GUADO DELL'ENTOVASCO, 2380m (Sondrio)



Accesso da Sondrio 31 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Sondrio(294)-bivio Sant'Anna(408)
A
1,7

114

6,71

bivio Sant'Anna(408)-Mossini(466)
A
1,3

58

4,46

Mossini(466)-Gualtieri(610)
A
2,5

144

5,76

Gualtieri(610)-Prato(665) 
A
2,0

55

2,75

Prato(665)-bivio Lanzada(726)
A
1,6

61

3,81

bivio Lanzada(726)-Torre Santa Maria(784)
A
1,0

58

5,80

Torre Santa Maria(784)-Sant'Anna(818)
A
0,9

34

3,78

Sant'Anna(818)-Chiesa Valmalenco sud(960)
A
2,9

142

4,90

Chiesa Valmalenco sud(960)-Chiesa Valmalenco semaforo(967)
A
0,6

7

1,17

Chiesa Valmalenco semaforo(967)-Costi(1023)
A
0,8

56

7,00

Costi(1023)-Val Rosera(1279)
A
2,9

256

8,83

Val Rosera(1279)-San Giuseppe(1430) 
A
2,2

151

6,86

San Giuseppe(1430)-Ristorante Sasso Nero(1510)
A
1,2

80

6,67

Ristorante Sasso Nero(1510)-Alpe Entova(1917) 
N A
4,4

407

9,25

Alpe Entova(1917)-tornante 2173
N A

2,7

256

9,48

tornante 2173-Guado dell'Entovasco(2380) 
N A

2,3

207

9,00




Il guado è il punto più elevato raggiungibile in bicicletta della strada non asfaltata che un tempo raggiungeva la stazione inferiore della teleferica dello Scerscen ed il Lago del Tricheco (2738m), ma dopo il torrente è stata completamente cancellata da una enorme frana.
La località si trova in alta Valmalenco, ai piedi del Sass d'Entova (3329m) e della Vedretta di Scerscen Inferiore, uno dei principali ghiacciai del versante italiano del Bernina (4049m), e risulta raggiungibile mediante una lunga e ripida strada non asfaltata un tempo utilizzata per trasportare gli sciatori che praticavano lo sci estivo sul ghiacciaio.

