PASSO DI MONSCERA, 2103m (Verbania-Vallese)



Accesso da Domodossola 24,5 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Domodossola sud(264)-rotonda Cortina(285)
A
0,9

21

2,33

rotonda Cortina(285)-Ponte di Torno(441)
A
4,4

156

3,55

Ponte di Torno(441)-Fonti di Bognanco 1° tornante(669)
A

3,2

228

7,13

Fonti di Bognanco 1° tornante(669)-Possetto(769)
A

1,3

100

7,69

Possetto(769)-Camisanca 7° tornante(875) 
A

1,3

106

8,15

Camisanca 7° tornante(875)-San Lorenzo(980)    
A

1,3

105

8,08

San Lorenzo(980)-17° tornante bivio Gomba(1179)
A

2,3

199

8,65

17° tornante bivio Gomba(1179)-Alpe Vercengio(1292)
A

1,4

113

8,07

Alpe Vercengio(1292)-Alpe Cimaloro(1479)
A

1,9

187

9,84

Alpe Cimaloro(1479)-Alpe San Bernardo(1628)
A

1,5

149

9,93

Alpe San Bernardo(1628)-ponte(1608)
N A

1,0

-20

-2,00

ponte(1608)-Alpe Arza(1754)
A

1,0

146

14,60

Alpe Arza(1754)-Alpe di Monscera(1978)
N A

1,8

224

12,44

Alpe di Monscera(1978)-Passo di Monscera(2103)
N A

1,2

125

10,42




Il Passo di Monscera si trova alla testata della Valle di Bognanco, che si apre ad ovest di Domodossola, sul confine con la svizzera Zwischbergental, laterale della valle del Sempione, e risulta raggiungibile solo dal versante italiano mediante una strada non asfaltata molto ripida ed un sentierino finale; sul versante svizzero si può scendere in mountain-bike lungo i sentieri a patto di essere dotati di ottima tecnica e di essere disposti a percorrere alcuni tratti a piedi.

Il percorso inizia alla rotonda (264m) all'ingresso di Domodossola (272m) dove si abbandona la strada per il centro della cittadina e si imbocca a sinistra la Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa seguendo le indicazioni per l'ospedale, Domobianca e Bognanco.
Si procede in falsopiano oltrepassando una seconda rotonda (277m) e si raggiunge una terza rotonda (285m) nel quartiere di Cortina dove si lascia a sinistra la strada per Domobianca (1097m) e si segue la strada provinciale 68 per Bognanco.
Il tortuoso percorso risale con moderate pendenze lo stretto e boscoso fondovalle attraversando due volte il torrente; dopo il Ponte di Torno (441m) e la frazione isolata di Torno la salita diventa impegnativa ed il tracciato si snoda tagliato nella roccia alto rispetto al torrente Bogna.
Dopo una centrale elettrica la salita diventa molto dura e si percorre un moderno viadotto dal quale si vede a destra una cascata che scende da una strettissima valletta laterale; dopo il bivio a destra per Messasca ed un ponte, si affronta un tornante (565m) per arrivare presso le case di Campeglio, dove la pendenza si attenua.
In breve si raggiunge il ponte (603m) all'ingresso di Fonti di Bognanco, frequentata stazione termale; subito dopo il ponte la strada si impenna ed attraversa il centro abitato con pendenze molto ripide (fino al 13%); nella piazza (646m) presso l'accesso delle terme si trova una fontana.
Presso la chiesa (669m) si affronta il primo dei 26 tornanti che da Fonti conducono all'Alpe San Bernardo (1628m); subito dopo il secondo si transita sopra il paese e si continua per un tratto nel fondovalle in impegnativa ascesa.
Dopo il 3° tornante (751m) il tracciato si innalza rispetto al fondovalle per salire lungo il boscoso versante settentrionale della valle e supera la frazione di Possetto (769m); al 7° tornante (875m) si lascia a sinistra la frazione Camisanca ed all'ottavo tornante (907m) si ignora a destra l'accesso alla frazione Boco.
In corrispondenza del 9° tornante (953m) si ignora a sinistra la diramazione asfaltata di 2 chilometri per Pizzanco (1142m) e si continua in forte salita.
La pendenza diminuisce entrando nel centro abitato di San Lorenzo (980m), capoluogo del comune di Bognanco in bella posizione sul versante settentrionale della valle; nella piazzetta di fronte alla chiesa si trova una bella fontana.
Ancora nel centro abitato si affronta il 10° tornante presso le cappelle della Via Crucis e si prosegue senza troppe difficoltà fino all'undicesimo tornante dove la pendenza diventa molto dura; si supera la località Croce (1034m) e dopo il 12° tornante si effettua il 13° tornante (1059m) presso le case della parte bassa di Graniga.
Dopo il 14° tornante si raggiunge con strada ancora abbastanza agevole la frazione di Graniga (1108m), che si lascia a sinistra in corrispondenza del 15° tornante dove si trovano un parcheggio ed un ristorante.
Il tracciato diventa più stretto e continua con pendenze sempre molto ripide; in corrispondenza del 17° tornante (1179m) si lascia a sinistra una diramazione asfaltata di 750 metri che conduce a Gomba (1243m).
Si procede con pendenza moderata e poco dopo si attraversa la valle su un ampio e moderno viadotto poco intonato con la struttura del resto del percorso (1193m alla fine del viadotto).
Dopo un tratto duro e tortuoso nel bosco ed il 18° tornante (1244m) si raggiungono le baite dell'Alpe Vercengio (1292m) in mezzo ad ampie praterie; si continua con strappi molto duri alternati a qualche tratto pedalabile e si superano il 19° ed il 20° tornante.
Il 21° tornante è il primo dei 6 ultimi durissimi tornanti regolarmente distanziati; dopo la fontana (1479m) dell'Alpe Cimaloro si affronta il 22° tornante bosco.
Dopo il 26° ed ultimo tornante (1555m) il tracciato si snoda tra i prati sul filo del crinale con ampio panorama superando alcune baite prima di rientrare nel bosco e raggiungere l'oratorio di San Bernardo, presso il quale termina la strada asfaltata presso un'area attrezzata con fontana; il luogo è estremamente ameno in mezzo a folte pinete.

