il 22 agosto 2001).
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