Il
Passo di Monscera si trova alla testata della Valle di Bognanco,
che si apre ad ovest di Domodossola, sul confine con la svizzera
Zwischbergental, laterale della valle del Sempione, e risulta
raggiungibile solo dal versante italiano mediante una strada non
asfaltata molto ripida ed un sentierino finale; sul versante
svizzero si può scendere in mountain-bike lungo i sentieri
a patto di essere dotati di ottima tecnica e di essere disposti a
percorrere alcuni tratti a piedi.
Il percorso inizia alla
rotonda (264m) all'ingresso di Domodossola (272m) dove si
abbandona la strada per il centro della cittadina e si imbocca a
sinistra la Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa seguendo le
indicazioni per l'ospedale, Domobianca e Bognanco. Si procede
in falsopiano oltrepassando una seconda rotonda (277m) e si
raggiunge una terza rotonda (285m) nel quartiere di Cortina dove
si lascia a sinistra la strada per Domobianca (1097m) e si segue
la strada provinciale 68 per Bognanco. Il tortuoso percorso
risale con moderate pendenze lo stretto e boscoso fondovalle
attraversando due volte il torrente; dopo il Ponte di Torno
(441m) e la frazione isolata di Torno la salita diventa
impegnativa ed il tracciato si snoda tagliato nella roccia alto
rispetto al torrente Bogna. Dopo una centrale elettrica la
salita diventa molto dura e si percorre un moderno viadotto dal
quale si vede a destra una cascata che scende da una strettissima
valletta laterale; dopo il bivio a destra per Messasca ed un
ponte, si affronta un tornante (565m) per arrivare presso le case
di Campeglio, dove la pendenza si attenua. In breve si
raggiunge il ponte (603m) all'ingresso di Fonti di Bognanco,
frequentata stazione termale; subito dopo il ponte la strada si
impenna ed attraversa il centro abitato con pendenze molto ripide
(fino al 13%); nella piazza (646m) presso l'accesso delle terme
si trova una fontana. Presso la chiesa (669m) si affronta il
primo dei 26 tornanti che da Fonti conducono all'Alpe San
Bernardo (1628m); subito dopo il secondo si transita sopra il
paese e si continua per un tratto nel fondovalle in impegnativa
ascesa. Dopo il 3° tornante (751m) il tracciato si innalza
rispetto al fondovalle per salire lungo il boscoso versante
settentrionale della valle e supera la frazione di Possetto
(769m); al 7° tornante (875m) si lascia a sinistra la
frazione Camisanca ed all'ottavo tornante (907m) si ignora a
destra l'accesso alla frazione Boco. In corrispondenza del 9°
tornante (953m) si ignora a sinistra la diramazione asfaltata di
2 chilometri per Pizzanco (1142m) e si continua in forte
salita. La pendenza diminuisce entrando nel centro abitato di
San Lorenzo (980m), capoluogo del comune di Bognanco in bella
posizione sul versante settentrionale della valle; nella
piazzetta di fronte alla chiesa si trova una bella
fontana. Ancora nel centro abitato si affronta il 10°
tornante presso le cappelle della Via Crucis e si prosegue senza
troppe difficoltà fino all'undicesimo tornante dove la
pendenza diventa molto dura; si supera la località Croce
(1034m) e dopo il 12° tornante si effettua il 13°
tornante (1059m) presso le case della parte bassa di
Graniga. Dopo il 14° tornante si raggiunge con strada
ancora abbastanza agevole la frazione di Graniga (1108m), che si
lascia a sinistra in corrispondenza del 15° tornante dove si
trovano un parcheggio ed un ristorante. Il tracciato diventa
più stretto e continua con pendenze sempre molto ripide;
in corrispondenza del 17° tornante (1179m) si lascia a
sinistra una diramazione asfaltata di 750 metri che conduce a
Gomba (1243m). Si procede con pendenza moderata e poco dopo si
attraversa la valle su un ampio e moderno viadotto poco intonato
con la struttura del resto del percorso (1193m alla fine del
viadotto). Dopo un tratto duro e tortuoso nel bosco ed il 18°
tornante (1244m) si raggiungono le baite dell'Alpe Vercengio
(1292m) in mezzo ad ampie praterie; si continua con strappi molto
duri alternati a qualche tratto pedalabile e si superano il 19°
ed il 20° tornante. Il 21° tornante è il primo
dei 6 ultimi durissimi tornanti regolarmente distanziati; dopo la
fontana (1479m) dell'Alpe Cimaloro si affronta il 22°
tornante bosco. Dopo il 26° ed ultimo tornante (1555m) il
tracciato si snoda tra i prati sul filo del crinale con ampio
panorama superando alcune baite prima di rientrare nel bosco e
raggiungere l'oratorio di San Bernardo, presso il quale termina
la strada asfaltata presso un'area attrezzata con fontana; il
luogo è estremamente ameno in mezzo a folte pinete.
