L'impianto
di risalita che collega Cervinia a Plateau Rosà presenta
due stazioni intermedie, quella di Plan Maison (2554m) e quella
di Cime Bianche Laghi (2812m), da dove parte la funivia che
raggiunge la stazione di arrivo (3463m) della Testa Grigia
(3480m) presso il ghiacciaio. La stazione di Cime Bianche
Laghi è raggiunta anche da una stradina non asfaltata che
sale diritta dapprima in mezzo ai prati e poi tra sassi e detriti
e presenta un fondo generalmente buono ma pendenze sempre dure ed
in alcuni tratti micidiali ed oltre il limite della ciclabilità,
anche se il limite di ciclabilità è un criterio
soggettivo che dipende da età, forma ed allenamento del
ciclista. Il tracciato risulta coperto dalla neve per la
maggior parte dell'anno e nella stagione sciistica è sede
della pista del Ventina ma nel periodo più caldo
dell'estate la stazione di Cime Bianche Laghi risulta accessibile
da Cervinia mediante la difficile pista in terra battuta. I
tratti più ripidi con pendenze superiori al 20% sono stati
asfaltati nella parte iniziale; il tracciato è chiuso al
traffico motorizzato non autorizzato ma si incontrano i
fuoristrada degli allevatori diretti agli alpeggi e dell'ente che
gestisce la diga e gli automezzi anche pesanti impegnati nei
lavori di manutenzione degli impianti di risalita e delle piste
da sci. Molti ciclisti salgono utilizzando la cabinovia ed
effettuano solo la discesa lungo la strada oppure lungo
l'apposita pista di downhill. La quota elevatissima e la
posizione vicino ai ghiacciai con conseguente alto rischio
atmosferico di vento forte e maltempo improvviso impongono di
affrontare questa durissima salita solo con previsioni
meteorologiche di bel tempo stabile e soleggiato.
Alla
rotonda di fronte alla chiesa nel centro di Cervinia
(2006m) si si tiene a destra e poco dopo si effettua un tornante
sinistrorso (2012m) ignorando la diramazione a destra; con il
successivo vicino tornante si sbuca nel piazzale (2025m) di
fronte alla storica stazione di partenza della funivia per Plan
Maison e Plateau Rosà ignorando la strada a sinistra che
conduce al parcheggio della funivia. Si imbocca la stradina a
destra della funivia che procede ancora asfaltata costeggiando
l'edificio della stazione e procede diritta al primo incrocio
lasciando a destra una strada asfaltata più ampia; subito
dopo si ignora una stradina a senso unico a sinistra e si
incontra un bivio dove occorre tenere a sinistra ai piedi del
muraglione del piazzale di un condominio che sorge sulla destra;
il fondo diventa sterrato ma presto si ritrova brevemente
l'asfalto; si oltrepassano due condomini a sinistra. Al
termine del tratto asfaltato si incrocia una pista da sci e si
raggiungono le poche baite di Bardoney (2046m), dove si trovano
un maneggio ed un ristorante; subito dopo si incontra a sinistra
la stradina sterrata che parte dal parcheggio più a nord e
può fungere da alternativa; si tiene a destra e si
comincia a salire ripidamente. Una rampa dalla pendenza
terribile ma con il fondo asfaltato conduce al 1° tornante
(2084m) poi si procede su ripido sterrato incontrando il 2°
tornante, in corrispondenza del quale si ignora la carreggiabile
a destra al limite della vegetazione boschiva. Si ignora la
diramazione a sinistra per l'alpeggio Barmaz e dopo una rampa al
limite della ciclabilità si affronta il 3° tornante;
con pendenza più ragionevole si supera il 4° tornante,
si transita presso l'alpeggio Chavanon (2229m) e si affrontano i
ravvicinati 5° e 6° tornante. Si percorre un lungo
rettilineo che alterna tratti duri a rampe micidiali; le prime
rampe sono asfaltate e si riescono a superare rimanendo in sella
ma l'ultima rampa del rettilineo è sterrata e troppo lunga
e dura per non essere costretti a mettere piede a terra e
procedere a spinta. Dopo l'incrocio con il sentiero 18E che
conduce a sinistra ad un bar-ristorante il tracciato sfiora i
ruderi della Malga Goillet (2428m) e dopo un edificio di servizio
del comprensorio sciistico si affronta il ripido 7° tornante;
presso un'altra costruzione si lascia a sinistra ad un incrocio
(2528m) la carreggiabile che raggiunge la diga che genera in una
conca glaciale il Lago Goillet (2511m), meraviglioso specchio
d'acqua nel quale si riflette il Cervino. In tutto il percorso
risulta sempre ben individuabile oltre il Lago Goillet la
stazione di Plan Maison (2554m), dapprima vista dal basso e poi
dall'alto, che funge da utile punto di riferimento. Dopo un
tratto ciclabile con vista sul lago si procede molto ripidamente
al limite della ciclabilità di fianco alla cascata del
Torrent Pousset che alimenta il Lago Goillet e si guadano un
primo (2632m) ed un secondo ramo dello stesso torrente. Quando
il percorso piega a sinistra ad un incrocio (2703m) si lascia a
destra la breve diramazione di accesso alla stazione di partenza
della seggiovia Goillet ed al bar-ristorante Pousset che funziona
solo nella stagione dello sci. Dopo due rampe molto ripide e
difficilmente ciclabili si procede con dure pendenze che
consentono comunque di pedalare rimanendo sempre in sella e si
raggiunge Cime Bianche Laghi (2812m) dove si trova la seconda ed
ultima stazione intermedia della funivia Cervinia-Plateau Rosà;
vi si trova anche un buon bar-ristorante. Si gode un panorama
entusiasmante sul Cervino e sul ghiacciaio di Plateau Rosà,
sul vicino Lago delle Cime Bianche (2804m) e su tutta la conca di
Cervinia.
Dopo la stazione si trova una zona interessata
nel 2022 da un cantiere che sta modificando la morfologia della
zona e la carreggiabile che prosegue con 6 tornanti fino al Colle
Superiore delle Cime Bianche (2982m), che si trova sullo
spartiacque tra la conca di Cervinia e l'alta valle d'Ayas,
risulta troppo ripida per risultare ciclabile.
(Itinerario
percorso il 15/07/2022).
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