La
cappella, intitolata a Notre Dame de la Lumière, sorge in
cima al Monte Cotolivier sul crinale che separa la valle
principale della Dora Riparia dalla valle della Dora di
Bardonecchia in splendida posizione panoramica; essa risulta
visibile a chi risale la valle fin da Exilles ma soprattutto si
nota percorrendo il lungo rettilineo che conduce a Oulx.
Dal
centro di Oulx (1075m) si imbocca la strada per Bardonecchia, si
attraversa la Dora Riparia e, dopo poche decine di metri, si
svolta a sinistra imboccando la segnalata Via Cotolivier con una
ripida rampa. Si sale duramente su ampia strada asfaltata tra
numerosi condomini; al termine dell'abitato la strada si
restringe ed il fondo peggiora perché l'asfalto è
quasi completamente scomparso. Si sale nel fitto bosco fino al
1° tornante (1186m), presso le invisibili case la Beu, dove
si lascia a destra una stradina a fondo naturale per Villaret; si
continua in forte salita su asfalto rovinato; al 3° tornante
(1387m) si lascia a destra una stradina a fondo naturale che sale
a Castello e scende a Beaulard. Dopo altri due tornanti si
raggiunge la frazione Pierremenaud (1442m), dove si incontra una
bella fontana, ultima possibilità di approvvigionamento
d'acqua, di fronte alla cappellina dedicata a Sant'Antonio da
Padova; subito dopo la borgata termina l'asfalto e si raggiunge
il 6° tornante (1472m) dove si lascia a sinistra la
sconsigliata stradina a fondo naturale per Soubras ed Amazas. Si
sale duramente incontrando duecento metri asfaltati presso
un'antenna e si supera un parcheggio per autovetture; si esce dal
bosco e si entra nella conca dei pascoli dove sorge la borgata
Vason (1650m), che si raggiunge dopo il 7° tornante. Si
continua in forte salita nel bosco con numerosi tornanti su fondo
naturale generalmente buono; ogni tanto si riesce a scorgere la
bianca cappella sulla vetta; dopo il 15° tornante si vedono i
tornanti successivi disegnati sulla montagna tra gli alberi. Al
22° ed ultimo tornante (2048m) si lascia a sinistra la
carreggiabile per le Granges Pourachet (2027m), si supera una
sbarra e si affrontano gli ultimi ripidi 450 metri che
rappresentano forse il punto più duro del percorso ma
risultano sempre ciclabili e che conducono sulla sommità
del monte dove sorge la cappella. La cappella è stata
costruita in ricordo del miracoloso alone di luce che avvolse e
salvò due viaggiatori del luogo di ritorno dalla Francia e
sorpresi da una tempesta tra le impervie montagne; nel momento in
cui essi sembravano perduti rivolsero un'accorata preghiera alla
Beata Vergine Maria ed una luce miracolosa li condusse in salvo;
si festeggia nella domenica più vicina al 20 giugno o, in
caso di maltempo, in una delle domeniche successive. Il
panorama è strepitoso: a sud sul vicinissimo Monte
Chaberton, a sud ed est sull'alta Valle di Susa e le montagne che
la separano dalla valle del Chisone, a nord sul Rocciamelone, il
Monte Seguret ed il Monte Jafferau; solo ad ovest il fitto bosco
ostacola la visuale.
(Itinerario percorso il 07/07/2002)
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