Dopo 80 metri di sterrato si incontra un bivio; entrambe le direzioni sono indicate per il Passo di Monscera ma il cartello a sinistra vale solo per gli escursionisti a piedi.
Infatti la stradina sterrata di sinistra raggiunge in breve un parcheggio presso il rifugio San Bernardo, dal quale inizia il sentiero pedonale che conduce al Lago Paione, al Lago Variola ed al Lago di Ragozza (1958m) ed in ambiente aperto ed esposto al sole al Rifugio Gattascosa (1993m) dal quale si sale poi al passo.

Bisogna seguire invece le indicazioni per il Passo di Monscera che invitano a seguire il percorso di destra: il tracciato di destra scende ripido con fondo naturale per 150 metri e continua facile per altri 150 metri fino a ritrovare il fondo asfaltato con il quale si procede con falsopiani, salitelle e discesine fino al ponte (1608m) sul torrente Rasiga.
Dopo il ponte la strada asfaltata si impenna con pendenze ripide ed una serie di tornanti ravvicinati nel fitto bosco; dopo i primi 4 tornanti la pendenza diventa ancora più ripida (fino al 21%) e si procede con molta difficoltà; bisogna anche prestare molta attenzione alle canaline di scolo trasversali oblique.
Presso il 10° tornante si lascia a sinistra il rifugio Il Dosso (1719m) ed in corrispondenza del 12° tornante si incontrano sempre sulla sinistra le baite dell'alpeggio di Arza (1754m); al 13° ed ultimo tornante si ignora la carreggiabile a destra per l'alpeggio ed i laghi di Paione e si tiene a sinistra ancora molto ripidamente su asfalto.
100 metri dopo il tornante l'asfalto termina definitivamente e si procede nel bosco su strada a fondo naturale incontrando rampe molto ripide alternate a tratti dalla pendenza ragionevole e fondo compatto ma sassoso ed in alcuni punti difficoltoso; la ciclabilità è abbastanza soggettiva perché in alcuni punti io sono stato costretto a mettere piede a terra ed a percorrere alcune rampe a piedi spingendo la bicicletta però un ciclista più giovane, più forte e più agile può riuscire a percorrere tutto questo tratto restando in sella; in questo tratto si incontrano alcuni guadi che non provocano difficoltà.
Si esce dal bosco in ampie praterie e si affrontano 2 tornanti ben pedalabili presso una piccola torre; si supera l'Alpe di Monscera (1978m) e dopo 200 metri si lascia a sinistra la stradina più invitante per il Rifugio Gattascosa e si imbocca la carreggiabile a destra seguendo i cartelli per il Lago di Monscera ed il Passo di Monscera.
La pendenza risulta inferiore rispetto al tratto precedente ma il fondo presenta dei sassi e la carreggiabile ogni tanto si restringe a sentierino per cui bisogna mettere piede a terra di tanto in tanto anche se la maggior parte di questo tratto risulta ciclabile.
Si raggiunge il Lago di Monscera (2072m) alla base del passo individuabile dal pilone dell'elettrodotto che sorge proprio sul valico.
Ci sono due sentieri, uno più basso vicino al lago ed uno leggermente più in alto, che attraversano una pietraia senza nessuna possibilità di restare in sella e nel prato raggiungono l'inizio della sella di valico, dove si può rimontare sulla bicicletta e pedalare gli ultimi pochi metri fino al cartello di valico presso il cippo di confine a pochi metri dal traliccio.

Si gode un grandioso panorama verso ovest osservando il Fletschorn (3996m), il Lagginhorn (4010m) ed il Weissmies (4023m) sullo spartiacque con la Saastal; in basso si osserva il valico del Furggu.
Il valico si apre tra la Cima Verosso (2444m) a sud ed il Pizzo Pioltone (2610m) a nord ed in passato ha avuto una certa importanza per il transito commerciale oggi completamente persa.

(Itinerario percorso il 15/07/2017)



La cappella di San Bernardo

Il valico visto dal bivio per il rifugio Gattascosa

La strada di salita ed il versante ossolano

Il lago ed il passo

Panorama sui monti del versante svizzero


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