Il
valico collega il Vallone d'Unerzio, laterale della Val Maira,
con la stessa Val Maira e risulta accessibile mediante una
carreggiabile a fondo naturale solo sul versante del Vallone
d'Unerzio. La strada, costruita per motivi militari negli anni
precedenti la seconda guerra mondiale, viene oggi utilizzata come
via di accesso agli alpeggi presenti nel vallone, in parte ormai
abbandonati e risulta completamente ciclabile.
Si arriva
ad Acceglio (1221m) percorrendo la lunga e pittoresca Val Maira,
una delle più belle e selvagge valli piemontesi; ad un
incrocio (1207m) prima di entrare nel centro abitato si svolta a
sinistra, si percorre il ponte sulla Maira e si inizia a salire
con pendenza impegnativa nel bosco. Si entra nel vallone di
Unerzio e si raggiunge un bivio (1370m) dove si può
scegliere se proseguire a destra lungo il versante occidentale
del vallone seguendo le indicazioni per Viviere e Pratorotondo
oppure svoltare a sinistra per attraversare il torrente,
raggiungere le poche case di Gheit (1372m), proseguire sul
versante orientale fino a Chialvetta (1494m) e ricongiungersi
successivamente al primo tracciato. Proseguendo diritti si
percorre una stradina stretta e ripida che si snoda nel bosco
fino al successivo bivio, dove una diramazione a sinistra
raggiunge in 300 metri la chiesa di Chialvetta, presso la quale
si trova una fontana. Dopo il bivio si trova un breve
falsopiano ma presto la salita riprende molto ripida e si snoda
esposta al sole; si lasciano a sinistra due diramazioni, la prima
asfaltata per Pratorotondo (1639m), dove sorge il rifugio
Unerzio, e la seconda non asfaltata per Viviere (1713m). Si
prosegue su ripida strada ancora asfaltata, ma con fondo molto
rovinato e ricoperto da ghiaietto, che affronta il primo tornante
ed incontra un bivio in corrispondenza del 2° tornante
(1812m) della strada non asfaltata che sale a Prato Ciorliero
(1955m); non si effettua il tornante ma si imbocca a destra una
carreggiabile vietata al traffico motorizzato non autorizzato che
sale molto ripida ed esposta fino alle Grange Mozzegliera
(1862m); prima di arrivare alla fattoria può essere
necessario superare una corda. Si affrontano i facili 2° e
3° tornante e si percorre un tratto in costa incontrando
fondo fangoso presso una sorgente. Dopo i ripidi 4° e 5°
tornante si arriva ai ruderi delle Grange Vallone (1996m) presso
il 6° tornante e si entra nella grande conca di pascoli posta
sotto il valico; la strada militare si inerpica con ampie curve e
3 tornanti in mezzo al vallone sempre esposta al sole; il fondo
risulta sempre ciclabile ed alterna tratti buoni ad altri più
sassosi ed impegnativi, la pendenza è sempre severa; può
essere necessario arrestarsi per superare corde che bloccano il
tracciato; occorre molta attenzione in discesa. Dopo i ruderi
delle Grange Rosano (2044m) ed il 10° tornante (2054m) il
tracciato affronta 3 tornanti ravvicinati e dopo il 14°
tornante (2131m) si porta sul lato meridionale della valle ai
piedi del Monte Freid in una zona sassosa raggiungendo il 15°
ed ultimo tornante; dopo un boschetto si percorre con minori
pendenze un tratto in costa lasciando a destra le Grange Colletto
(2184m) e si arriva al solitario passo, aperto tra il Monte Freid
(2750m) ed il Monte Ciarmetta (2224m). Sull'opposto versante
esiste soltanto un sentiero pedonale che scende a Chiappera; si
gode un ampio panorama sull'alta Val Maira ed i monti sul confine
con la Francia.
(Itinerario percorso il 02/08/2003)
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