Il
lago si trova presso l'Alpe Colina (1947m) alla testata della
Valle del Bosco, appartata vallata sulle montagne a nord-ovest di
Sondrio tra la Valmalenco ed il Monte Disgrazia, e risulta
raggiungibile mediante una strada inizialmente asfaltata ed in
seguito a fondo naturale.
Si parte dal capoluogo
valtellinese (307m) imboccando la strada provinciale per la
Valmalenco che si segue in forte salita a tornanti con bella
vista sulla città; poco prima della località
Mossini (453m) si svolta a sinistra e si sale con ripide pendenze
e scarso traffico alle frazioni di Moroni (659m) e di Triangia
(797m), situata in bella posizione panoramica a dominare la conca
di Sondrio e la media Valtellina. Si abbandona la strada per
Castione Andevenno seguendo i cartelli per il lago di Triangia;
si attraversa il centro del paese e si imbocca la strada ben
asfaltata che sale stretta e ripida nel fitto bosco. Al
secondo tornante si lascia a destra la diramazione a fondo
naturale che in 100 metri raggiunge il lago di Triangia; si
continua in dura ascesa nell'ombra del bosco lasciando a destra
al 4° tornante le baite di Prati Vesolo (1033m). Al 5°
tornante su raggiunge la frazione di Ligari (1092m) dove si
trovano una bella fontana ed un posto di ristoro; dopo altri due
ravvicinati tornanti si affronta un lungo tratto in costa
alternando rampe molto ripide e pezzi dalla pendenza moderata;
quando si è a 2 Km da Ligari il fondo asfaltato lascia il
posto ad un ottimo sterrato in falsopiano per 460 metri; si
ritrova brevemente l'asfalto per raggiungere l'ottavo tornante
nei pressi della località Prati Rolla (1304m); si gode uno
splendido panorama su Sondrio, 1000 metri più in basso, e
sul Pizzo Scalino. Si continua su fondo naturale, interrotto
da alcuni tratti asfaltati, e si affrontano alcuni ripidi
tornanti che conducono a Forcola (1518m), località posta
sul crinale tra la bassa Valmalenco e la Valtellina, che si
lascia sulla destra in corrispondenza del 14° tornante. Dopo
il 15° tornante si aggira il costone e si gode lo splendido
panorama che si apre sul gruppo del Bernina ed i suoi ghiacciai;
si ritrova l'asfalto per superare il 16° tornante e ritornare
in ripida ascesa sul versante settentrionale della valle
dell'Adda. L'asfalto termina definitivamente e si raggiunge un
bivio dove occorre imboccare la strada a destra con fondo
sconnesso e ripida pendenza per affrontare il tratto più
difficile del percorso. La stradina sale nel fitto bosco molto
ripida con fondo accidentato ma sempre ciclabile; nei tratti più
ripidi ed in corrispondenza dei tornanti il fondo è stato
però cementato per favorire l'accesso estivo dei veicoli
fuoristrada alle malghe ed anche i ciclisti ringraziano ! Dopo
il 24° ed ultimo tornante si scende ripidamente per
brevissimo tratto e si procede alternando ripide rampe e tratti
abbastanza facili; si raggiunge una radura dove si trovano una
fontana ed un cartello segnaletico e si continua nel bosco con
pendenza moderata interrotta da qualche rampa; il fondo si
mantiene discreto. Dopo aver superato senza vederla l'Alpe
Poverzone (1850m) si esce dal bosco raggiungendo l'Alpe Prato
Secondo (1928m); vi si gode un ampio panorama sulle Alpi Orobie e
sul fondovalle valtellinese. Si procede in leggera salita tra
i prati e poi in forte ascesa attraverso il fitto bosco che
ricopre la ripida parete che scende dal Monte Canale (2522m);
dopo un tratto facile ed un'altra impegnativa salita si raggiunge
l'ampia conca prativa dove sorge l'Alpe Marscenzo (2009m) e si
procede in falsopiano; si discende per guadare senza difficoltà
due ruscelletti e si riprende a salire passando presso due baite
a quota 2060m. Con vista sull'Alpe Colina si sale con pendenza
molto ripida tra prati popolati di marmotte fino ad un crinale,
poi si scende ripidamente per breve tratto e si raggiunge la
moderna stalla costruita sopra l'Alpe Colina (1947m) presso la
quale si trova un bivio, dove si lascia a sinistra la
carreggiabile per l'alpeggio e si svolta a destra per affrontare
tra i pascoli un ultimo tratto di leggera salita che consente di
raggiungere il lago in un meraviglioso e tranquillo ambiente di
alta montagna.
Una strada non asfaltata costruita nel 2000
sale invece da Postalesio (516m), paese situato sulle pendici
settentrionali della Valtellina e raggiungibile dal fondovalle
sia direttamente sia passando da Berbenno di Valtellina oppure da
Castione Andevenno. Da Postalesio si segue la strada per la
Riserva Naturale delle Piramidi che sale con ripidi tornanti
sopra il paese e si raggiunge la località di Pra Lone
(1028m), da dove inizia la nuova strada non asfaltata che sale
con pendenze molto ripide all'Alpe Colina ed al lago.
Chi
proviene dalla bassa Valtellina e vuole evitare di raggiungere
Sondrio può partire dalla stazione di San Pietro Berbenno
(271m) per salire ripidamente a Berbenno di Valtellina (370m),
procedere in costa per Postalesio (516m) e Castione Andevenno
(447m) e quindi salire con ampi tornanti a Triangia, dove si
incontra la strada proveniente da Sondrio.
(Itinerario
percorso il 30/06/2001)
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