La strada
asfaltata che sale da Torbole, paese sul Lago di Garda, e Nago
sulle estreme propaggini settentrionali della catena del Monte
Baldo termina ad un parcheggio situato nella parte superiore
della conca denominata Prati di Nago ai piedi del Monte Varagna e
viene talvolta individuata anche mediante il nome di questa
montagna. La salita è interamente asfaltata ma molto
stretta e ripida con pendenze sempre dure che raggiungono il
valore massimo del 17% e risulta molto panoramica soprattutto
nella prima parte mentre il tratto superiore si snoda nel bosco;
il tracciato è molto solitario e dopo Nago non si
incontrano punti di ristoro.
Dal porto di Torbole (66m) i
ciclisti devono evitare di seguire la trafficata strada statale
per Rovereto vietata a ciclisti e pedoni e devono seguire invece
la vecchia strada che si imbocca deviando subito dal porto nella
Piazza Goethe ed imboccando la stradina in pavè in fondo
alla piazza che sale ripidamente tra le case; ad un incrocio ben
segnalato si imbocca a sinistra l'asfaltata e panoramica Via
Europa che sale decisamente in costa mantenendosi poco più
in alto rispetto alla strada statale. Dopo un vecchio fortino
diventato bar si piega a destra con pendenza che si attenua ed in
breve si arriva a Nago in una piazza (212m) dove si deve evitare
di sbucare sulla statale a sinistra imboccando invece a destra la
via lastricata in pavè che entra nel paese; si arriva ad
un incrocio dove si svolta a destra passando davanti ad una
fontana ed alla chiesa parrocchiale (217m); dopo un'altra chiesa
a sinistra ad un incrocio segnalato si tiene a sinistra seguendo
i cartelli “Strada del Monte Baldo”. Al successivo
incrocio (229m) si tiene a destra e finalmente si abbandona il
fastidioso pavé per ritornare sull'asfalto; si procede in
falsopiano su strada molto stretta; ad un altro incrocio si tiene
a sinistra arrivando in breve ad un incrocio (229m) presso una
cappellina dove si svolta a destra; al vicino incrocio davanti
alla cappellina di San Giuseppe si tiene a destra sulla strada
principale. Si procede tra i vigneti affrontando una rampa
molto ripida ed al successivo incrocio (260m) si svolta a
sinistra; la salita è molto impegnativa e si affrontano
fra gli olivi i duri e ravvicinatissimi 1° e 2° tornante
(288m). Dopo un tratto panoramico sul lago si imbocca la Valle
di Oltrezengol con un breve tratto meno duro ma presto il
tracciato si impenna con pendenze fino al 15% e si affrontano il
3° tornante (415m) all'imbocco di un sentiero a sinistra
presso alcuni pannelli informativi, il 4° tornante (447m) ed
il 5° tornante (506m), entrambi molto panoramici, il 6°
tornante (574m) presso l'impressionante e verticale parete
rocciosa sul lato meridionale della valletta ed il 7°
tornante (648m) che si affaccia verso la valle di Loppio. Si
raggiunge Malga Zures (687m) dove la strada spiana brevemente
presso i cartelli che informano sulla battaglia ivi svoltasi nel
corso della Prima Guerra Mondiale e si prosegue in forte salita
nel fitto bosco. Il tracciato per aggirare il Dos Casina
(972m) si snoda a picco sul lago con bella vista; in particolare
si incontra un punto panoramico con panchina vicino ad un grosso
masso ai piedi di un gruppo di antenne con vista sul lago, su
Riva del Garda e le montagne che la circondano, sulla Val di
Ledro oltre il lago e sull'Adamello in lontananza; si affrontano
l'ottavo ed il 9° tornante (940m), in corrispondenza del
quale si distacca a sinistra il sentiero interdetto alle
biciclette che conduce alla chiesetta alpina sulla cima. Si
prosegue ripidamente sul crinale alle spalle del Dos Casina e si
raggiunge il 10° tornante in corrispondenza del quale si
distaccano due carreggiabili, una in salita ed una in discesa;
dopo l'undicesimo tornante si oltrepassa Malga Casina (1033m) e
si lascia a destra il sentiero per la sorgente Acqua d'Oro; si
affronta il 12° tornante presso un pannello informativo nel
fitto bosco e si percorre un lungo traversone passando ai piedi
del Dos Remit (1140m). Con pendenze molto ripide si affrontano
il 13° tornante (1171m), il 14° tornante dopo 200 metri,
il 15° tornante dopo il quale si lascia a destra una stradina
a fondo naturale presso il Crocefis de la Busa del Bonnet ed un
pannello indicatore; dopo il 16° tornante (1289m), presso il
quale si effettua una brevissima contropendenza e si ignora una
stradina a sinistra, si raggiungono alcune baite e la chiesa di
Prati di Nago (1307m). Dopo 130 metri facili che consentono di
rifiatare si ignora una carreggiabile a destra e si riprende a
salire ripidamente superando il 17° tornante; in
corrispondenza del 18° tornante (1368m) si lasciano sulla
sinistra alcune baite e si affronta un tratto faticosissimo con 4
rampe ripidissime intervallate da brevi spazi che consentono di
rifiatare; in uno di questi con un ampio prato a destra si gode
l'ultimo panorama sul lago. In ripida ascesa si affrontano il
19° tornante (1457m), in corrispondenza del quale si distacca
a destra una carreggiabile sbarrata ed il 20° tornante
(1497m); al 21° tornante presso una baita (1521m) in un prato
si affrontano i ripidissimi 210 metri finali. Subito dopo il
22° tornante si sbuca nel parcheggio in mezzo al bosco dove
termina la strada asfaltata a quota 1548m; la presenza degli
alberi impedisce ogni visuale. Una stradina non asfaltata
chiusa al traffico motorizzato non autorizzato continua alle
pendici del Monte Varagna (1779m); in seguito un sentiero
consente di raggiungere a piedi il Monte Altissimo di
Nago<
(Itinerario percorso il 19/10/2018).
|