Il percorso inizia a Sondrio dove si imbocca la Via Bernina ad una rotonda (294m) nella zona occidentale del capoluogo valtellinese seguendo le indicazioni per la Valmalenco; dopo 200 metri quasi piani si comincia a salire con forti pendenze e si affrontano gli impegnativi 1° tornante (344m) e 2° tornante (382m) mentre si gode un bel panorama sulla città ed il tratto centrale della Valtellina.
In corrispondenza dell'incrocio (408m) con la diramazione a sinistra per la frazione di Sant'Anna si supera un crinale e si incontrano 300 metri di falsopiano, poi si riprende a salire affrontando il 3° tornante e lasciando a sinistra ad un incrocio (445m) la strada per Triangia.
Il tracciato attraversa la parte più elevata (466m) della frazione di Mossini il cui centro rimane più in basso (453m) rispetto alla strada provinciale; dopo un breve falsopiano la strada entra nella Valmalenco e si snoda in costa nel bosco con dure pendenze.
Dopo l'incrocio (610m) dove si lascia a destra la breve diramazione di accesso alle poche case di Gualtieri (623m) si percorre un moderno viadotto al cui termine (636m) si entra nel territorio del comune di Torre Santa Maria.
Subito dopo si lascia a sinistra ad un incrocio (643m) la diramazione per la frazione Cagnoletti e si procede in moderata ascesa prima di iniziare a scendere leggermente fino a Prato (665m), dove si lascia a destra una breve diramazione per il comune di Spriana (754m) che attraversa su un ponte il torrente Mallero.
Dopo un tratto abbastanza rettilineo lungo il torrente si oltrepassa la frazione Tornadù (698m) e si arriva ad un incrocio (726m) dove occorre scegliere tra due percorsi paralleli: il vecchio e più tortuoso tracciato che attraversa il paese di Torre Santa Maria e raggiunge il centro di Chiesa in Valmalenco oppure la nuova strada, più ampia e frequentata che evita i centri abitati.
Quest'ultima transita ai piedi di Chiesa in Valmalenco e, dopo aver lasciato a destra le strade per Caspoggio (1093m) e Lanzada (983m), raggiunge la località Costi nella parte settentrionale del paese; per la descrizione vedi la scheda Campomoro (1995m).
Seguendo a sinistra il vecchio tracciato con diritto di precedenza si effettuano il 4° tornante in corrispondenza dell'incrocio ed il vicino 5° tornante e si attraversa il centro abitato di Torre Santa Maria transitando ai piedi (784m) della chiesa parrocchiale.
Dopo il paese si attraversa un ponte (778m) e si scende brevemente, poi si riprende a salire passando presso la frazione Sant'Anna (796m al bivio a destra per la chiesetta e 818m al bivio a sinistra per Ciappanico).
Si procede in costa con sensibili pendenze e si affrontano nel bosco il 6° tornante (886m) ed il ravvicinato 7° tornante (901m).
La strada spiana all'ingresso di Chiesa in Valmalenco, esteso e ben attrezzato centro turistico e paese principale della vallata; davanti alla vecchia chiesa parrocchiale (960m) si lascia a sinistra la strada in pavè che attraversa il centro (963m) a senso unico percorribile solo in discesa e si tiene a destra aggirando il nucleo centrale su strada asfaltata che scende leggermente per poi risalire decisamente ad un semaforo (967m).
All'incrocio si svolta a destra alla seconda strada (la prima conduce a Lanzada) e si imbocca la Via Bernina; si riprende a salire con severe pendenze e dopo 450 metri si lascia a sinistra il percorso per Primolo (1274m); in breve si raggiunge il bivio in località Costi (1023m) dove arriva a destra anche il percorso alternativo.
Seguendo le indicazioni per San Giuseppe e Chiareggio si imbocca una strada stretta e ripida che sale in una zona caratterizzata dalla presenza di numerose cave di ardesia; si attraversa l'impetuoso torrente Mallero su un ponte (1149m) in un punto particolarmente stretto della valle e si affrontano numerosi ripidi e stretti tornanti tra le cave.
Si superano l'ottavo tornante ai piedi di un masso ciclopico, il 9° tornante (1188m) presso un traliccio, il 10° tornante (1201m), l'undicesimo tornante, il 12° tornante (1216m), il 13° tornante presso l'accesso ad una cava, il 14° tornante, il 15° tornante ed il 16° tornante (1255m) presso alcune case sparse.
Il tracciato oltrepassa tra i prati la frazione Val Rosera (1279m) ed affronta i ravvicinati 17° tornante, 18° tornante (1296m), dove si lascia a sinistra la pista di accesso ad alcune baite, e 19° tornante (1306m).
Dopo il 20° tornante (1346m) ed il vicino 21° tornante (1354m) si lascia a destra l'accesso alle baite della località Vallascia.La valle si apre in un'amena ed ampia conca ed in falsopiano si raggiunge la località di San Giuseppe (1430m), dove di fronte alla bella chiesetta sorge un ristorante.
Si prosegue quasi in piano per breve tratto in direzione di Chiareggio, poi si svolta sull'ampia strada ancora asfaltata che sale ripida con tre tornanti sfiorando le baite di Prati Pedrana (1460m) e raggiungendo l'ampio parcheggio di fronte al ristorante Sasso Nero (1510m), dove termina il tratto asfaltato.
Il tracciato continua con fondo non asfaltato ed alcuni ripidi tornanti fino ad un incrocio dove si svolta a sinistra lasciando a destra il percorso per il Lago Palù ed il Passo di Campolungo (2167m); dopo un ponticello si scende con una breve ma dura rampa e si procede in falsopiano con buon fondo naturale prima di affrontare i due duri tornanti che conducono alle baite dell'Alpe Braccia, dove una sbarra ed un cartello vietano il transito ai veicoli motorizzati non autorizzati.
Si affronta una rampa ripidissima seguita da alcuni tornanti impegnativi ma meno severi; si percorre un tratto in costa con buon fondo e forti pendenze rimanendo sempre all'interno del bosco.
Dopo due tornanti ripidi e sassosi la salita diventa meno dura e presenta anche una breve contropendenza; alternando tratti di moderata salita ad alcune rampe si raggiunge l'Alpe Entova (1917m).
Si continua in costa con pendenze moderate e splendida vista sui ghiacciai che chiudono ad ovest la Valmalenco fino al bivio dove si lascia a sinistra la carreggiabile per l'Alpe Fora (2053m); si tiene a destra con salita molto ripida e si affrontano alcuni difficili tornanti.
Si pedala fino al 3° tornante, dove si lascia a sinistra la carreggiabile che raggiunge una cava e dove termina il tronco stradale assoggettato a manutenzione, ma subito dopo il fondo peggiora e si incontra un tratto di circa 200 metri dove risulta necessario procedere a piedi; si risale in bicicletta per affrontare faticosamente il 4° tornante prima di trovare un altro tratto non ciclabile che costringe a spingere la bicicletta per altri 200 metri.
Improvvisamente il fondo ridiventa discreto e si riprende a pedalare per raggiungere il 5° tornante (2173m), dove sorgono i resti di un ricovero.
Si superano altri due tornanti ravvicinati; presso il secondo parte la teleferica di servizio del rifugio Longoni (2450m) e sbuca il sentiero pedonale dell'Alta Via della Valmalenco.
Si affrontano altri stretti e ripidi tornanti che consentono di guadagnare rapidamente quota tra grandi pietraie alla base di un' imponente parete rocciosa; dopo un tratto di falsopiano con ottimo fondo si riprende a salire con un tratto in costa; in alto sulla cresta rocciosa risulta visibile il rifugio Scerscen Entova (2957m); retrospettivamente si gode una grandiosa visione sul Monte Disgrazia (3678m).
La stradina termina al guado del torrente Entovasco (2380m) in un canalone impervio tra alte ed imponenti pareti rocciose.
Dopo il guado, non difficile nelle belle giornate estive, un sentiero ciclabile al 50% conduce al successivo guado sul secondo ramo del torrente Entovasco, dove si distacca il sentiero solo pedonale dell'Alta Via per il Lago Palù (1921m); i poco ciclabili resti della strada salgono con 2 tornanti, attraversano il torrente e raggiungono l'enorme frana che ha cancellato i ripidi e stretti tornanti che conducevano alla base della teleferica per il rifugio Scerscen Entova (2957m).
La carreggiabile aggirava poi un minuscolo laghetto per terminare presso il lago del Tricheco (2738m) tra alte pareti rocciose.

(Itinerario percorso il 01/08/2000)



Panorama lungo la salita sul M.Disgrazia

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