L'alpeggio
si trova alla sommità della lunga sella situata sullo
spartiacque tra la Val Cavargna ad ovest e la Valle Sanagra ad
est alle pendici settentrionali del Sasso di Cusino (1328m) e
risulta raggiungibile mediante una ripida stradina non asfaltata
dal versante orientale; dal versante occidentale una strada
asfaltata sale da Cusino a Malè (1144m), piccolo centro
abitato situato all'estremità occidentale della sella di
valico; 300 metri prima di Malè si imbocca un sentiero
percorribile in mountain-bike solo nella direzione dall'Alpe
Logone verso Malè.
Sul versante orientale il
percorso inizia sulla sponda del Lago di Como a Menaggio (201m),
dove si imbocca la tortuosa e frequentata strada per Porlezza e
Lugano che sale stretta e con continue curve e tornanti a Croce
(392m). Si continua con breve discesa e falsopiano fino a
Cardano (396m), dove si svolta a destra imboccando una strada più
tranquilla che conduce in moderata ascesa a Codogna (443m),
capoluogo del comune di Grandola ed Uniti; dopo il municipio si
sale con duri tornanti alla chiesa e con un breve falsopiano si
raggiunge Velzo (479m). La strada continua solitaria fra prati
e boschi con duri tornanti ed arriva a Naggio (657m); subito dopo
la chiesa parrocchiale si svolta a sinistra e, dopo 200 metri, si
abbandona a sinistra la strada per Carlazzo seguendo i cartelli
per Val Sanagra e Monti di Gottro. Si imbocca dunque la
stretta stradina della Val Sanagra che sale sempre ripida con
alcuni stretti e ravvicinati tornanti per imboccare la vallata
alta in costa rispetto al torrente presso la cappella di San
Rocco (761m), dopo la quale il percorso cambia aspetto e, dopo
una breve e dolce discesa, si procede alternando tratti facili e
rampe impegnative lungo la stradina ancora asfaltata che si snoda
in costa nel bosco. Si lascia a sinistra una diramazione e si
affrontano alcuni stretti tornanti presso alcune case; poco dopo
si lascia a sinistra la diramazione per Monti di Gottro (918m) e
si percorrono 500 metri in sensibile discesa con l'asfalto
piuttosto deteriorato ed in autunno coperto di foglie; si
riprende a salire moderatamente effettuando una diversione nella
Val Mesino, poi la salita diventa costantemente ripida e si
affrontano quattro duri tornanti; l'asfalto termina in località
Spino (1040m) dove si lascia a destra il percorso per l'Alpe
Livea (1302m). Si svolta a sinistra superando una sbarra e si
imbocca nel fitto bosco una stretta carreggiabile chiusa al
traffico motorizzato non autorizzato che presenta 800 metri
terribili: dopo una breve ripidissima rampa ed un breve
falsopiano si affronta una salita molto ripida e con fondo
abbastanza sconnesso, tale da risultare ai limiti della
ciclabilità; in autunno il fondo risulta interamente
ricoperto di foglie; un tornante cementato è seguito da
una breve ma micidiale rampa fortunatamente cementata; il
successivo ravvicinato tornante immette in un tratto a fondo
naturale leggermente meno duro del precedente e ciclabile senza
troppi affanni. Si raggiunge il cancello di ingresso all'alpe,
da richiudere se viene trovato chiuso, si esce dal bosco e si
procede alternando tratti facili a ripide rampe sempre ciclabili;
dopo essere passati presso una prima casa si raggiunge l'Alpe
Logone (1184m), dove sorgono gli edifici per gli allevatori ed il
bestiame che vi trascorrono la stagione estiva. Un sentiero
quasi sempre ciclabile si snoda in saliscendi fino ad un
successivo cancello ed una breve discesa tra i prati conduce alla
strada asfaltata che sale da Cusino a Malè. Imboccando
la stradina sterrata di fronte si raggiunge in breve una fontana
presso un'area attrezzata per la sosta; superando a piedi pochi
gradini e riprendendo a pedalare su ripido sentiero si arriva in
breve al Santuario di Nostra Signora della Salute (1201m),
costruito nel 1906 su un dosso in splendida posizione panoramica
con ampia vista sul gran cerchio di montagne della Val
Cavargna.
Sul versante occidentale il percorso inizia dal
Piano di Porlezza nel comune di Carlazzo ad una rotonda (323m)
dove si abbandona la strada che congiunge Menaggio (201m), sulla
sponda occidentale del lago di Como, a Porlezza; dalla rotonda a
Menaggio ci sono 7 chilometri mentre dalla rotonda a Porlezza
lungolago ci sono 5,1 chilometri; tra Menaggio e Porlezza ci sono
tratti discontinui di pista ciclabile.Si imbocca la strada
provinciale 10 che sale a Carlazzo con un lungo e panoramico
traversone dalla pendenza moderata nel primo chilometro ed in
seguito molto impegnativa; all'incrocio (478m) presso il
municipio si lascia a sinistra la strada per Corrido e Porlezza e
si tiene a destra seguendo le indicazioni per la Val Cavargna. Si
sale con impegnative pendenze nella stretta gola rocciosa con cui
la Val Cavargna sbuca nella piana di Porlezza; dopo il 1°
tornante (584m), il 2° tornante (594m), il 3° tornante
(616m) ed il 4° tornante (624m) si attraversa il Ponte di
Sant'Ambrogio (648m), confine tra i territori comunali di
Carlazzo e Cusino, e dopo una ripida rampa si passa ai piedi
(661m) della chiesa di Sant'Ambrogio (674m), edificata nel 1100,
poi dopo un breve tratto facile si affronta un duro tratto in
costa lungo una ripida parete rocciosa superando una cappella
(677m) ed un ponte (704m) sul torrente che percorre la laterale
Valle Pioda. Dopo il 5° tornante (733m) ed il 6°
tornante (754m) si raggiunge in forte salita Cusino (798m); 100
metri prima della chiesa parrocchiale si svolta a destra ad un
incrocio (797m) seguendo i cartelli indicatori per "Madonna
della Salute" e "Monti di Lugone" e si imbocca una
stretta strada asfaltata che si inerpica ripida con alcuni
tornanti sul versante orientale della valle dapprima fra le case
e poi nel bosco. Ancora fra le case si effettua il 5°
tornante (812m) e dopo un traversone al limite superiore del
centro abitato si affrontano ravvicinati il 6° tornante
(854m), il 7° tornante, l'ottavo tornante (874m), il 9°
tornante (890m), il 10° tornante (901m), l'undicesimo
tornante (917m), il 12° tornante (925m) ed il 13°
tornante (940m); presso le baite di Valdessa si affrontano altri
2 tornanti. Dopo una torretta con antenne la stradina entra in
un'umida valletta e presenta pendenze durissime; si passa sul
lato meridionale del dosso dove sorge il Santuario e si raggiunge
un tornante con fondo sconnesso (1133m); una ripida rampa in
cemento conduce ad un pianoro all'estremità occidentale
del valico dell'Alpe Logone (1181m). Sulla destra si imbocca
il sentiero per l'Alpe Logone che però in parte non
risulta ciclabile in questo senso. Proseguendo lungo la strada
asfaltata si percorrono alcuni metri piani di fronte ad un
laghetto poi si piega a sinistra (1182m) per scendere in 300
metri a Malè (1144m), dove sorge la locanda Maria; al
termine della strada si trova una bella fontana.
(Itinerario
percorso il 29/10/2005)
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