Dopo
80 metri di sterrato si incontra un bivio; entrambe le direzioni
sono indicate per il Passo di Monscera ma il cartello a sinistra
vale solo per gli escursionisti a piedi. Infatti la stradina
sterrata di sinistra raggiunge in breve un parcheggio presso il
rifugio San Bernardo, dal quale inizia il sentiero pedonale che
conduce al Lago Paione, al Lago Variola ed al Lago di Ragozza
(1958m) ed in ambiente aperto ed esposto al sole al Rifugio
Gattascosa (1993m) dal quale si sale poi al passo.
Bisogna
seguire invece le indicazioni per il Passo di Monscera che
invitano a seguire il percorso di destra: il tracciato di destra
scende ripido con fondo naturale per 150 metri e continua facile
per altri 150 metri fino a ritrovare il fondo asfaltato con il
quale si procede con falsopiani, salitelle e discesine fino al
ponte (1608m) sul torrente Rasiga. Dopo il ponte la strada
asfaltata si impenna con pendenze ripide ed una serie di tornanti
ravvicinati nel fitto bosco; dopo i primi 4 tornanti la pendenza
diventa ancora più ripida (fino al 21%) e si procede con
molta difficoltà; bisogna anche prestare molta attenzione
alle canaline di scolo trasversali oblique. Presso il 10°
tornante si lascia a sinistra il rifugio Il Dosso (1719m) ed in
corrispondenza del 12° tornante si incontrano sempre sulla
sinistra le baite dell'alpeggio di Arza (1754m); al 13° ed
ultimo tornante si ignora la carreggiabile a destra per
l'alpeggio ed i laghi di Paione e si tiene a sinistra ancora
molto ripidamente su asfalto. 100 metri dopo il tornante
l'asfalto termina definitivamente e si procede nel bosco su
strada a fondo naturale incontrando rampe molto ripide alternate
a tratti dalla pendenza ragionevole e fondo compatto ma sassoso
ed in alcuni punti difficoltoso; la ciclabilità è
abbastanza soggettiva perché in alcuni punti io sono stato
costretto a mettere piede a terra ed a percorrere alcune rampe a
piedi spingendo la bicicletta però un ciclista più
giovane, più forte e più agile può riuscire
a percorrere tutto questo tratto restando in sella; in questo
tratto si incontrano alcuni guadi che non provocano
difficoltà. Si esce dal bosco in ampie praterie e si
affrontano 2 tornanti ben pedalabili presso una piccola torre; si
supera l'Alpe di Monscera (1978m) e dopo 200 metri si lascia a
sinistra la stradina più invitante per il Rifugio
Gattascosa e si imbocca la carreggiabile a destra seguendo i
cartelli per il Lago di Monscera ed il Passo di Monscera. La
pendenza risulta inferiore rispetto al tratto precedente ma il
fondo presenta dei sassi e la carreggiabile ogni tanto si
restringe a sentierino per cui bisogna mettere piede a terra di
tanto in tanto anche se la maggior parte di questo tratto risulta
ciclabile. Si raggiunge il Lago di Monscera (2072m) alla base
del passo individuabile dal pilone dell'elettrodotto che sorge
proprio sul valico. Ci sono due sentieri, uno più basso
vicino al lago ed uno leggermente più in alto, che
attraversano una pietraia senza nessuna possibilità di
restare in sella e nel prato raggiungono l'inizio della sella di
valico, dove si può rimontare sulla bicicletta e pedalare
gli ultimi pochi metri fino al cartello di valico presso il cippo
di confine a pochi metri dal traliccio.
Si gode un
grandioso panorama verso ovest osservando il Fletschorn (3996m),
il Lagginhorn (4010m) ed il Weissmies (4023m) sullo spartiacque
con la Saastal; in basso si osserva il valico del Furggu. Il
valico si apre tra la Cima Verosso (2444m) a sud ed il Pizzo
Pioltone (2610m) a nord ed in passato ha avuto una certa
importanza per il transito commerciale oggi completamente
persa.
(Itinerario percorso il 15/07/2017)
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