Il
Plan Chécrouit è il cuore della zona sciistica di
Courmayeur; la ripidissima strada non asfaltata raggiunge la
stazione superiore della cabinovia da Dolonne con pendenze tali
da rendere difficoltosa la ciclabilità in molti punti
anche se il fondo è buono benché molto polveroso;
se un ciclista non è giovane, forte e molto ben allenato
deve rassegnarsi a percorrere qualche tratto a piedi.
Dall'ampia
rotonda (1203m) di accesso al centro di Courmayeur (1220m) si
seguono le indicazioni per Dolonne e si scende decisamente fino
al ponte (1179m) sulla Dora di Courmayeur; si risale brevemente
alla frazione Dolonne arrivando all'incrocio all'inizio del paese
(1184m) dove si tiene a sinistra lasciando a destra il parcheggio
della telecabina. Si percorre dapprima in forte salita e poi
in falsopiano la bella strada asfaltata ai piedi del compatto
nucleo di Dolonne fino ad una piazzetta dove ci sono le righe
gialle del capolinea dell'autobus; si imbocca la stradina a
destra fra le case seguendo le indicazioni per il Fun Park
Dolonne; al termine della via si svolta a sinistra e si procede
diritti fino alla fine del paese ed all'inizio dei prati. Si
lascia a destra un bar e si imbocca (1221m) la strada con il
divieto di transito ai veicoli motorizzati non autorizzati,
ancora per poco asfaltata, che passa sotto l'arco del Fun Park
Dolonne e si inerpica molto ripida e stretta tra i prati. Dopo
400 metri termina il tratto asfaltato (1289m) e si aggira una
sbarra entrando nella valle del torrente Dolonne; la prima rampa
sterrata è micidiale e già presenta problemi di
ciclabilità ai ciclisti normali. Si entra nel bosco e
si procede in sella con pendenze ripide ma superabili, poi si
affrontano 3 tornanti al limite nel bosco sui bordi di una pista
da sci; si affrontano dunque ravvicinati rimanendo in sella il 1°
tornante (1352m), il 2° tornante (1379m) e l'ampio 3°
tornante (1393m) in corrispondenza del quale si lasciano a
sinistra le baite di Golettes. Subito dopo il 3° tornante
la pendenza diventa impossibile e si deve percorrere qualche
metro a piedi; si continua nel bosco passando sotto i cavi della
cabinovia e si alternano tratti ciclabili ed altri a spinta; a
piedi si affronta il mostruoso 4° tornante (1459m). Si
procede ancora nel bosco con pendenze molto ripide che possono
costringere a percorrere qualche tratto a piedi; si incrociano
nuovamente i cavi della cabinovia e dopo l'attraversamento di una
pista da sci la pendenza diminuisce leggermente consentendo di
procedere in sella fino al 5° tornante (1553m); dopo un
tratto tranquillamente ciclabile si deve spingere a piedi per
superare il mostruoso 6° tornante (1571m). Si percorre ora
una pista da sci larga e dal buon fondo ma con pendenze terribili
che costringono a procedere a piedi; un cambio di pendenza
consente di risalire in sella ma il ripidissimo 7° ed ultimo
tornante (1656m) richiede di mettere piede a terra; dopo il
tornante la pendenza diminuisce e si può affrontare
pedalando l'ultimo tratto che conduce a Plan Chécrouit. Una
stradina pianeggiante conduce a destra alla base della stazione
della cabinovia mentre una carreggiabile a sinistra si dirige
verso la piscina di altitudine; una stradina delle pendenze
mostruose procede verso il Col Chécrouit (1953m) e Courba
Dzeleuna (2048m) ma nell'estate 2020 non risulta percorribile a
causa di una frana.
(Itinerario percorso il giorno
19/07/2020)
|